Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 aprile 2012, n.6148. In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione della legge sostanziale, a meno che le parti non avessero stabilito diversamente.

La massima In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione...

Articolo

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza n. 15189 del 20 aprile 2012. Non essendo previsto parere alcuno da parte del pubblico ministero sulla richiesta di revisione, ove tale parere sia irritualmente acquisito, esso deve essere comunicato a pena di nullità al richiedente, ai fini di una corretta instaurazione del contraddittorio

Corte di cassazione – S.U.P. – sentenza 15189 del 20 aprile 2012. Non essendo previsto parere alcuno da parte del pubblico ministero sulla richiesta di revisione, ove tale parere sia irritualmente acquisito, esso deve essere comunicato a pena di nullità al richiedente, ai fini di una corretta instaurazione del contraddittorio   Il testo integrale  ...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 aprile 2012, n. 13568. Se la persona offesa – vittima di stalking – non ha luoghi abituali di frequentazione, il compito del giudice è quello di vestire a misura il bisogno di protezione che l’ordinamento ha inteso consentire di tutelare.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza  11 aprile 2012, n. 13568   Ritenuto in fatto 1. Con il provvedimento impugnato veniva confermata l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma in data 04/08/2011, con cui veniva applicata nei confronti di V.V. la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 3 aprile 2012, n. 12702. La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta

La massima La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di...