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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 3598 del 07 marzo 2012. Non costituisce atto emulativo, vietato ai sensi dell’art. 833 cod. civ., la sostituzione di una siepe con un muro in cemento, volto a precludere ai vicini l'”inspectio” nel proprio fondo, in quanto, rimanendo la funzione del manufatto identica a quella della siepe, tale sostituzione non può dirsi manifestamente priva di utilità

  La massima Non costituisce atto emulativo, vietato ai sensi dell’art. 833 cod. civ., la sostituzione di una siepe con un muro in cemento, volto a precludere ai vicini l'”inspectio” nel proprio fondo, in quanto, rimanendo la funzione del manufatto identica a quella della siepe, tale sostituzione non può dirsi manifestamente priva di utilità. Invero,...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 novembre 2012 n. 42522. In tema di bancarotta, per la configurabilità del reato non vi sono ditinzioni tra società di capitali e società di persone

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 novembre 2012 n. 42522   Gli amministratori delle società sono […] tutti destinatari della norma di cui all’articolo 216, primo comma, n. 1, legge fallimentare, e ciò sia direttamente, in quanto l’amministratore nella società in nome collettivo è un imprenditore, sia per il richiamo...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 41063 del 19 ottobre 2012. Responsabilità di un socio amministratore di una snc nella qualità di datore di lavoro per la morte di un dipendente

  La massima La posizione di garanzia del datore di lavoro, è inderogabile quanto ai doveri di vigilanza e controllo per la tutela della sicurezza, in conseguenza del principio di effettività, il quale rende riferibile l’inosservanza alle norme precauzionali a chi è munito dei poteri di gestione e di spesa (Cass. 3, 29229/2005, Ligresti); inoltre,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 novembre 2012 n. 18890. Nella liquidazione giudiziale delle spese, non ci si può lamentare della violazione dei minimi tariffari senza allegare alcuna notula

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 novembre 2012 n. 18890   In tema di liquidazione delle spese processuali, il giudice, in presenza di una nota specifica prodotta dalla parte vittoriosa, non può limitarsi ad una globale determinazione dei diritti di procuratore e degli onorai di avvocato in misura inferiore a...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 18286 del 25 ottobre 2012. Quando tra le prestazioni c’è un nesso di interdipendenza il rapporto di lavoro subordinato prevale su quello autonomo

  Suprema Corte di Cassazione Sezione lavoro sentenza n. 18286 del 25 ottobre 2012   Svolgimento del processo Con sentenza depositata il 17/8/2010 la Corte d’Appello di Roma ha confermato la sentenza del Tribunale di Roma nella parte in cui il primo giudice ha ritenuto che l’adempimento degli obblighi assunti da G.G. con il contratto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 30 ottobre 2012, n. 42374. Chi tenta un furto senza realizzare la sottrazione della cosa e commette immediatamente dopo una violenza contro la persona, con la finalità di assicurarsi l’impunità in relazione al tentativo di furto appena commesso, dovrà rispondere di tentativo di rapina impropria

  La massima Chi tenta un furto senza realizzare la sottrazione della cosa e commette immediatamente dopo una violenza contro la persona, con la finalità di assicurarsi l’impunità in relazione al tentativo di furto appena commesso, dovrà rispondere di tentativo di rapina impropria, in quanto l’azione violenta risulta strumentale al tentativo di impossessamento della cosa...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 ottobre 2012, n.41980. In tema di comportamento alternativo lecito

  Le massime 1. L’obbligo di garanzia in senso proprio si fonda sul disposto del capoverso dell’art. 40 cod. pen., secondo cui non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. Il presupposto della causalità nei reati commissivi mediante omissione risiede nella esistenza di un obbligo giuridico di impedire l’evento....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 ottobre 2012, n. 18492. La qualifica di custode (e non portiere) incaricato al ritiro induce a ritenere, in difetto di prova contraria, che il ricevente si sia qualificato come addetto all’ufficio del condominio e non come portiere dell’intero stabile

Nella ipotesi in cui il portiere di un condominio riceva la notifica della copia di un atto qualificandosi come “incaricato al ritiro”, senza alcun riferimento alle funzioni connesse all’incarico afferente al portierato, ricorre la presunzione legale della qualità dichiarata, la quale per essere vinta abbisogna di rigorosa prova contraria da parte del destinatario, in difetto...