Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 6 maggio 2015, n. 9111 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio –...
Categoria: Societario
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 24 marzo 2015, n. 5848. In tema di risarcimento danni di una S.p.A. e quindi di responsabilità (per mala gestio) di ex amministratori e (per omesso controllo) di sindaci di una società di capitali, il momento consumativo della condotta costituisce il criterio generale per l’individuazione del giudice dinanzi a cui incardinare l’azione: così, non rileva la trasformazione della S.p.A. in società a totale partecipazione pubblica, avvenuta successivamente alla realizzazione della medesima condotta giuridicamente rilevante. Pertanto, accertata la posteriorità della deliberazione societaria in modifica ‘pubblicistica’ dello statuto della S.p.A., va dichiarato il difetto di giurisdizione della Corte dei Conti in favore di quella civilistica
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 24 marzo 2015, n. 5848 Ritenuto in fatto Con atti notificati nell’agosto e settembre 2010 la società Aziende Industriali Municipali Vicenza s.p.a. (in prosieguo indicata come Aim) ha citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Vicenza i sigg.ri Bo.Sa., B.F., Be.Re., C. B., F.A., Fo.Si., M. A., P.V.,...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 16 aprile 2015, n. 7753. In tema di affitto d’azienda, presupposto necessario perche’ l’affittuario eserciti il diritto di prelazione all’acquisto, previsto dalla Legge n. 223 del 1991, articolo 3, comma 4, nel caso in cui il concedente sia assoggettato a procedura concorsuale, e’ la sussistenza della qualita’ di affittuario, de jure, al momento della definitiva determinazione del prezzo di vendita: dovendosi, per contro, escludere quando il contratto di affitto sia cessato, pur se l’affittuario sia rimasto nella materiale detenzione dell’azienda, in carenza di un diritto di proroga ex lege del contratto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 16 aprile 2015, n. 7753 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 marzo 2015, n. 6020. In un contratto di affitto di azienda avente oggetto «l’attività di acquisto e vendita al minuto di generi alimentari», l’apertura di un altro supermercato a 200 metri, con conseguente perdita di fatturato, integra la rottura del patto di non concorrenza, siglato tra le parti, e dà diritto al risarcimento del danno oltreché alla risoluzione del rapporto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 marzo 2015, n. 6020 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 febbraio 2015, n. 8864. Per la determinazione del possesso della qualifica di amministratore di fatto, occorre avere riguardo al disposto dell'articolo 2639 del codice civile, secondo cui tale nozione postula l'esercizio in modo continuativo e significativo dei poteri tipici inerenti alla qualifica o alla funzione, anche se «significatività» e «continuità» non comportano necessariamente l'esercizio di tutti i poteri propri dell'organo di gestione, ma richiedono l'esercizio di un'apprezzabile attività gestoria, svolta in modo «non episodico od occasionale»
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 febbraio 2015, n. 8864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. BRUNO Paolo Antonio – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. POSITANO...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 febbraio 2015, n. 2156. La responsabilita' degli amministratori costituisce un effetto diretto del compimento di una qualsiasi attivita' o operazione dopo che si siano verificati fatti indicativi dello scioglimento della societa'. Però se cosi' fosse, sarebbe sufficiente predicare la novita' dell'operazione, a norma del previgente articolo 2449 c.c., comma 1, sulla base del criterio cronologico, come conseguenza legale e automatica della stipulazione di un negozio in epoca successiva al fatto dello scioglimento della societa', senza possibilita' alcuna di dimostrare che quell'operazione non e' nuova perche' necessaria per il completamento di un'attivita' gia' intrapresa o destinata al miglior esito della liquidazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 febbraio 2015, n. 2156 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2015, n. 2678. Se l’estinzione della società verificatesi in corso di giudizio non è stata fatta constare processualmente nei modi di legge, l’eventuale impugnazione della sentenza pronunciata nei riguardi della società deve, a pena d’inammissibilità, provenire dai soci o essere indirizzata nei loro confronti, dal momento che la stabilizzazione processuale di un soggetto estinto non può, comunque, eccedere il grado di giudizio nel quale l’evento interruttivo è occorso
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 febbraio 2015, n. 2678 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – rel. Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624. La deliberazione assembleare di esclusione del socio da una società personale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 gennaio 2015, n. 585. Non puo' esercitare il diritto di voto il socio che "non esegue il pagamento della quota nel termine prescritto", che e' appunto il "socio in mora", come previsto dal quarto comma della citata disposizione, indipendentemente sia da uno specifico atto di costituzione in mora (v. anche l'articolo 1219 c.c., comma 2, n. 3), sia dall'intimazione di una diffida ad eseguire il pagamento nel termine di trenta giorni, la quale va indirizzata al socio moroso al solo fine di dare inizio alla procedura di vendita in danno della intera quota sottoscritta, salva restando la decadenza dall'esercizio del diritto di voto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 gennaio 2015, n. 585 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. MERCOLINO Guido – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 14 novembre 2014, n. 24322. A partire dal momento della cancellazione della s.n.c. dal registro delle imprese, si verifica l'estinzione della societa' cancellata e cio' priva la societa' stessa della capacita' giuridica e processuale (con la sola eccezione della fictio iuris contemplata dalla L.F., articolo160). Pertanto, i soci diventano successori della societa' e ogni pretesa in danno della societa' deve essere indirizzata nei confronti dei soci
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 14 novembre 2014, n. 24322 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCININNI Carlo – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – rel. Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. TRICOMI Laura...