Il soccorso istruttorio riguardante i requisiti di partecipazione, può applicarsi anche in sede processuale una volta che è intervenuta l’aggiudicazione, perché ciò non comporta la violazione della “par condicio” dei concorrenti. La sentenza, in un’ampia motivazione, ha rilevato che si è voluto impedire l’esclusione per vizi soltanto formali, se vi è la prova del possesso...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 2 marzo 2017, n. 976
L’espressione “idonee referenze bancarie”, ove riportata nei bandi di gara pubblica senza ulteriori precisazioni, deve essere interpretata dagli istituti bancari nel senso, anche lessicalmente corretto, che essi debbano riferire sulla qualità dei rapporti in atto con le società, per le quali le referenze sono richieste, quali la correttezza e la puntualità di queste nell’adempimento degli...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 2 marzo 2017, n. 985
Sarà necessario il permesso di costruire quando il soppalco sia di dimensioni non modeste e comporti una sostanziale ristrutturazione dell’immobile preesistente, ai sensi dell’art. 3 comma 1 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, con incremento delle superfici dell’immobile e in prospettiva ulteriore carico urbanistico. Si rientrerà invece nell’ambito degli interventi edilizi minori, per i quali...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 3 marzo 2017, n. 880
Il processo amministrativo telematico prevede l’obbligo di «depositare in giudizio “almeno” una copia cartacea del ricorso e degli scritti difensivi, con l’attestazione di conformità al relativo deposito telematico, (copia che va quindi qualificata normativamente, “copia d’obbligo”) mentre rientra nella “facoltà” della stessa parte di depositare più di una copia (copia da considerare, viceversa, propriamente “copie...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 marzo 2017, n. 1037
Al di là dell’inquadramento quale interesse procedimentale, che il giudicato di annullamento di un provvedimento amministrativo per vizi formali (quali il difetto di istruttoria o di motivazione), in quanto pacificamente non contiene alcun accertamento in ordine alla spettanza del bene della vita coinvolto dal provvedimento impugnato, come qui ritenuto dalla sentenza di prime cure, non...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 marzo 2017, n. 1138
Nessun vincolo contrattuale sorge per effetto dell’aggiudicazione definitiva, né può ritenersi instaurato un rapporto negoziale di fatto, posto che nei contratti della P.A. è ormai consolidato il principio per il quale la forma scritta del contratto è necessaria ad substantiam Consiglio di Stato sezione V sentenza 13 marzo 2017, n. 1138 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 marzo 2017, n. 1091
Al fine della verifica della continuità del possesso dei requisiti speciali di partecipazione di cui all’attestazione SOA, è sufficiente che l’impresa abbia presentato istanza di rinnovo nel termine normativamente previsto, ovvero 90 giorni precedenti la scadenza del termine di validità dell’attestazione, ai sensi dell’art. 76, comma 5, D.P.R. n. 207/2010. Consiglio di Stato sezione V...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 6 marzo 2017, n. 1050
Il possesso dei requisiti di qualificazione, per l’aggiudicataria, deve persistere non solo al momento della scadenza del termine per la presentazione delle offerte, ma anche in ogni fase successiva del procedimento della gara e per tutta la durata dell’appalto, senza soluzione di continuità, per le altre concorrenti, invece, la procedura è da considerarsi terminata e...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 marzo 2017, n. 1006
Rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, adito per la definizione di una controversia avente ad oggetto l’affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture, l’accertamento inerente alla regolarità del documento unico di regolarità contributiva, quale atto interno della fase procedimentale di verifica dei requisiti di ammissione dichiarati dal partecipante ad una gara. Tale accertamento viene effettuato,...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 marzo 2017, n. 1001
Nel procedimento amministrativo la mancata comunicazione del preavviso di rigetto non comporta ex se l’illegittimità del provvedimento finale in quanto la norma sancita dall’art. 10 bis, l. 7 agosto 1990 n. 241 va interpretata alla luce del successivo art. 21 octies comma 2 il quale, nell’imporre al giudice di valutare il contenuto sostanziale del provvedimento...