Consiglio di Stato, sezione sesta, Sentenza 30 luglio 2019, n. 5384. La massima estrapolata: Il silenzio assenso su una domanda di sanatoria edilizia ai sensi dell’art. 39, L. n. 724/1994 si può produrre solo se per il rilascio della sanatoria vi siano tutti i requisiti formali e sostanziali, e in particolare risulti che le opere...
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Ricorso avverso il silenzio rifiuto
Consiglio di Stato, sezione quinta, Sentenza 29 luglio 2019, n. 5310. La massima estrapolata: Il ricorso avverso il silenzio rifiuto è volto a sollecitare l’esercizio di un pubblico potere e risulta esperibile solo qualora si sia in presenza di un obbligo di provvedere e della violazione di quest’ultimo, testimoniata dalla inerzia serbata; agli atti di...
Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 gennaio 2018, n. 52. La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis
La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis, contemporaneamente diverso dal rilascio della concessione (artt. 36 e ss. Cod. nav.), ma anche dalla mera autorizzazione. Si tratta infatti della sostituzione di un soggetto nell’ambito di un rapporto concessorio preesistente (del quale permangono le condizioni e scadenze), e dunque di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 31 agosto 2017, n. 4126
Si ha mutatio libelli quando si avanzi una pretesa obiettivamente diversa da quella originaria, introducendo nel processo un petitum diverso e più ampio oppure una causa petendi fondata su situazioni giuridiche non prospettate prima e particolarmente su un fatto costitutivo radicalmente differente, di modo che si ponga al giudice un nuovo tema di indagine e...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 luglio 2017, n. 3670
Il silenzio-assenso ex art. 35 della legge n. 47/1985 si forma soltanto se e in quanto sia stata presentata la documentazione richiesta, compresa la rappresentazione fotografica dell’immobile abusivo, sia stata versata l’intera oblazione e siano state pagate le somme eventualmente dovute a conguaglio, ivi compresi gli oneri concessori Consiglio di Stato sezione III sentenza 25...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 25 maggio 2017, n. 2459
La comunicazione della volontà di non proseguire il rapporto non è affatto caratterizzata dalla valutazione necessaria dell’interesse pubblico, ben potendo essere determinata, in concreto, da altre ragioni, non rappresentando, quindi l’interesse pubblico il presupposto della disdetta, ma, semplicemente, uno dei motivi, della determinazione assunta dal concedente. La disdetta è riferita alla normale scadenza del rapporto,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 31 marzo 2017, n. 1499
La giurisprudenza ammette la figura dell’atto amministrativo implicito, ma ciò soltanto qualora l’amministrazione, pur non adottando formalmente il provvedimento, ne determini univocamente i contenuti sostanziali, o attraverso un comportamento conseguente, ovvero determinandosi in una direzione, anche con riferimento a fasi istruttorie coerentemente svolte, a cui non può essere ricondotto altro volere che quello equivalente al...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 26 ottobre 2016, n. 4481
Dall’esame combinato degli artt. 31 e 117 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) emerge che, sulla domanda di accertamento dell’obbligo di provvedere, il Giudice, in caso di accoglimento della domanda, può adottare, due tipi di decisione: può limitarsi a pronunciare in termini generici l’obbligo di provvedere ovvero può, entro limitate ipotesi, pronunciare anche sulla fondatezza della pretesa...