Il testo integrale
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 agosto 2013 n. 19790[1]
E’ certamente consentito utilizzare in sede giudiziaria dati personali senza il consenso dell’interessato al fine di difendere un proprio diritto, ma tutte le sentenze che si sono pronunciate nel senso indicato hanno preso in considerazione la diffusione di dati personali della controparte dell’utilizzatore, mentre nella specie i dati personali diffusi riguardavano il giudice che aveva pronunciato la sentenza impugnata e miravano non a far valere un proprio diritto, ma unicamente a screditare il suddetto e, quindi, la sua sentenza
[1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/08/paga-i-danni-la-banca-che-divulga-dati-personali.html
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