Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 gennaio 2015, n. 2 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3629 del 2011, proposto da: Ca.An., rappresentato e difeso dall’avvocato D.No., con domicilio eletto presso Se.Am. in...
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 gennaio 2015, n. 13. Non costituisce vizio di legittimità della diffida a demolire opere abusive l'omessa individuazione dell'area che, in caso di mancata di riduzione in pristino entro 90 giorni, formerà oggetto di acquisizione gratuita al patrimonio del Comune. L'individuazione dell'area da acquisire non deve essere necessariamente contenuta nel provvedimento di ingiunzione di demolizione ben potendo essere riportata nel momento in cui si procede all'acquisizione del bene. Il contenuto essenziale dell'ingiunzione di demolizione consiste nel prescrivere la rimozione delle opere abusive, cosicché ai fini della legittimità della stessa basta che vi sia l'analitica indicazione delle opere abusivamente realizzate ma non occorre che vi sia anche l'esatta individuazione dell'area destinata ad essere acquisita al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 gennaio 2015, n. 13 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2092 del 2014, proposto da Im. s.r.l., in persona del suo legale rappresentante “pro tempore”, rappresentata e...
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 gennaio 2015, n. 18. La motivazione della sentenza in materia di appalti non può essere altro che la sintesi dell'iter logico-giuridico percorso nella camera di consiglio che ha portato alla redazione del dispositivo e incorre in errore il giudice di primo grado qualora frazioni la decisione, adottando il dispositivo in una camera di consiglio e ridiscutendo la motivazione in altra e successiva camera di consiglio. In caso, tuttavia, di conformità della motivazione con il dispositivo già pronunciato, si deve ritenere si sia verificata al più un'irregolarità del procedimento decisionale, incapace come tale di determinare la nullità della sentenza
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 gennaio 2015, n. 18 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5202 del 2014, proposto da: DE.CO. S.R.L. in proprio e quale capogruppo in associazione temporanea con St....