Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 8 gennaio 2019, n. 207. La massima estrapolata: L’onere di provare il danno subito dal trattamento abusivo del proprio dato personale, alla stregua dell’art. 15 dlgs n. 196/2003 e dell’art. 2050 cc, incombe, seppur in via preliminare rispetto alla prova da parte del danneggiante della mancanza di colpa,...
Categoria: Codice della privacy
In tema di consenso al trattamento dei dati personali, la previsione dell’art. 23 del Codice della privacy, nello stabilire che il consenso è validamente prestato solo se espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato
Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 2 luglio 2018, n. 17278. La massima estrapolata: In tema di consenso al trattamento dei dati personali, la previsione dell’art. 23 del Codice della privacy, nello stabilire che il consenso è validamente prestato solo se espresso liberamente e specificamente in riferimento ad un trattamento chiaramente individuato, consente al...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 26 settembre 2017, n. 44390. Va annullata la condanna per la diffusione dei dati personali dei soggetti diffamati perché il reato di diffamazione aggravata assorbe quello meno grave del trattamento illecito dei dati.
Va annullata la condanna per la diffusione dei dati personali dei soggetti diffamati perché il reato di diffamazione aggravata assorbe quello meno grave del trattamento illecito dei dati. Sentenza 26 settembre 2017, n. 44390 Data udienza 5 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 8 febbraio 2017, n. 3311
Il danno non patrimoniale risarcibile ai sensi dell’art. 15 del codice della privacy, pur determinato da una lesione del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali tutelato dagli artt. 2 e 21 Cost. e dall’art. 8 della CEDU, non si sottrae alla verifica della “gravità della lesione” e della “serietà del danno” (quale perdita di...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 9 gennaio 2017, n. 188
Legittima la sanzione comminata alla clinica privata che non comunica al Garante per la protezione dei dati personali i dati sensibili dei pazienti relativi a malattie mentali, infettive e diffusive inseriti nella propria banca dati Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 9 gennaio 2017, n. 188 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 dicembre 2016, n. 51897
Commette reato il legale rappresentante che non impedisce l’installazione di telecamere nel piazzale e nelle vicinanze della stazione di servizio, mettendo così in atto un controllo a distanza del lavoratore. Il divieto generale non è venuto meno in seguito all’approvazione del Dlgs 151 del 2015. L’uso è giustificato solo da un numero chiuso di casi:...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 settembre 2016, n. 18302
È illegittima l’installazione di apparecchi e software che consentono controlli approfonditi sulla posta elettronica, sulle telefonate e sulla navigazione internet del lavoratore, se non sono preventivamente esperite le procedure di autorizzazione (sindacale o amministrativa) previste dall’articolo 4 dello statuto dei lavoratori e se non sono rispettati gli ulteriori adempimenti previsti dal codice della privacy Suprema...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 5 luglio 2016, n. 13663
L’immagine di una persona costituisce dato personale, rilevante ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 196 del 2003 (cd. codice della privacy), trattandosi di dato immediatamente idoneo a identificare una persona a prescindere dalla sua notorietà, sicché l’installazione di un impianto di videosorveglianza all’interno di un esercizio commerciale, allo scopo di...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 maggio 2016, n. 10714
A causa della «maggiore invasività» per le telefonate promozionali preregistrate, prive cioè della presenza dell’operatore all’altro capo del filo, è sempre necessario aver acquisito precedentemente, e per quella specifica comunicazione, il consenso del ricevente Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 24 maggio 2016, n. 10714 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 20 maggio 2016, n. 10510
In tema di trattamento dei dati personali nella riproduzione di provvedimenti giurisdizionali, per finalità di informazione giuridica e’ illecita la diffusione delle generalità di un soggetto, con riferimento ad un provvedimento giurisdizionale ove si indicava il suo stato di salute e le sue invalidità Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 20 maggio 2016, n. 10510 Svolgimento...