Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 3 dicembre 2019, n. 31531. La massima estrapolata: La detenzione di quantitativi non modici di sostanze stupefacenti, benché intervenuta al di fuori dell’orario e del luogo di lavoro, costituisce giusta causa di licenziamento, perché è richiesto al lavoratore, oltre a un comportamento diligente in servizio, di tenere una condotta...
Categoria: Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
Nel giudizio di opposizione allo stato passivo del fallimento
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 27 novembre 2019, n. 30999. La massima estrapolata: Nel giudizio di opposizione allo stato passivo del fallimento, promosso dal concessionario per crediti contributivi iscritti a ruolo, è ammissibile l’intervento dell’INPS, che conserva la titolarità del credito azionato, senza che rilevi la contemporanea pendenza di una eventuale autonoma opposizione da...
La notifica dell’impugnazione di un lodo arbitrale irrituale
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 19 novembre 2019, n. 30062. La massima estrapolata: La notifica dell’impugnazione di un lodo arbitrale irrituale – in quanto atto idoneo a dimostrare la conoscenza legale dell’atto – comporta la decorrenza del termine breve per la proposizione di una successiva impugnazione, trovando applicazione gli istituti e le regole del...
Il principio della necessità della contestazione immediata
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 19 novembre 2019, n. 30063. La massima estrapolata: Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il rapporto di lavoro subordinato che...
In tema di somministrazione di lavoro
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 15 novembre 2019, n. 29753. La massima estrapolata: In tema di somministrazione di lavoro, il termine di decadenza per proporre l’impugnazione stragiudiziale è quello di sessanta giorni previsto dall’art. 32, comma 1, della l. n. 183 del 2010, come chiarito dal comma 4, lett. d) della stessa norma; le...
Violazione del principio del ne bis in idem
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 8 novembre 2019, n. 28927. La massima estrapolata: La violazione del principio del ne bis in idem richiede che la contestazione disciplinare e la sanzione siano irrogate per la stessa condotta. Tale violazione, dunque, non sussiste nel caso (come quello di specie) in cui le condotte oggetto della sanzione...
Trasferimento di ramo d’azienda
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 7 novembre 2019, n. 28750. La massima estrapolata: Nell’ambito di un trasferimento di ramo d’azienda secondo l’articolo 2112 del codice civile, non si applicano i termini di decadenza previsti dall’articolo 32, comma 4, della legge 183/2010 se il lavoratore reclama il diritto a essere ricompreso nel perimetro del segmento...
Rapporto tra congedo parentale e recesso datoriale
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 4 novembre 2019, n. 28293. La massima estrapolata: In riferimento al rapporto tra congedo parentale e recesso datoriale l’art. 54, comma 6, d. lgs. n. 151 del 2001, a differenza della ipotesi di violazione del divieto di licenziamento di cui ai commi l e 2, collegati al fatto oggettivo...
La valutazione di non proporzionalità della sanzione
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 31 ottobre 2019, n. 28098. La massima estrapolata: La valutazione di non proporzionalità della sanzione rispetto al fatto contestato ed accertato rientra nel IV comma dell’art. 18 Legge 300/1970 solo nell’ipotesi in cui il predetto difetto risulti sanzionato dalle previsioni dei contratti collettivi ovvero dei codici disciplinari con una...
Diversa utilizzazione del lavoratore nell’ambito dell’impresa
Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 28 ottobre 2019, n. 27502. La massima estrapolata: La verifica della possibilità di diversa utilizzazione del lavoratore nell’ambito dell’impresa incontra il limite rappresentato dall’assetto organizzativo insindacabilmente stabilito dall’imprenditore, con ciò escludendo che al datore di lavoro si possano richiedere anche minime modifiche per consentire l’utilizzo del lavoratore divenuto inidoneo...