Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 febbraio 2015, n. 2053 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CURZIO Pietro – Presidente Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – rel. Consigliere Dott. GARRI Fabrizia – Consigliere...
Categoria: Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 gennaio 2015, n. 1483. Nel rito del lavoro l'appello, pur tempestivamente proposto nel termine previsto dalla legge, e' improcedibile ove la notificazione del ricorso depositato e del decreto di fissazione dell'udienza non sia avvenuta, non essendo consentito – alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata imposta dal principio della cosiddetta ragionevole durata del processo ex articolo 111 Cost., comma 2 – al giudice di assegnare, ex articolo 421 c.p.c., all'appellante un termine perentorio per provvedere ad una nuova notifica a norma dell'articolo 291 c.p.c
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 27 gennaio 2015, n. 1483 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA Fabrizio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 febbraio 2015, n. 1917. Non è il datore di lavoro a doversi assumere la responsabilità per l'incidente avvenuto sul luogo di lavoro nel caso in cui la colpa debba essere ricondotta esclusivamente al lavoratore senza possibilità di equivoci
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 febbraio 2015, n. 1917 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. DE MARINIS Nicola –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 febbraio 2015, n. 2658. Nel caso di corresponsione di pensione il diritto si estingue con la morte del fallito per la conseguente cessazione del rapporto pensionistico del quale lo stesso era titolare, senza che si possa prospettare un trasferimento del diritto in favore del coniuge sotto forma di pensione di reversibilità, il cui trattamento costituisce oggetto di un autonomo diritto, seppure con presupposti derivanti dal rapporto pensionistico del coniuge deceduto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 febbraio 2015, n. 2658 Ritenuto in fatto e in diritto – che, con decreto del 18 luglio 2007, il Tribunale di Matera rigettava il reclamo proposto da A.B. avverso il decreto in data 9 gennaio 2007 con cui il giudice delegato al fallimento dei coniugi N.M. e...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 gennaio 2015, n. 1024. La sentenza di patteggiamento è da considerare un indizio della giusta causa per il licenziamento disciplinare che può essere contestata al lavoratore fornendo elementi di prova. Da questo punto di vista, infatti, vi è una piena equiparazione del patteggiamento alla sentenza penale di condanna passata in giudicato. Nel caso di specie, la Cassazione ha respinto il ricorso di un dipendente pubblico che aveva contestato la legittimità del licenziamento disciplinare comminatogli perché fondato sui fatti acclarati nella sentenza di patteggiamento
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 21 gennaio 2015, n. 1024 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 gennaio 2015, n. 1262. Illegittimo il licenziamento del lavoratore che effettui un servizio creato ad hoc e a stretto giro soppresso. Non solo in quanto al prestatore, se ricorrono i presupposti (come nel caso concreto), va riconosciuto anche il demansionamento
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 gennaio 2015, n. 1262 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 gennaio 2015, n. 1025. L'azienda non può contestare al prestatore assente dal luogo di lavoro di aver rassegnato le dimissioni in mancanza di una chiara volontà espressa dalla parte in tal senso
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 21 gennaio 2015, n. 1025 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 gennaio 2015, n. 854. Deve ritenersi illegittimo il licenziamento intimato dal datore di lavoro al lavoratore che, in più occasioni in un breve arco di tempo, abbia furtivamente sottratto dagli scaffali del supermercato, ove operava quale addetto alle vendite, confezioni di vino in scatola per poi consumarle nello stesso luogo di lavoro ivi abbandonandone i vuoti
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 gennaio 2015, n. 854 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DE MARINIS Nicola...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 21 gennaio 2015, n. 930. Il principio secondo il quale in tema di liquidazione delle spese giudiziali e nel caso di soccombenza reciproca, non prevedendo nessuna norma un criterio di valutazione della prevalenza della soccombenza che si basi sul numero di domande accolte o respinte, per ciascuna di esse, dovendo essere valutato l'oggetto della lite nel suo complesso
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 21 gennaio 2015, n. 930 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CURZIO Pietro – Presidente Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 gennaio 2015, n. 469. Nell'ipotesi di patto di prova, legittimamente stipulato con uno dei soggetti protetti assunti in base alla legge 2 aprile 1968 n. 482, il recesso dell'imprenditore durante il periodo di prova è sottratto alla disciplina limitativa del licenziamento individuale per quanto riguarda l'onere dell'adozione della forma scritta e non richiede pertanto una formale comunicazione delle ragioni del recesso
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 14 gennaio 2015, n. 469 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – rel. Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott....