Presupposto per la condanna ai sensi dell’ art. 117 c.p. a. e’ il fatto che al momento della pronuncia del giudice perduri l’inerzia dell’Amministrazione inadempiente (e che dunque non sia venuto meno il relativo interesse ad agire); sotto tale angolazione si ritiene che in linea generale l’adozione di un provvedimento esplicito (in risposta all’istanza dell’interessato o in ossequio all’obbligo di legge), rende il ricorso o inammissibile per carenza originaria dell’interesse ad agire.
Sentenza 14 marzo 2018, n. 1638
Data udienza 8 marzo 2018
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale
Sezione Sesta
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4087 del 2017, proposto da:
Associazione dei Docenti di Diritto dell’Economia – Adde, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Sa. Am., con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via (…);
contro
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via (…);
per la riforma
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