Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2740
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2740

Nel caso di esclusione dalla gara, al fine di ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance, occorre fornire prova certa in ordine alla circostanza che l’offerta del concorrente illegittimamente escluso sarebbe stata quella che avrebbe comportato l’attribuzione dell’aggiudicazione al concorrente medesimo, di modo che questi si vede privato sia del “lucro”, derivante dall’esecuzione...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2739
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2739

Nell’ambito delle gare da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa è necessario che nell’assegnazione dei punteggi venga utilizzato tutto il potenziale differenziale previsto per il prezzo (attribuendo il punteggio minimo pari a zero all’offerta che non presenta sconti rispetto al prezzo a base di gara, ed il punteggio massimo, all’offerta che presenza lo...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2735
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2735

Si riconosce in via eccezionale la legittimazione ad impugnare gli atti delle procedure di affidamento di contratti pubblici anche ad operatori che non vi abbiano partecipato, nel caso in cui si impugnino clausole del bando assumendo che le stesse siano immediatamente escludenti, e cioè impeditive della partecipazione Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 giugno...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2727
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2727

Per evitare che la condanna inflitta al soggetto che ha ricoperto cariche sociali in una società si ripercuota su di essa precludendole la partecipazione a gare pubbliche, non è sufficiente la sola cessazione dalla carica sociale, per dimissioni o per allontanamento, potendosi trattare di mera sostituzione di facciata, ma occorre la dimostrazione che la società...

Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 giugno 2017, n. 2700
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 giugno 2017, n. 2700

Nel processo amministrativo, anche dopo la codificazione del 2010, la proposizione del ricorso collettivo rappresenta una deroga al principio generale secondo il quale ogni domanda, fondata su un interesse meritevole di tutela, deve essere proposta dal singolo titolare con separata azione; di conseguenza, ai fini della ammissibilità del ricorso collettivo occorre che vi sia identità...

Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 giugno 2017, n. 2699
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 giugno 2017, n. 2699

Le scelte urbanistiche costituiscono valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità salvo che risultino inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali ovvero che, per quanto riguarda la destinazione di specifiche aree, risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate Consiglio di Stato sezione IV sentenza 6 giugno...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2695
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2695

Il principio della validità del ricorso sottoscritto in via congiunta da legale privo dello ius postulandi e da difensore all’uopo abilitato, non è estensibile al diverso caso della notifica effettuata, in via esclusiva, dal difensore che non ha titolo a figurare nel mandato processuale; e l’effettuazione della notifica da parte di legale non munito di...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 giugno 2017, n. 2678
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 giugno 2017, n. 2678

Possono costituire ragioni legittimamente fondanti la revoca tutti quei comportamenti, tenuti o meno all’interno dell’organo, i quali, costituendo violazione degli obblighi di neutralità ed imparzialità inerenti all’ufficio, sono idonei a fare venire meno il rapporto fiduciario alla base dell’originaria elezione del presidente Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 giugno 2017, n. 2678 REPUBBLICA ITALIANA...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2681
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2681

Sostenere che, nell’ipotesi di rigetto, esplicito o implicito, dell’istanza di accertamento di conformità, l’amministrazione debba riadottare l’ordinanza di demolizione, equivale al riconoscimento in capo a un soggetto privato, destinatario di un provvedimento sanzionatorio, il potere di paralizzare, attraverso un sostanziale annullamento, quel medesimo provvedimento Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 giugno 2017, n. 2681...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2691
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 giugno 2017, n. 2691

Qualora sia fondato su di un riesame della fattispecie, il diniego di autotutela costituisce atto autonomamente lesivo, anche se naturalmente ciò non comporta la riapertura dei termini per la diretta impugnativa dell’atto originario, perché anche se non ha l’obbligo di rispondere al privato in presenza di una situazione già cristallizzata da provvedimenti non più suscettibili...