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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4806 del 26 febbraio 2013. Colpa della Regione Campania ai sensi dell’art. 2043 cod. civ. – con un limitato concorso di colpa del danneggiato, in ragione del 25%, in considerazione del fatto che una moderata condotta di guida avrebbe diminuito l’entità del danno in merito al sinistro a causa di un cinghiale che si era improvvisamente immesso sulla sede stradale

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 4806  del 26 febbraio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza n. 193 del 2004, il Giudice di pace di Teano condannava la Regione Campania al pagamento in favore S.G. della somma di Euro 900,00 oltre interessi, a titolo di risarcimento dei danni subiti dall’autovettura dell’attore in data...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 febbraio 2013, n.7041. Deve essere consentito alla parte civile di impugnare la sentenza con la quale il primo giudice ha dichiarato erroneamente la prescrizione del reato

La massima Deve essere consentito alla parte civile di impugnare la sentenza con la quale il primo giudice ha dichiarato erroneamente la prescrizione del reato. Del pari, va riconosciuto al giudice di appello che rilevi l’erroneità della declaratoria per prescrizione pronunziata in primo grado, sia pure ai soli fini civilistici, di entrare nel merito dell’imputazione...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 marzo 2013 n. 5847. Parlare male dell’altro coniuge innanzi ai figli può determinare la perdita dell’affido di quest’ultimi

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 marzo 2013 n. 5847[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/famiglia/sentenzeDelGiorno/2013/02/perde-laffidamento-dei-figli-il-padre-che-parla-male-delle-madre.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 marzo 2013, n. 5583. In tema di rapporto di pregiudizialità ex art. 295 c.p.c.

La massima Il rapporto di pregiudizialità che, ai sensi dell’art. 295 cod. proc. civ., impone al giudice la sospensione del processo, non può configurarsi nella ipotesi di processi pendenti tra soggetti diversi, perché la pronuncia in un giudizio non può fare stato nei confronti delle diverse parti di un altro giudizio e quindi costituire il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 5392 del 5 marzo 2013. Nessuna responsabilità del Comune in caso di buca colma d’acqua per la accertata circostanza della inesistenza dei requisiti della oggettiva non visibilità e della soggettiva imprevedibilità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 5392  del 5 marzo 2013 Svolgimento del processo F. R. il 25 dicembre 1996 in Cassino cade malamente a terra, scendendo dal marciapiede a causa di una buca “praticamente invisibile”, a suo dire, e riporta lesioni personali (trauma discorsivo del collo del piede destro, contusioni al ginocchio...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2013 n. 10963. Compiere anche atti di liberalità verso i dipendenti (la cena sociale offerta a tutti gli impiegati) può essere un elemento per individuare l’amministratore di fatto

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2013 n. 10963[1] Che – si legge nella sentenza – il reale dominus dell’azienda fosse Caio, il quale non solo dava direttive, ritirava incassi, disponeva trasferimenti di dipendenti, ma compiva anche atti di liberalità verso i predetti (la cena sociale offerta a tutti...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 4498 del 22 febbraio 2013. Illegittimi gli avvisi di accertamento elevati in conseguenza di un accesso della Guardia di Finanza presso la casa della convivente

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 4498  del 22 febbraio 2013 Svolgimento del processo G.C., inadempiente agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, impugnava tre avvisi di accertamento (per Irpef 1995, e per Iva 1996 e Irpef 1996) conseguenti a un verbale della Guardia di Finanza di Piacenza redatto all’esito di accesso...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10605. Utilizzabile come prova il prelievo ematico effettuato sul conducente dai sanitari a seguito del trasporto in ospedale dopo un incidente senza che sia necessario il consenso dell’imputato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10605[1] Ai fini dell’applicazione dell’articolo 186 comma 5 del Cds la richiesta della Pg di accertamento del tasso alcolemico di conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche può legittimamente essere l’unica causa di tale accertamento e non richiede...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013, n. 10388. Per la sussistenza del reato di stalking è necessaria la realizzazione di una condotta frazionata in una pluralità di comportamenti tipici, sia omogenei, sia eterogenei, che si succedano nel tempo

 La massima Per la sussistenza del reato è dunque necessaria la realizzazione di una condotta frazionata in una pluralità di comportamenti tipici, sia omogenei, sia eterogenei, che si succedano nel tempo. Solo con la reiterazione, esplicitamente richiesta dal legislatore, di singoli episodi – che, in via esemplificativa, possono essere di ingiuria, minaccia, lesione, violenza privata,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10661. Il gratuito patrocinio può decadere una volta che migliori la situazione patrimoniale dell’imputato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10661[1] Il giudice di merito è chiamato ad una valutazione che riguarda tutto il periodo in cui l’atto di ammissione ha operato, essendo ben possibile che, sussistendo in origine i requisiti reddituali, la situazione sia successivamente mutata nel corso del tempo...