Il principio di autosufficienza del ricorso per Cassazione
Articolo

Il principio di autosufficienza del ricorso per Cassazione

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 23756. La massima estrapolata: Il principio di autosufficienza del ricorso impone che lo stesso contenga tutti gli elementi necessari a porre il giudice di legittimita’ in grado di avere la completa cognizione della controversia e del suo oggetto, di cogliere il significato e la portata...

In tema di bancarotta per affermarsi la responsabilita’ penale del sindaco
Articolo

In tema di bancarotta per affermarsi la responsabilita’ penale del sindaco

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44107. La massima estrapolata: Le regole e i principi valevoli nel campo della responsabilita’ contrattuale (qual’e’ quella del sindaco verso la societa’) non possono essere automaticamente trasferiti nel campo della responsabilita’ penale, dove vige il principio di personalita’ e dove le condotte di bancarotta...

Le relazioni del curatore sono prova documentale a prescindere dal loro contenuto.
Articolo

Le relazioni del curatore sono prova documentale a prescindere dal loro contenuto.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44125. La massima estrapolata: Le relazioni del curatore sono prova documentale a prescindere dal loro contenuto. Le dichiarazioni rese dal fallito al curatore non sono soggette alla disciplina di cui all’articolo 63 c.p.c., comma 2, che prevede l’inutilizzabilita’ delle dichiarazioni rese all’autorita’ giudiziaria o...

L’errore del giudice di pace di richiamare l’articolo 131-bis piuttosto che l’articolo 34 del Dlgs 274/2000 non può essere censurato in quanto tale se non si dimostra il pregiudizio.
Articolo

L’errore del giudice di pace di richiamare l’articolo 131-bis piuttosto che l’articolo 34 del Dlgs 274/2000 non può essere censurato in quanto tale se non si dimostra il pregiudizio.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44128. La massima estrapolata: L’errore del giudice di pace di richiamare l’articolo 131-bis piuttosto che l’articolo 34 del Dlgs 274/2000 non può essere censurato in quanto tale se non si dimostra il pregiudizio. Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44125 Data udienza 26 giugno 2018...

In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro
Articolo

In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44228. La massima estrapolata: In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro, idoneo a determinare il soggetto passivo...

Resta invariata la presunzione legale posta dallo stesso articolo 32, con riferimento ai versamenti effettuati su un conto corrente dal professionista o lavoratore autonomo, sicche’ questi e’ onerato di provare in modo analitico l’estraneita’ di tali movimenti ai fatti imponibili
Articolo

Resta invariata la presunzione legale posta dallo stesso articolo 32, con riferimento ai versamenti effettuati su un conto corrente dal professionista o lavoratore autonomo, sicche’ questi e’ onerato di provare in modo analitico l’estraneita’ di tali movimenti ai fatti imponibili

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 5 ottobre 2018, n. 44562. La massima estrapolata: In tema di accertamento, anche dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 193 del 2016, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 225 del 2016, che ha eliminato, dal disposto del Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1923,...

Il reato di devastazione (art. 419, c.p.)
Articolo

Il reato di devastazione (art. 419, c.p.)

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43264. La massima estrapolata: Il reato di devastazione (art. 419, c.p.), è configurabile quando l’atto posto in essere, consistente in un danneggiamento grave e diffuso, che colpisce la popolazione locale in modo indiscriminato, pone indubbiamente in concreto pericolo l’ordine pubblico, stante il fatto che...

È impedito all’assemblea di porre pesi o vincoli a carico di tutti i condomini qualificando un bene come comune
Articolo

È impedito all’assemblea di porre pesi o vincoli a carico di tutti i condomini qualificando un bene come comune

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 1 ottobre 2018, n. 23752. La massima estrapolata: È impedito all’assemblea di porre pesi o vincoli a carico di tutti i condomini qualificando un bene come comune. Simile dichiarazione, anche se resa dall’amministratore, non può mai qualificarsi come confessione stragiudiziale, non essendo questa riferibile con certezza a tutti...

Nell’ipotesi di opere edilizie da eseguirsi su strutture o basamenti preesistenti o preparati dal committente o da terzi, l’appaltatore viola il dovere di diligenza stabilito dall’art. 1176 c.c.
Articolo

Nell’ipotesi di opere edilizie da eseguirsi su strutture o basamenti preesistenti o preparati dal committente o da terzi, l’appaltatore viola il dovere di diligenza stabilito dall’art. 1176 c.c.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 27 settembre 2018, n. 23174. La massima estrapolata: Nell’ipotesi di opere edilizie da eseguirsi su strutture o basamenti preesistenti o preparati dal committente o da terzi, l’appaltatore viola il dovere di diligenza stabilito dall’art. 1176 c.c. se non verifica, nei limiti delle comuni regole dell’arte, l’idoneità delle anzidette...

In caso di acquisto da altra società italiana in regime di non imponibilità Iva di merce destinata poi all’esportazione, il soggetto italiano acquirente non sempre può godere del regime di non imponibilità ai fini Iva per la successiva cessione
Articolo

In caso di acquisto da altra società italiana in regime di non imponibilità Iva di merce destinata poi all’esportazione, il soggetto italiano acquirente non sempre può godere del regime di non imponibilità ai fini Iva per la successiva cessione

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 28 settembre 2018, n. 23492. La massima estrapolata: In caso di acquisto da altra società italiana in regime di non imponibilità Iva di merce destinata poi all’esportazione, il soggetto italiano acquirente non sempre può godere del regime di non imponibilità ai fini Iva per la successiva cessione, qualora proceda...