La cristallizzazione della titolarità dell’interesse legittimo in capo al soggetto che ne è titolare comporta che non vi possono essere né trasmissione della stessa titolarità, né conseguente diversa legittimazione ad agire.
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La cristallizzazione della titolarità dell’interesse legittimo in capo al soggetto che ne è titolare comporta che non vi possono essere né trasmissione della stessa titolarità, né conseguente diversa legittimazione ad agire.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2186. La cristallizzazione della titolarità dell’interesse legittimo in capo al soggetto che ne è titolare comporta che non vi possono essere né trasmissione della stessa titolarità, né conseguente diversa legittimazione ad agire. Ciò non comporta che, nelle ipotesi in cui in pendenza del termine per...

Soccorso istruttorio: La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di concorrenza, verificando la sussistenza dei requisiti tecnici, economici, morali e professionali dell’aggiudicatario.
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Soccorso istruttorio: La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di concorrenza, verificando la sussistenza dei requisiti tecnici, economici, morali e professionali dell’aggiudicatario.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2180. La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di...

In ordine alla revoca dell’Autorizzazione amministrativa alberghiera; in mancanza del requisito fondamentale della gestione unitaria della struttura e dell’apertura al pubblico, l’utilizzo del complesso quale residenza secondaria da parte dei singoli proprietari delle unità immobiliari integra quindi un illegittimo mutamento di destinazione dell’intero immobile, che configura un’ipotesi di variazione essenziale, ai sensi dell’art. 78 l.r. n. 11 del 1998.
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In ordine alla revoca dell’Autorizzazione amministrativa alberghiera; in mancanza del requisito fondamentale della gestione unitaria della struttura e dell’apertura al pubblico, l’utilizzo del complesso quale residenza secondaria da parte dei singoli proprietari delle unità immobiliari integra quindi un illegittimo mutamento di destinazione dell’intero immobile, che configura un’ipotesi di variazione essenziale, ai sensi dell’art. 78 l.r. n. 11 del 1998.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2175. In ordine alla revoca dell’Autorizzazione amministrativa alberghiera; in mancanza del requisito fondamentale della gestione unitaria della struttura e dell’apertura al pubblico, l’utilizzo del complesso quale residenza secondaria da parte dei singoli proprietari delle unità immobiliari integra quindi un illegittimo mutamento di destinazione dell’intero immobile,...

In presenza di vizi accertati dell’atto presupposto deve distinguersi tra invalidità a effetto caducante e invalidità a effetto viziante, nel senso che nel primo caso l’annullamento dell’atto presupposto si estende automaticamente all’atto consequenziale, anche quando questo non sia stato impugnato, mentre nel secondo caso l’atto conseguenziale è affetto solo da illegittimità derivata, e pertanto resta efficace ove non impugnato nel termine di rito
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In presenza di vizi accertati dell’atto presupposto deve distinguersi tra invalidità a effetto caducante e invalidità a effetto viziante, nel senso che nel primo caso l’annullamento dell’atto presupposto si estende automaticamente all’atto consequenziale, anche quando questo non sia stato impugnato, mentre nel secondo caso l’atto conseguenziale è affetto solo da illegittimità derivata, e pertanto resta efficace ove non impugnato nel termine di rito

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2168. In presenza di vizi accertati dell’atto presupposto deve distinguersi tra invalidità a effetto caducante e invalidità a effetto viziante, nel senso che nel primo caso l’annullamento dell’atto presupposto si estende automaticamente all’atto consequenziale, anche quando questo non sia stato impugnato, mentre nel secondo caso...

La norma sopravvenuta costituisce diritto applicabile da parte dell’Amministrazione nel caso in cui la fase istruttoria del procedimento non sia ancora conclusa e comunque prima dell’adozione del provvedimento finale, perché lo ius superveniens reca sempre una diversa valutazione degli interessi pubblici da recepire nell’atto amministrativo da emanare.
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La norma sopravvenuta costituisce diritto applicabile da parte dell’Amministrazione nel caso in cui la fase istruttoria del procedimento non sia ancora conclusa e comunque prima dell’adozione del provvedimento finale, perché lo ius superveniens reca sempre una diversa valutazione degli interessi pubblici da recepire nell’atto amministrativo da emanare.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2171. La norma sopravvenuta costituisce diritto applicabile da parte dell’Amministrazione nel caso in cui la fase istruttoria del procedimento non sia ancora conclusa e comunque prima dell’adozione del provvedimento finale, perché lo ius superveniens reca sempre una diversa valutazione degli interessi pubblici da recepire nell’atto...

L’escussione della cauzione provvisoria costituisce conseguenza della violazione dell’obbligo di diligenza gravante sull’offerente e dell’inosservanza della lex specialis avente carattere di gravità
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L’escussione della cauzione provvisoria costituisce conseguenza della violazione dell’obbligo di diligenza gravante sull’offerente e dell’inosservanza della lex specialis avente carattere di gravità

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2181. L’escussione della cauzione provvisoria costituisce conseguenza della violazione dell’obbligo di diligenza gravante sull’offerente e dell’inosservanza della lex specialis avente carattere di gravità: ipotesi senza dubbio integrata allorquando l’impresa presenti domanda di partecipazione alla gara dichiarando, al momento della presentazione della domanda, il possesso dei...

L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale
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L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 3 aprile 2018, n. 2082. L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale, cioè di previa verifica della sussistenza della responsabilità penale di cui all’art. 44, comma 1,...

Una interpretazione del Giudice differente rispetto a quella prospettata dalla parte, peraltro in relazione ad un punto controverso del giudizio, non può essere censurata quale errore di fatto; né dar luogo alla revocazione della sentenza
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Una interpretazione del Giudice differente rispetto a quella prospettata dalla parte, peraltro in relazione ad un punto controverso del giudizio, non può essere censurata quale errore di fatto; né dar luogo alla revocazione della sentenza

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2182. Una interpretazione del Giudice differente rispetto a quella prospettata dalla parte, peraltro in relazione ad un punto controverso del giudizio, non può essere censurata quale errore di fatto; né dar luogo alla revocazione della sentenza: rimedio che non costituisce un terzo grado di giudizio...

In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto.
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In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2183. In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto. Le finalità di massima partecipazione sottese all’istituto dell’avvalimento non...

L’art. 30  d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, pur non menzionando in via esplicita la facoltà ammessa dal successivo art. 33, non detta un divieto di integrazione documentale e va, quindi, interpretato in modo compatibile con il sistema normativo favorevole all’integrazione di lacune meramente formali
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L’art. 30 d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, pur non menzionando in via esplicita la facoltà ammessa dal successivo art. 33, non detta un divieto di integrazione documentale e va, quindi, interpretato in modo compatibile con il sistema normativo favorevole all’integrazione di lacune meramente formali

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 9 aprile 2018, n. 2159. L’art. 30 d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, pur non menzionando in via esplicita la facoltà ammessa dal successivo art. 33, non detta un divieto di integrazione documentale e va, quindi, interpretato in modo compatibile con il sistema normativo favorevole all’integrazione di lacune meramente...