In tema di accertamento dell’incapacità di partecipare coscientemente al processo il giudice del merito può non procedere ad un approfondimento specialistico, poiché l’espletamento di tale attività rientra nell’alveo dei poteri discrezionali del giudice, il quale deve a tal fine valutare se gli elementi dei quali dispone siano sufficienti, o non, ai fini dell’accertamento dello stato...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7975
In tema di misure cautelari, è legittima la motivazione per relationem con riferimento all’ordinanza emessa dal giudice dichiaratosi incompetente, purché la motivazione di quest’ultima, eseguita con il sistema del taglia e incolla, risulti congrua rispetto alle esigenze giustificative del nuovo provvedimento Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 febbraio 2017, n. 7975 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7404
La vittima del reato di stalking può fare ricorso in Cassazione per la mancata comunicazione dell’istanza di revoca della misura cautelare nei confronti del suo persecutore Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 febbraio 2017, n. 7404 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 febbraio 2017, n. 7614
In tema di reati contro la fede pubblica, la nozione di uso di atto falso comprende qualsiasi modo di avvalersi del falso documento per uno scopo conforme alla natura dell’atto, con la conseguenza che ad integrare il reato è sufficiente la semplice esibizione del documento falso, quale che sia il significato che il soggetto intenda...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 gennaio 2017, n. 1786
Non ogni forma di violenza o minaccia riconduce alla fattispecie dell’art. 610 c.p., ma solo quella idonea – in base alle circostanze concrete – a limitare la libertà di movimento della vittima o influenzare significativamente il processo di formazione della volontà, incidendo su interessi sensibili del coartato. A tanto conduce sia il principio di offensività,...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 dicembre 2016, n. 52616
Il numero esorbitante di danneggiamenti agli pneumatici – 51 episodi -, e, quindi, la loro reiterazione ossessiva può provocare sulla parte offesa il duplice effetto di molestia, per i ripetuti danni in sé, e di minaccia futura, poiché la ripetizione dei danneggiamenti lascia ragionevolmente presagire che altri analoghi ve ne possano essere SUPREMA CORTE DI...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572
Il cessionario della società fallita, unitamente al consulente che sovrintende alla conclusione dei relativi contratti, risponde di concorso esterno in bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, laddove sia provato il contributo apportato all’operazione fittizia. In tema di reati fallimentari è oggi pacifico il concorso di terzi, estranei alla compagine della società fallita, che assumano un contegno...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 ottobre 2016, n. 44107
Apostrofare come “padrino” un soggetto in un articolo di giornale apre alla diffamazione a mezzo stampa Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 18 ottobre 2016, n. 44107 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 settembre 2016, n. 36821
L’imprenditore che per partecipare a una gara pubblica certifica falsamente l’assenza di violazione tributarie definitivamente accertate, non commette il reato di falso se è stato ammesso alla rateazione del debito tributario dall’amministrazione finanziaria prima della partecipazione alla procedura e non sia inadempiente nel pagamento della varie rate Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 settembre 2016, n....
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 settembre 2016, n. 36993
Sebbene la perizia grafologica debba ritenersi basata su un percorso valutativo più che su leggi scientifiche, occorre tuttavia che il giudice di merito dia conto delle specifiche motivazioni per le quali ritenga di disattendere il percorso metodologico seguito dal perito Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 settembre 2016, n. 36993 REPUBBLICA ITALIANA...