Ai fini della sussistenza del delitto di apologia di reato occorre che la condotta del soggetto agente sia dotata di valenza diffusiva, tanto da determinare il rischio concreto che siano consumati altri reati posti a presidio di beni giuridici analoghi a quelli oggetto della condotta apologetica Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 15...
Categoria: Cassazione penale 2017
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24084
Il giustificato motivo di cui alla L. n. 110 del 1975, art. 4, comma 2, ricorre quando le esigenze dell’agente siano corrispondenti a regole relazionali lecite rapportate alla natura dell’oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell’accadimento e alla normale funzione dell’oggetto. Per fare alcuni esempi, è giustificato...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 23764
Quali condizioni di ammissibilità dell’istanza di differimento dell’udienza per contemporaneo impegno professionale, che il difensore: a) prospetti l’impedimento non appena conosciuta la contemporaneità dei diversi impegni; b) indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale l’espletamento della sua funzione nel diverso processo; c) rappresenti l’assenza in detto procedimento di altro codifensore che possa validamente difendere l’imputato;...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 18 maggio 2017, n. 24857
In tema di prestito di somme di denaro la specifica indicazione del “denaro”, contenuta nell’art. 646 cod pen, rende evidente che il legislatore ha inteso espressamente precisare, allo scopo di evitare incertezze e di reprimere gli abusi e le violazioni del possesso del danaro, che anche questo può costituire oggetto del reato di appropriazione indebita,...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 17 maggio 2017, n. 24470
In tema di assistenza al familiare portatore di handicap il concetto di convivenza non può essere ritenuto coincidente con quello di coabitazione poiché in tal modo si darebbe un’interpretazione restrittiva della disposizione che, oltre che arbitraria, sembra andare contro il fine perseguito dalla norma di agevolare l’assistenza degli handicappati, di talché sarebbe incomprensibile escludere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 maggio 2017, n. 25573
La realizzazione di un provento non è elemento costitutivo del reato previsto dall’art.79 T.U. Stup., essendo sufficiente che il soggetto sia conscio dell’utilizzo del locale nella sua disponibilità quale sede di frequente ritrovo per il consumo di sostanze stupefacenti e si astenga dall’intervenire nella consapevolezza dell’agevolazione che dal suo comportamento omissivo può derivare a tale...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24084
Nessun credo religioso può legittimare il porto in luogo pubblico di armi o di oggetti atti ad offendere. In una società multietnica, la convivenza tra soggetti di etnia diversa richiede necessariamente l’identificazione di un nucleo comune in cui immigrati e società di accoglienza si debbono riconoscere. Se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine,...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 14812
La parte civile non è legittimata a impugnare la condanna generica al risarcimento del danno quando non ha efficacia di giudicato nella causa civile circa l’entità del danno risarcibile Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 27 marzo 2017, n. 14812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 marzo 2017, n. 14806
Nel reato di truffa aggravata in danno dello Stato il sequestro preventivo di beni mobili e immobili nonché dei conti correnti deve tenere conto dell’importo complessivo decurtato della somma che ha fatto conseguire un’utilità all’amministrazione in ragione dell’esecuzione delle prestazioni Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 24 marzo 2017, n. 14806 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 24 marzo 2017, n. 14606
Appare corretto riconoscere in capo al gestore l’obbligo di recintare la pista ed apporre idonee segnaletiche e protezioni, o in alternativa rimuovere possibili fonti di rischio, anche esterne al tracciato, ma solo in presenza di un pericolo determinato dalla conformazione dei luoghi che determini l’elevata probabilita? di un’uscita di pista dello sciatore, mentre appare eccessivo...