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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2014, n. 39897. L'unico caso in cui il mutamento della destinazione d'uso senza opere può essere liberamente consentito è quello in cui vi sia una totale omogeneità tra la categoria urbanistica di partenza e quella conseguente al mutamento stesso, in modo che non vi sia alcun aggravamento del carico urbanistico esistente

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 settembre 2014, n. 39897 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 8 ottobre 2014, n. 21289. L'agevolazione prima casa non può essere revocata se il contribuente sia proprietario di una quota di altro immobile.

  Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria ordinanza 8 ottobre 2014, n. 21289 In fatto e in diritto 1) Si ricorre per cassazione avverso la sentenza n. 12/30/2012 in data 24.10.2011, depositata il 15 febbraio 2012, con cui la C.T.R. di Milano, Sezione n. 30, ha accolto l’appello dell’Agenzia e riformato la decisione di primo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 ottobre 2014, n. 20759. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento attinente all'istanza di liquidazione degli onorari del difensore di un soggetto ammesso al patrocinio a spese dello Stato deve essere proposto nelle forme del rito civile, ai sensi dell'art. 170 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, sicché esso, ove proposto nelle forme del rito penale e, quindi, non notificato ad alcuno, è inammissibile

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 ottobre 2014, n. 20759 Svolgimento del processo e motivi della decisione I. – Il Consigliere relatore, nominato ai sensi dell’art. 377 c.p.c., ha depositato in cancelleria la seguente relazione in base agli artt. 380-bis e 375 c.p.c.: “1. – Con decreto del 24.2.2011 la Corte d’assise di...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 settembre 2014, n. 20388. Anche alla luce delle finalita' perseguite dal Legislatore con il decreto c.d. correttivo, cosi' come esplicitate nella Relazione, se la regola generale e' quella del pagamento non dilazionato dei crediti privilegiati, il pagamento dei crediti medesimi con dilazione superiore a quella imposta dai tempi tecnici della procedura (e della stessa liquidazione, in caso di concordato c.d. "liquidativo") equivale a soddisfazione non integrale di essi. Cio' a causa della perdita economica conseguente al ritardo (rispetto ai tempi "normali") con il quale i creditori conseguono la disponibilita' delle somme ad essi spettanti. La determinazione in concreto di tale perdita (rilevante ai fini del computo del voto dei privilegiati) costituisce accertamento in fatto che il giudice del merito dovra' compiere, alla luce anche della relazione giurata L.F., ex articolo 160, comma 2, e tenendo conto di eventuali interessi offerti ai creditori e dei tempi tecnici di realizzo dei beni gravati nell'ipotesi di soluzione alternativa al concordato, oltre che del contenuto concreto della proposta nonche' della disciplina degli interessi di cui alla L.F., articoli 54 e 55,

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 settembre 2014, n. 20388 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 ottobre 2014, n. 21268. L'ausiliario del traffico può multare anche per la sosta in zona pedonale. Unica condizione è che abbia ricevuto specifica investitura dal Comune e che, quindi, possa considerarsi come dipendente pubblico.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 ottobre 2014, n. 21268 Svolgimento del processo Con sentenza del 7 febbraio 2011, n. 79/11, il Giudice di pace di Avezzano ha accolto l’opposizione proposta da C.F. avverso il verbale del 25 maggio 2010, n. (…), con il quale l’ausiliare del traffico aveva contestato alla opponente la...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 settembre 2014, n. 20578. Nel processo tributario, in tanto può operare la speciale causa di estinzione del giudizio introdotta dall'art. 3, comma 2 bis, del decreto-legge 25 marzo 2010 n. 40, poi convertito nella legge 22 maggio 2010 n. 73, in quanto la lite penda da oltre dieci anni e l'amministrazione sia rimasta soccombente nei primi due gradi di giudizio

  Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 settembre 2014, n. 20578 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BOGNANNI Salvatore – Presidente Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2014, n. 20559. Il risarcimento accordato al passeggero della moto che subisca un grave incidente una volta quantificato e riconosciuto non può poi essere rimesso in discussione.

  Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 settembre 2014, n. 20559 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere Dott. CIRILLO Francesco Maria – rel. Consigliere...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 2 ottobre 2014, n. 4922. Se è vero che il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie, suscettibile di possesso e di trasmissione sia inter vivos e mortis causa, nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l'esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente (con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub-concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia 'acquistato' – solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto – il bene demaniale).

Consiglio di Stato sezione V sentenza 2 ottobre 2014, n. 4922 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso in appello numero di registro generale 743 del 2014, proposto dai signori MA.CR. ed altri, rappresentati e difesi dagli avvocati Fe.La....