L’attività di interpretazione del contratto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|| n. 18568.

L’attività di interpretazione del contratto

L’attività di interpretazione del contratto, che consiste nella ricerca e nella individuazione della comune volontà dei contraenti, è un tipico accertamento di fatto riservato al giudice di merito ed è sindacabile in sede di legittimità qualora [come nel caso in esame], venga fatta valere la violazione dei canoni di ermeneutica contrattuale di cui agli articoli 1362 e seguenti del Cc. Occorre, dunque, convenire sulla necessità di cogliere il discrimine tra la sussunzione fattuale, sulla scorta della quale il giudice del merito ha insindacabilmente interpretato il contratto e le sue clausole, e la violazione o falsa applicazione dei criteri ermeneutici legali, delle quali è chiamata a conoscere la Corte di cassazione. Tale discrimine è dato cogliere laddove la sentenza di merito, piuttosto che interpretare il contratto facendo ricorso ai parametri legali, dando conto delle risultanze istruttorie poste alla base della sussunzione, operi attraverso enunciazioni inconoscibili, perché frutto di una congetturazione interiore, eludendo i precetti normativi di cui all’articolo 1362 e seguenti del Cc. (Nella specie, ha osservato la Suprema Corte, il giudice di merito ha interpretato il contratto sulla base di una clausola contrattuale, omettendo di prendere in considerazione altra clausola).

Ordinanza|| n. 18568. L’attività di interpretazione del contratto

Data udienza 20 aprile  2023

Integrale

Tag/parola chiave: Fallimento – Opposizione allo stato passivo – Finanziamento agevolato – Adempimento puntuale ed esatto delle obbligazioni da parte della beneficiaria – Revoca – Presupposti

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