Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 settembre 2013 n. 21273[1] Sussiste l’obbligo di entrambi i genitori, che svolgono attività lavorativa produttiva di reddito, di contribuire al soddisfacimento dei bisogni dei figli minori, in proporzione alle proprie disponibilità economiche, ai sensi degli art. 147 e 148 c.c., in diretta applicazione...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 luglio 2013, n. 18075. Se il figlio si trasferisce in altra città e prende casa, la madre perde il diritto al contributo iure proprio
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 luglio 2013, n. 18075 Svolgimento del processo 1. – Con ricorso depositato il 18 giugno 2004, Fo.Br. , in proprio e quale rappresentante legale del figlio F.R. , chiese al Tribunale di Napoli di disporre che, in revisione dei provvedimenti economici disposti nella sentenza di divorzio dal...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 luglio 2013, n. 16598. In tema di accertamento del diritto all’assegno divorzile
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 luglio 2013, n. 16598 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARNEVALE Corrado – Presidente Dott. CULTRERA Maria Rosaria – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Costina – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – consigliere Dott. MERCOLINO...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 luglio 2013, n. 16597. Diritto del coniuge all’assegno divorzile; L’inadeguatezza dei mezzi a disposizione del richiedente e l’impossibilità di procurarseli per ragioni obiettive, prevale sulla colpa del coniuge
Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza 3 luglio 2013, n. 16597 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARNEVALE Corrado – Presidente Dott. CULTRERA Maria Rosaria – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott. MERCOLINO...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 luglio 2013, n. 17199. Non può costituire motivo di addebito della separazione la circostanza che uno dei coniugi, pur non avendone la necessità, per essere l’altro disposto ad assicurargli con le proprie risorse il mantenimento di un tenore di vita adeguato al livello economico-sociale del nucleo familiare, abbia voluto dedicarsi ad un’attività lavorativa retribuita o ad un’altra occupazione più o meno re-munerativa ed impegnativa, al fine di affermare la propria personalità anche al di fuori dell’ambito strettamente domestico
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 luglio 2013, n. 17199 Svolgimento del processo 1. – Con sentenza del 20 settembre 2005 il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto pronunciò la separazione personale dei coniugi G.L.P.M.R. e P.G. , rigettando le domande di addebito reciprocamente proposte dagli stessi, assegnando alla G. l’uso della casa...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013 n. 17089. In tema di criteri per l’assegno di mantenimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013 n. 17089[1] A seguito della separazione personale continua a trovare applicazione l’art. 147 cod. civ. che imponendo ai genitori il dovere di mantenere istruire ed educare i figli, obbliga i coniugi a far fronte ad una molteplicità di esigenze, non riconducibili al...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 31 maggio 2013 n. 23866. Pena più mite per il mancato versamento dell’assegno in favore dell’ex coniuge
Il testo integrale Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 31 maggio 2013 n. 23866[1] In passato la Corte di cassazione aveva più volte affermato che il rinvio, quoad poenam, all’art. 570 cod. pen. operato dall’art. 12- sexies legge 1° dicembre 1970, n. 898, come modificato dall’art. 21, legge 6 marzo 1987, n. 74, deve intendersi...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 26 aprile 2013, n. 10064. In materia di revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli e di quelle relative alla misura e alle modalità dei contributi da corrispondere a seguito dello scioglimento e della cessazione degli effetti del matrimonio il decreto pronunciato dal tribunale è immediatamente esecutivo
La massima In materia di revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli e di quelle relative alla misura e alle modalità dei contributi da corrispondere a seguito dello scioglimento e della cessazione degli effetti del matrimonio, a norma dell’art. 9 della legge n. 1 dicembre 1970 n. 898 e successive modificazioni, il decreto pronunciato dal...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 marzo 2013, n. 7295. La durata del matrimonio costituisce di regola una circostanza che influisce sulla determinazione dell’ammontare dell’assegno di mantenimento e non già sul suo riconoscimento, salvo casi eccezionali
La massima La durata del matrimonio costituisce di regola una circostanza che influisce sulla determinazione dell’ammontare dell’assegno di mantenimento e non già sul suo riconoscimento, salvo casi eccezionali. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZINE I CIVILE SENTENZA 22 marzo 2013, n. 7295 Svolgimento del processo Con ricorso depositato in data 16-2-1998 D.P.G.G. , premetteva che...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 marzo 2013 n. 10147. In tema di mancato versamento dell’assegno di mantenimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 marzo 2013 n. 10147[1] La sufficienza dei mezzi predisposti dalla madre è dato indifferente ai fini della configurabilità del delitto di cui all’articolo 570 del Cp, comma 2, n. 2, giacché lo stato di bisogno dei figli minori ricorre anche quando alla somministrazione dei mezzi...