Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 24 gennaio 2014, n. 1486 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. NOBILE Vittorio – rel. Consigliere Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela...
Categoria: Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
Corte di Cassazione, sezione VI, Ordinanza 28 gennaio 2014, n. 1725. In caso di licenziamento illegittimo, il datore non può detrarre dal risarcimento del danno il trattamento pensionistico percepito dal lavoratore non potendo ritenersi tale attribuzione acquisita, se non in modo apparente e del tutto precario, al suo patrimonio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Ordinanza 28 gennaio 2014, n. 1725 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LA TERZA Maura – Presidente Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 21 gennaio 2014, n. 1157. Il datore di lavoro che dopo il licenziamento di un proprio dipendente ne abbia assunti altri entro il termine di un anno deve risarcire il danno al prestatore ingiustamente allontanato a meno che non fornisca la prova della inevitabilità della scelta motivandola con la necessità di una diversa professionalità
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 21 gennaio 2014, n. 1157 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – rel. Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 gennaio 2014, n. 1923. L’azienda sanitaria, in base alla normativa di riferimento, può iniziare il procedimento disciplinare per poi sospenderlo in attesa della sentenza che chiude il processo penale, oppure può, dopo aver sospeso cautelarmente il ricorrente in relazione al provvedimento di custodia cautelare, aspettare l’esito del giudizio penale e quindi una sentenza che accerti il fatto con la forza del giudicato, per iniziare il procedimento disciplinare. È questa una scelta a maggiore garanzia del dipendente, che non può risolversi in una penalizzazione del comportamento prudente dell’azienda e, più a monte, dell’interesse generale che la pubblica amministrazione deve considerare e tutelare
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 gennaio 2014, n. 1923 Ragioni della decisione D.V.P. chiede l’annullamento della sentenza della Corte d’appello di Salerno, pubblicata il 17 novembre 2010, che ha rigettato il suo appello contro la decisione del Tribunale di Salerno che aveva respinto la sua impugnativa di licenziamento. Il D.V. , dipendente...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 gennaio 2014, n. 1835. In tema di congedi parentali non vi è nessuna distinzione tra docenti assunti a termine e docenti assunto a tempo indeterminato
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 28 gennaio 2014, n. 1835 Svolgimento del processo e motivi della decisione 1. La causa è stata chiamata all’adunanza in camera di consiglio del 12 dicembre 2013 ai sensi dell’art. 375 c.p.c. sulla base della seguente relazione redatta a norma dell’art. 380 bis c.p.c.: 2. La Corte d’appello...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 gennaio 2014, n. 797. In tema di licenziamento le risultanze istruttorie, comunque ottenute e quale che sia la parte ad iniziativa o ad istanza della quale si sono formate, concorrono tutte, indistintamente, alla formazione del convincimento del giudice, senza che la diversa provenienza possa condizionare tale formazione in un senso o nell’altro, cosicche’ il principio relativo all’onere della prova, di cui all’articolo 2697 c.c., non implica affatto che la dimostrazione dei fatti costitutivi del diritto preteso debba ricavarsi esclusivamente dalle prove offerte da colui che e’ gravato del relativo onere, senza poter utilizzare altri elementi probatori acquisiti al processo. Ne consegue che l’accertamento dell’assenza di risultanze processuali, comunque acquisite, che dimostrasse, secondo la valutazione dei Giudici del merito, l’avvenuto verificarsi in concreto della prestazione del servizio a favore di un non socio, si traduce logicamente, stante il carattere negativo della circostanza medesima, nella prova della insussistenza del contrario.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 16 gennaio 2014, n. 797 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BUFFA Francesco...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 gennaio 2014, n. 801. Essendo considerato lavoro effettivo ogni lavoro che richieda un’occupazione assidua e continuativa tale disposizione non preclude che il tempo impiegato per indossare la divisa sia da considerarsi lavoro effettivo, e debba essere pertanto retribuito, ove tale operazione sia diretta dal datore di lavoro, il quale ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, ovvero si tratti di operazioni di carattere strettamente necessario ed obbligatorio per lo svolgimento dell’attivita’ lavorativa
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 gennaio 2014, n. 801 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MIANI CANEVARI Fabrizio – rel. Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 gennaio 2014, n. 688. Anche ai dipendenti che usufruiscono dei permessi previsti dalla legge 104/92 per l’assistenza ai familiari handicappati, devono essere riconosciuti gli incentivi (articolo 18 legge 88/89). Si tratta, infatti, di compensi legati alla valutazione dei risultati raggiunti, slegata dal numero di ore o di giorni lavorati
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 15 gennaio 2014, n. 688 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BUFFA Francesco...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 gennaio 2014, n. 902. In materia di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo determinato da ragioni inerenti all’attivita’ produttiva – nella quale rientra il licenziamento conseguente alla soppressione del posto di lavoro – il datore di lavoro ha l’onere di provare, con riferimento alla capacita’ professionale del lavoratore ed alla organizzazione aziendale esistente all’epoca del licenziamento, anche mediante elementi presuntivi o indiziali ovvero attraverso fatti positivi, l’impossibilita’ di adibire utilmente il lavoratore in mansioni diverse da quelle che prima svolgeva o in posti di lavoro confacenti alle mansioni dallo stesso svolte, giustificandosi il recesso solo come extrema ratio
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 17 gennaio 2014, n. 902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BALESTRIERI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 gennaio 2014, n. 172. In caso di mobbing, l’accertamento del danno alla salute del dipendente non comporta necessariamente anche il riconoscimento del danno alla professionalità.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 8 gennaio 2014, n. 172 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – rel. Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe...