Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”
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Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28677.

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam” devono essere poste, a conclusione della procedura, a carico della parte richiedente, in virtù dell’onere di anticipazione e del principio di causalità, e devono essere prese in considerazione, nell’eventuale successivo giudizio di merito, come spese giudiziali, da regolare in base agli ordinari criteri di cui agli articoli 91 e 92 cod. proc. civ.

Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda
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Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28779.

Nel caso in cui colui che agisce per l’accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale che assume violato, non trascriva la relativa domanda giudiziale, la sentenza che definisce tale giudizio non è opponibile, a norma del combinato disposto degli articoli 111, quarto comma, cod. proc. civ. e 2653, n. 1, cod. civ., a chi acquista il fondo servente nel corso del processo ed abbia trascritto il suo titolo, senza che possa rilevare che a suo tempo sia stato regolarmente trascritto l’atto costitutivo della servitù, con la conseguenza che il terzo acquirente è legittimato a proporre contro la detta sentenza pronunciata in un giudizio, a cui è rimasto estraneo, l’opposizione di terzo ordinaria prevista dall’articolo 404, primo comma, cod. proc. civ.

Preclusione dell’appello improcedibile od inammissibile notifica di un secondo appello anteriore alla declaratoria di inammissibilità o improcedibilità del primo
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Preclusione dell’appello improcedibile od inammissibile notifica di un secondo appello anteriore alla declaratoria di inammissibilità o improcedibilità del primo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28647.

Nell'ipotesi di notifica di un secondo atto di appello che faccia seguito al primo non ancora dichiarato inammissibile o improcedibile, l'osservanza del termine breve decorrente da quest'ultimo non ha un effetto di proroga del termine lungo, restando, pertanto, il secondo atto di impugnazione assoggettato al termine (breve o lungo) che per primo viene a scadenza, in quanto la locuzione "indipendentemente dalla notificazione" posta ad apertura dell'art. 327 c.p.c. sta ad attestare che il termine lungo va comunque rispettato, sia stata o meno notificata la sentenza, e che, dunque, la notifica può avere l'effetto di far scattare anche il termine breve e determinare - ove l'impugnazione non lo rispetti - la formazione del giudicato se venuto a scadere prima del termine lungo, ma non anche quello di precludere la formazione del predetto giudicato per effetto della scadenza del termine lungo se - nelle ipotesi predette - maturata anteriormente a quella del termine breve.

Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso
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Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28772.

Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso, pertanto i prelievi sul conto corrente cointestato ai coniugi, seppur spropositati, ove non vi sia prova concreta della non destinazione finalità familiari, non possono essere oggetto di ripetizione da parte dell’altro coniuge.

Diritti autodeterminati e la situazione giuridica esposta per la prima volta in appello
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Diritti autodeterminati e la situazione giuridica esposta per la prima volta in appello

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28751.

In tema di servitù la caus petendi delle azioni giudiziarie è identificata dal diritto stesso e non dal titolo che ne è la fonte, conseguentemente non costituisce ius novarum la deduzione in appello di un fatto costitutivo diverso da quello del primo grado.

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Il compenso dell’Avvocato viene liquidato in maniera omnicomprensiva per ogni fase dell’attività

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28327.

In tema di compensi dell’avvocato il compenso viene liquidato in maniera omnicomprensiva per ogni fase dell’attività, salvo che per la natura e la complessità della cosa sia necessario procedere ad una liquidazione per fasi.

Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito
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Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28324.

Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito e incensurabile in sede di legittimità sempreché sia condotto nel rispetto dei criteri di logica ermeneutica e di corretto apprezzamento delle risultanze di fatto, quindi considerando la volontà dichiarata dalle parti alla stregua degli interessi dalle stesse perseguiti nella prospettiva dell'operazione economica complessiva.

In caso di denuncia di inadempienze reciproche è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti
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In caso di denuncia di inadempienze reciproche è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28325.

Nei contratti con prestazioni corrispettive, in caso di denuncia di inadempienze reciproche, è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti per stabilire quale di esse, con riferimento ai rispettivi interessi ed alla oggettiva entità degli inadempimenti, si sia resa responsabile delle trasgressioni maggiormente rilevanti ed abbia causato il comportamento della controparte, nonché della conseguente alterazione del sinallagma. In particolare, in tale tipo di contratti, qualora una delle parti adduca, a giustificazione della propria inadempienza, l’inadempimento o la mancata offerta di adempimento dell’altra, il giudice deve procedere alla valutazione comparativa dei comportamenti, tenendo conto non solo dell’elemento cronologico, ma anche e soprattutto dei rapporti di causalità e proporzionalità esistenti tra le prestazioni inadempiute e della incidenza di queste sulla funzione economico-sociale del contratto

In tema di deposito telematico del ricorso in cassazione
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In tema di deposito telematico del ricorso in cassazione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|11 ottobre 2023| n. 28403.

In tema di deposito telematico del ricorso in cassazione, il definitivo consolidarsi dell'effetto di tempestivo deposito prodottosi, in via anticipata, con la ricezione della ricevuta di avvenuta consegna (RdAC) è subordinato all'esito positivo dei successivi controlli, la cui prova è data dal messaggio di posta elettronica certificata contenente l'esito dell'intervento di accettazione da parte della cancelleria (cd. quarta PEC).

Esercizio della prelazione agraria e la concreta coltivazione del fondo adiacente a quello in vendita
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Esercizio della prelazione agraria e la concreta coltivazione del fondo adiacente a quello in vendita

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|11 ottobre 2023| n. 28374.

Ai fini dell'esercizio della prelazione agraria ex art. 7 l. n. 817 del 1971 è necessario non solo che il proprietario del fondo confinante rivesta la qualifica di coltivatore diretto, ma anche che coltivi concretamente il fondo adiacente a quello in vendita, giacché l'intento del legislatore è l'ampliamento dell'impresa coltivatrice diretta finitima e non l'acquisto della proprietà da parte di qualsiasi coltivatore diretto; in punto di prova, peraltro, la qualità di agricoltore non può desumersi dal fascicolo aziendale, atteso che le informazioni in esso contenute hanno finalità amministrativa e fiscale e non valgono a dimostrare la coltivazione effettiva del fondo.