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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 maggio 2013, n. 2614. La piena conoscenza delle motivazioni dell’atto di esclusione dalla gara implica la decorrenza del termine decadenziale a prescindere dall’invio di una formale comunicazione ex art. 79, comma 5, del codice dei contratti pubblici

  La massima La piena conoscenza delle motivazioni dell’atto di esclusione dalla gara implica la decorrenza del termine decadenziale a prescindere dall’invio di una formale comunicazione ex art. 79, comma 5, del codice dei contratti pubblici. L’art. 120, comma 5, c.p.a., non prevedendo forme di comunicazione “esclusive” e “tassative”, non incide sulle regole processuali generali...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 maggio 2013, n.2607. In tema di atti di macroorganizzazione

La massima 1. Gli atti di riorganizzazione delle strutture e degli uffici comunali individuano atti amministrativi aventi natura organizzatoria non generale, in quanto non abbisognano, per esplicare i loro effetti immediati, di altri successivi provvedimenti, ma sono al contrario idonei a modificare direttamente le strutture operative dell’ente. Come tali, sono soggetti alla disciplina pubblicistica ai...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 maggio 2013, n. 2602. In tema di annullamento d’ufficio dell’aggiudicazione

La massima 1. Ai sensi dell’art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il carattere doveroso della determinazione di annullamento d’ufficio esclude la rilevanza delle censure di incompetenza e di insufficienza della comunicazione di avvio del procedimento di annullamento e di quello di revoca del finanziamento. 2. Non rileva l’affidamento ingenerato nell’aggiudicatario, ove al momento...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 2 maggio 2013, n. 2400. In tema di ottemperenza e responsabilità precontrattuale

La massima 1. Nel giudizio di ottemperanza il giudice è chiamato non solo alla puntuale verifica dell’esatto adempimento da parte dell’Amministrazione dell’obbligo di conformarsi al giudicato per far conseguire concretamente all’interessato l’utilità o il bene della vita già riconosciutogli in sede di cognizione ma deve anche apprezzare le eventuali sopravvenienze di fatto e/o di diritto...

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Corte Costituzionale, sentenza 6 maggio 2013, n. 83. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 25 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario)

SENTENZA N. 83 ANNO 2013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Franco GALLO; Giudici : Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, ha pronunciato...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 6 maggio 2013, n. 9. In tema di ricorso straordinario: la natura giuridica e la competenza in sede di ottemperanza

La massima 1. Lo sviluppo normativo che ha segnato la disciplina del ricorso straordinario depone nel senso dell’assegnazione al decreto presidenziale emesso, su conforme parere del Consiglio di Stato, della natura sostanziale di decisione di giustizia e, quindi, di un carattere sostanzialmente giurisdizionale. Ne deriva il superamento della linea interpretativa tradizionalmente orientata nel senso della...

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Corte di Cassazione, sezioni VI, ordinanza 3 maggio 2013 n. 10383. Nulla l’espulsione dello straniero se il Gdp si rifiuta di esaminare il permesso di soggiorno prodotto in fotocopia

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni VI, ordinanza 3 maggio 2013 n. 10383[1] Nulla l’espulsione dello straniero se il Gdp si rifiuta di  esaminare il permesso di soggiorno prodotto in fotocopia, essendo onere del giudice stesso richiedere l’esibizione dell’originale e di una sua traduzione autenticata, nel caso di dubbio sulla sua portata. [1]...

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Connsiglio di Stato, sezione III, ordinanza 23 aprile 2013, n.1465. Ai sensi dell’art. 11, comma 8, d.lgs. 163 del 2006, può desumersi il generale principio che l’atto conclusivo della procedura di gara è sempre e comunque l’aggiudicazione definitiva

La massima 1. Ai sensi dell’art. 11, comma 8, d.lgs. 163 del 2006, può desumersi il generale principio che l’atto conclusivo della procedura di gara è sempre e comunque l’aggiudicazione definitiva, rispetto alla quale l’esito positivo della verifica del possesso dei requisiti costituisce una mera condizione di efficacia, poiché, diversamente ragionando, l’aggiudicazione stessa verrebbe ad...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 29 aprile 2013, n. 2342. In tema di affidamento diretto del servizio ad una cooperativa sociale

La massima 1. Una società che abbia già svolto l’attività in questione è un operatore del settore ed in quanto tale è legittimata ad impugnare gli atti dell’amministrazione nei casi in cui quest’ultima dispone, in deroga alle regole delle procedure di evidenza pubblica, un affidamento diretto di una determinata attività. 2. L’impugnazione dell’atto presupposto, di...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 19 aprile 2013, n. 7. Nell’ipotesi in cui il dipendente pubblico chieda in giudizio il risarcimento per danno da usura psicofisica

La massima 1. Nell’ipotesi in cui il dipendente pubblico chieda in giudizio il risarcimento per danno da usura psicofisica, deducendo che tale danno sia stato provocato dal frequente mancato godimento del riposo settimanale, reiterato nell’arco di un notevole periodo complessivo di tempo, senza che egli abbia fruito di riposo compensativo ed ancorché abbia percepito le...