Falso innocuo
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Falso innocuo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 28 giugno 2019, n. 28333. La massima estrapolata: In tema di falsità in atti ricorre il cosiddetto falso innocuo nei casi in cui l’infedele attestazione, se si tratti di falso ideologico, o l’alterazione, se si verta in ipotesi di falso materiale, siano del tutto irrilevanti ai fini del significato...

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Falso innocuo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 26 giugno 2019, n. 28029. La massima estrapolata: Sussiste il falso innocuo quando l’infedele attestazione (nel falso ideologico) o la compiuta alterazione (nel falso materiale) sono del tutto irrilevanti ai fini del significato dell’atto e del suo valore probatorio e, pertanto, non esplicano effetti sulla sua funzione documentale, con...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 19 settembre 2017, n. 42746. La Corte d’appello che riforma la sentenza di primo grado di assoluzione e condanna non è tenuta a riassumere la prova dichiarativa
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 19 settembre 2017, n. 42746. La Corte d’appello che riforma la sentenza di primo grado di assoluzione e condanna non è tenuta a riassumere la prova dichiarativa

La Corte d’appello che riforma la sentenza di primo grado di assoluzione e condanna non è tenuta a riassumere la prova dichiarativa se non si discute l’aspetto probatorio ma la sua qualificazione giuridica. Sentenza 19 settembre 2017, n. 42746 Data udienza 9 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 18 novembre 2014, n. 47601. Nei delitti contro la fede pubblica l'innocuità del falso non va ritenuta con riferimento all'uso che si intende fare del documento, ma solo se si esclude l'idoneità dell'atto falso ad ingannare comunque la fede pubblica. Sussiste, pertanto, il falso innocuo solo quando esso si riveli in concreto inidoneo a ledere l'interesse tutelato dalla genuinità dei documenti e cioè quando non abbia la capacità di conseguire uno scopo antigiuridico, nel senso che l'infedele attestazione (nel falso ideologico) o la compiuta alterazione (nel falso materiale) appaiano del tutto irrilevanti ai fini del significato dell'atto e del suo valore probatorio e, pertanto, inidonee al conseguimento delle finalità che con l'atto falso si intendevano raggiungere; in tal caso, infatti, la falsità non esplica effetti sulla funzione documentale che l'atto è chiamato a svolgere, che è quella di attestare i dati in esso indicati, con la conseguenza che l'innocuità non deve essere valutata con riferimento all'uso che dell'atto falso venga fatto

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 18 novembre 2014, n. 47601 Fatti e diritto 1. Con sentenza pronunciata l’1.7.2013 la corte di appello di Milano confermava la sentenza con cui il tribunale di Milano, in composizione monocratica, in data 28.10.2009, aveva condannato L.P., imputato del delitto di cui all’art. 483, c.p., in relazione agli...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 ottobre 2014, n. 44022. In tema di falso, al libretto universitario istituito a norma del r.d. 4 giugno 1938 n. 1269 deve riconoscersi natura di atto pubblico fidefaciente limitatamente alle attestazioni ivi contenute relative alla frequenza dello studente alle lezioni, mentre gli va attribuita natura meramente certificativa con riguardo alle attestazioni concernenti l'avvenuto superamento degli esami, atteso il carattere derivativo di queste ultime dai verbali di esame, che costituiscono gli atti pubblici originali, destinati ad essere conservati, a fini di prova, negli uffici di segreteria dell'università. Il libretto, dunque, proprio perché si configura come un prospetto riassuntivo della carriera scolastica dello studente universitario, ha natura certificativa degli esami sostenuti e dei voti riportati, in quanto, riproducendo in sintesi il verbale dell'esame, che costituisce l'atto pubblico originario e preesistente, è un documento "derivato" o "secondario", che contiene dichiarazioni di scienza, ossia attesta fatti e dati, noti al pubblico ufficiale per la loro provenienza da altri documenti ufficiali

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 22 ottobre 2014, n. 44022 Fatto e diritto 1. Con sentenza pronunciata il 17.7.2012 la corte di appello di Salerno confermava la sentenza con cui il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Salerno, in data 17.5.2010, procedendo in sede di giudizio abbreviato, aveva dichiarato non...