Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 12587 del 18 marzo 2013. L’azione civile esercitata nel processo penale

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 12587 del 18 marzo 2013   Svolgimento del processo 1. D.I.M.A. è stata dichiarata colpevole del reato di cui all’articolo 582 del codice penale dal giudice di pace di Casacalenda; il tribunale di Larino, quale giudice di appello, ha confermato la sentenza di primo grado, dichiarando interamente condonata la pena ai sensi della legge 241 del 2006. 2. Propone ricorso per cassazione l’imputata per i seguenti quattro motivi: a. inosservanza degli artt. 507 e 125 c.p.p., nonchè D.Lgs. n. 274 del 2000, art. 32. Secondo la ricorrente vi sarebbe un difetto assoluto...

Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8354. In caso di trasferimento dell’azione civile in sede penale l’estinzione non opera su eccezione di parte ma può essere dichiarata d’ufficio se persiste la situazione di litispendenza e non ci sia stata pronuncia sull’azione civile in sede penale

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8354[1] Che la rinuncia agli atti del giudizio di cui parla l’art. 75 Cpp non sì identifichi con l’istituto previsto dall’art. 306 cod, proc. civ. appare palese, sol che si consideri che l’effetto estintivo non può seguire all’accettazione della controparte, in quanto il trasferimento è espressamente definito dalla norma come una facoltà e la mancata accettazione si configurerebbe come un’opposizione a tale facoltà. È allora giocoforza ritenere che la norma regoli in realtà la litispendenza, al fine precipuo di evitare contrasti di giudicati. Con la differenza,...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2013, n.1833. In tema di risarcimento danni da mancata aggiudicazione

La massima 1. Non è condivisibile la tesi secondo la quale nel caso si avanzi richiesta di risarcimento del danno per la mancata aggiudicazione si è in presenza di un contatto sociale che genera una responsabilità latu sensu contrattuale. Diversamente ragionando si giungerebbe ad un’inaccettabile sovrapposizione delle posizioni di interesse legittimo e di diritto soggettivo, ricostruendo la prima categoria alla stregua di un interesse alla legittimità dell’attività amministrativa, immediatamente leso dalla mera presenza di un vizio di legittimità. 2. Il richiamo alla natura extracontrattuale dell’illecito a carico dell’amministrazione appare come descrittivo di un rimedio che si colloca al di fuori...

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile n. 15665. L’istituto della rimessione delle spese processuali non si può applicare al procedimento di prevenzione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile n. 15665[1] Per quel che riguarda specificamente l’applicabilità dell’istituto della remissione del debito al procedimento di prevenzione, deve altresì evidenziarsi che sotto il profilo processuale tale procedimento non può farsi rientrare nel processo penale in senso stretto, trattandosi, come è noto, di procedimento che ha nel tempo acquisito natura giurisdizionale con caratteristiche e disciplina proprie, al quale sono applicabili alcune norme del procedimento di esecuzione penale, art. 666 cod. proc. pen., ed altre disposizioni del codice di rito in conseguenza di espresso rinvio a dette norme. Tanto è...

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 10324 del 6 marzo 2013. Reato di lesioni per il primario a seguito dell’intervento non riuscito, anche se non ne è l’autore poichè responsabile del reparto di chirurgia generale dell’ospedale

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 10324 del 6 marzo 2013 Svolgimento del processo -1- G.C.A. è stato tratto a giudizio davanti al giudice monocratico del Tribunale di Milano per rispondere del reato di cui all’art. 590, in relazione all’art. 583 c.p., comma 1, n. 2 perchè, quale medico primario responsabile del reparto di chirurgia generale dell’ospedale (omissis), ha cagionato al paziente Z.P., per negligenza, imprudenza ed imperizia, nonchè per inosservanza delle regole della buona pratica medica, in occasione del ricovero dello stesso Z. per la rimozione di una grossa ernia inguinale sinistra recidiva, una lesione personale grave,...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2012 n. 17324. Il terzo che in pendenza dell’esecuzione forzata e dopo la trascrizione del pignoramento abbia acquistato a titolo particolare l’immobile pignorato può far valere l’invalidità del pignoramento esercitando l’opposizione di terzo ex articolo 619 Cpc

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2012 n. 17324[1]   Il terzo, che in pendenza dell’esecuzione forzata e dopo la trascrizione del pignoramento abbia acquistato a titolo particolare, come nella specie, l’immobile pignorato, fa valere I’invalidità del pignoramento come atto iniziale e fondamentale del processo esecutivo al fine di fare accertare che il suo acquisto, sebbene trascritto dopo la trascrizione del pignoramento, è efficace ed opponibile nei confronti del creditore pignorante e dei creditori intervenuti e vale a sottrarre all’ esecuzione il bene pignorato, per cui il terzo non propone una opposizione agli atti...

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 10656 del 7 marzo 2013. L’istanza di riparazione per ingiusta detenzione può essere respinta solo in caso di dolo o colpa grave del richiedente

Suprema Corte di Cassazione  sezione IV sentenza n. 10656 del 7 marzo 2013 Svolgimento del processo -1- M.P. propone ricorso, per il tramite del difensore, avverso l’ordinanza della Corte d’Appello di Catania, dell’8 novembre 2011, che ha respinto la richiesta, dallo stesso avanzata, di riparazione per l’ingiusta detenzione sofferta, in parte in regime di arresti domiciliari, dal 2 novembre al 31 dicembre 1994, in conseguenza di provvedimento restrittivo emesso a suo carico per i delitti di cui all’art. 416, comma 5, artt. 110, 112, 323 e 321, in relazione all’art. 319 bis cod. pen., nell’ambito di un procedimento penale poi...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8112. La legge che limita il diritto alla provvigione ai soli mediatori iscritti al ruolo non ha efficacia retroattiva

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8112[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/04/mediatori-provvigione-anche-per-i-non-iscritti-ai-ruoli-ante-1989.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/   Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa  renatodisa.com

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 14261 del 26 marzo 2013. Bancarotta: le false comunicazioni sociali sono idonee a determinare il dissesto della società poi dichiarata fallita

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 14261 del 26 marzo 2013 Fatto e diritto Propone ricorso per cassazione agli effetti civili, P.M., parte civile, nel procedimento iscritto a carico di P.G., C.F. e G.B. e concluso con sentenza di primo grado proscioglitiva -per assoluzione- dal reato di bancarotta fraudolenta impropria e, per prescrizione, dalla contravvenzione di cui all’articolo 2621 codice civile, così modificata l’imputazione di cui al capo B). Le condotte di rilievo penale erano state contestate agli imputati quali liquidatori- nominati dai soci- della C. srl, dichiarata fallita il 14 febbraio 2001 ed erano consistite nell’aver cagionato...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097. Risarcimento danni in favore dello studente fuori corso a cui il dipendente dell’Università fornisce un’informazione sbagliata su tempi relativi al pagamento delle tasse e che si trovi poi ad essere decaduto per aver superato il termine di otto anni senza dare esami

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/responsabilita/sentenzeDelGiorno/2013/04/va-risarcito-lo-studente-fuori-corso-decaduto-per-lerronea-informazione-dellimpiegato.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/    Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa     renatodisa.com