Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 gennaio 2018, n. 1. Il contratto d’appalto ed il contratto d’opera si differenziano per il fatto che nel primo l’esecuzione dell’opera commissionata avviene mediante una organizzazione di media o grande impresa cui l’obbligato e’ preposto, mentre nel secondo con il prevalente lavoro di quest’ultimo, pur se coadiuvato da componenti della sua famiglia o da qualche collaboratore, secondo il modulo organizzativo della piccola impresa
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 gennaio 2018, n. 1. Il contratto d’appalto ed il contratto d’opera si differenziano per il fatto che nel primo l’esecuzione dell’opera commissionata avviene mediante una organizzazione di media o grande impresa cui l’obbligato e’ preposto, mentre nel secondo con il prevalente lavoro di quest’ultimo, pur se coadiuvato da componenti della sua famiglia o da qualche collaboratore, secondo il modulo organizzativo della piccola impresa

L’elemento, che contraddistingue il rapporto di lavoro subordinato rispetto al rapporto di lavoro autonomo, sia essenzialmente l’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia ed inserimento nell’organizzazione aziendale, mentre altri elementi, quali l’assenza di rischio, la continuita’ della prestazione, l’osservanza di un orario e la...

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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 12 dicembre 2017, n. 29648. In caso di furto in un appartamento condominiale commesso per la presenza di ponteggi esterni

In caso di furto in un appartamento condominiale commesso per la presenza di ponteggi esterni, allestiti per lavori di ristrutturazione sull’intero fabbricato, la responsabilità del condominio a titolo di custodia si affianca a quella dell’appaltatore, poiché sul condominio grava l’obbligo di vigilare e custodire il soggetto a cui sono affidati i lavori. Per un maggior...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 28 novembre 2017, n. 28378. In un appalto privato la valutazione della mancata contestazione non può prescindere dall’ordine delle domande formulate in giudizio
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 28 novembre 2017, n. 28378. In un appalto privato la valutazione della mancata contestazione non può prescindere dall’ordine delle domande formulate in giudizio

In un appalto privato la valutazione della mancata contestazione non può prescindere dall’ordine delle domande formulate in giudizio di guisa che non vi può essere esclusivamente mancata contestazione rispetto ai fatti costitutivi fondanti una domanda riconvenzionale quando non vi è stata contestazione in ordine agli opposti ed inconciliabili (con la successiva istanza riconvenzionale) fatti costitutivi...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 27 novembre 2017, n. 28233. La responsabilità regolata dall’art. 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili ha natura non contrattuale
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 27 novembre 2017, n. 28233. La responsabilità regolata dall’art. 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili ha natura non contrattuale

La responsabilità regolata dall’art. 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili ha natura non contrattuale, derivando, ex art. 1173 c.c., da un fatto idoneo a produrre obbligazioni in conformità dell’ordinamento giuridico; da ciò consegue che, nel caso in cui l’opera appaltata non venga ultimata, non trovano applicazione le norme dettate in tema...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 9 novembre 2017, n. 26552. L’ipotesi di responsabilita’ regolata dall’articolo 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 9 novembre 2017, n. 26552. L’ipotesi di responsabilita’ regolata dall’articolo 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili

L’ipotesi di responsabilita’ regolata dall’articolo 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili ha natura extracontrattuale e, conseguentemente, trova un ambito di applicazione piu’ ampio di quello risultante dal tenore letterale della disposizione cosicche’ nella stessa possono incorrere, a titolo di concorso con l’appaltatore che abbia costruito un fabbricato minato da gravi difetti...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 ottobre 2017, n. 23199. In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 ottobre 2017, n. 23199. In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento

In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento deve ritenersi implicita, ove l’inadempimento stesso si sia verificato con riguardo alle obbligazioni primarie ed essenziali del contratto, ovvero quando, dal complesso della motivazione, emerga che il giudice lo abbia considerato...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24295. Nei contratti autonomi di garanzia, lo scollamento tra il rapporto di valuta e quello di garanzia non può spingersi fino a reputare indifferente rispetto all’obbligazione garante
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24295. Nei contratti autonomi di garanzia, lo scollamento tra il rapporto di valuta e quello di garanzia non può spingersi fino a reputare indifferente rispetto all’obbligazione garante

Nei contratti autonomi di garanzia, lo scollamento tra il rapporto di valuta e quello di garanzia non può spingersi fino a reputare indifferente rispetto all’obbligazione garante, oltre ai vizi della invalidità del contratto, anche l’inesistenza del rapporto principale. Ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24295 Data udienza 14 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 ottobre 2017, n. 24368. Nel rapporto tra consorzio e consorziata l’assegnazione dell’esecuzione dei lavori a una singola impresa consorziata è qualificabile come subappalto
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 ottobre 2017, n. 24368. Nel rapporto tra consorzio e consorziata l’assegnazione dell’esecuzione dei lavori a una singola impresa consorziata è qualificabile come subappalto

Nel rapporto tra consorzio e consorziata l’assegnazione dell’esecuzione dei lavori a una singola impresa consorziata è qualificabile come subappalto, con conseguente responsabilità solidale del consorzio per le spettanze dovute ai lavoratori Sentenza 16 ottobre 2017, n. 24368 Data udienza 7 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 9 ottobre 2017, n. 23558. Il recesso ad nutum non presuppone necessariamente uno stato di regolare svolgimento del rapporto ma, al contrario, stante l’ampiezza di formulazione della norma di cui all’art. 1671 cc, può essere esercitato per qualsiasi ragione che induca il committente a porre fine al rapporto
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 9 ottobre 2017, n. 23558. Il recesso ad nutum non presuppone necessariamente uno stato di regolare svolgimento del rapporto ma, al contrario, stante l’ampiezza di formulazione della norma di cui all’art. 1671 cc, può essere esercitato per qualsiasi ragione che induca il committente a porre fine al rapporto

Il recesso ad nutum non presuppone necessariamente uno stato di regolare svolgimento del rapporto ma, al contrario, stante l’ampiezza di formulazione della norma di cui all’art. 1671 cc, può essere esercitato per qualsiasi ragione che induca il committente a porre fine al rapporto, da un canto non essendo configurabile un diritto dell’appaltatore a proseguire nell’esecuzione...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 ottobre 2017, n. 24486. In tema di appalto e il termine annuale previsto, a pena di decadenza, dall’art. 1669, primo comma c.c.
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 ottobre 2017, n. 24486. In tema di appalto e il termine annuale previsto, a pena di decadenza, dall’art. 1669, primo comma c.c.

In tema di appalto, il termine annuale previsto, a pena di decadenza, dall’art. 1669, primo comma c.c. per la denuncia dei gravi difetti dell’opera appaltata decorre dal giorno in cui il committente (o l’acquirente) abbia conseguito un apprezzabile grado di conoscenza obbiettiva della gravità dei difetti stessi e della loro derivazione eziologica dall’imperfetta esecuzione dell’opera...