Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 13 maggio 2019, n. 12662. La massima estrapolata: In materia di impiego pubblico contrattualizzato la sospensione del procedimento disciplinare lavorativo in pendenza del procedimento penale rappresenta una facoltà discrezionale attribuita alla Pa. E questa può esercitarla qualora per la complessità degli accertamenti o per altre cause, non disponga degli...
Categoria: Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
Quando il giudice può annullare il provvedimento espulsivo e disporre la ricostituzione del rapporto di lavoro
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 9 maggio 2019, n. 12365. La massima estrapolata: Dopo la riforma dell’articolo 18 Statuto dei lavoratori, che prevede la reintegrazione quale ipotesi residuale rispetto alla regola generale per cui in presenza di licenziamento illegittimo il lavoratore ha diritto alla mera tutela risarcitoria, il giudice può annullare il provvedimento espulsivo...
La validità della notifica eseguita presso la sede effettiva invece che presso quella legale
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10854. La massima estrapolata: La validità della notifica eseguita presso la sede effettiva invece che presso quella legale, presuppone che sia accertata l’esistenza di detta sede effettiva, in caso di contestazione gravando sul notificante il relativo onere probatorio. Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10854 Data...
In tema di licenziamento disciplinare
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 18 aprile 2019, n. 10853. La massima estrapolata: In tema di licenziamento disciplinare, la necessaria correlazione dell’addebito con la sanzione deve essere garantita e presidiata, in chiave di tutela dell’esigenza difensiva del lavoratore, anche in sede giudiziale, nella quale le condotte del lavoratore medesimo sulle quali è incentrato l’esame...
L’art. 1972 comma 1 cod. civ. sancisce la nullità della transazione soltanto se questa ha ad oggetto un titolo nullo per illiceità della causa o del motivo comune
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10865. La massima estrapolata: L’art. 1972 comma 1 cod. civ. sancisce la nullità della transazione soltanto se questa ha ad oggetto un titolo nullo per illiceità della causa o del motivo comune ad entrambe le parti, e non quando si tratta di contratto nullo per...
Istituto del recesso per giusta causa
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 17 aprile 2019, n. 10732. La massima estrapolata: L’istituto del recesso per giusta causa, previsto dall’art. 2119, primo comma, cod. civ. in relazione al contratto di lavoro subordinato, è applicabile anche al contratto di agenzia, dovendosi tuttavia tener conto, per la valutazione della gravità della condotta, che in quest’ultimo...
In tema di indebito assistenziale
Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 16 aprile 2019, n. 10642. La massima estrapolata: In tema di indebito assistenziale, la violazione, ad opera del titolare della prestazione, dell’obbligo di comunicazione all’INPS della situazione reddituale rilevante ai fini del diritto alla percezione della predetta prestazione, esclude la sussistenza di un affidamento idoneo a giustificare l’irripetibilità...
Lo svolgimento della prestazione lavorativa in violazione dei limiti costituzionali relativi all’orario di lavoro e al riposo settimanale
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 10 maggio 2019, n. 12540. La massima estrapolata: Lo svolgimento della prestazione lavorativa in violazione dei limiti costituzionali relativi all’orario di lavoro e al riposo settimanale, da ritenersi “abnorme” per il numero delle ore lavorate ed il suo protrarsi per parecchi anni, provoca un danno alla salute psico-fisica del...
Il Fondo di Garanzia istituito presso l’INPS per la corresponsione del t.f.r.
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 15 aprile 2019, n. 10475. La massima estrapolata: Il Fondo di Garanzia istituito presso l’INPS per la corresponsione del t.f.r., nei casi di insolvenza del datore di lavoro fallito, è obbligato – nell’ipotesi di mutamento dell’inquadramento previdenziale da un settore (nella specie, quello agricolo) per il quale non è...
Termine di prescrizione di tre anni dal giorno dell’infortunio o da quello della manifestazione della malattia professionale
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 7 maggio 2019, n. 11928. La massima estrapolata: Il termine di prescrizione di tre anni dal giorno dell’infortunio o da quello della manifestazione della malattia professionale per esercitare l’azione nei confronti dell’Inail, volta a ottenere le prestazioni previste dal Dpr 1124/65, resta sospesa fino all’adozione di un provvedimento...