Paga i danni causati ai vicini, in solido con l’impresa che fa i lavori, chi ristruttura la casa senza affidare a un professionista abilitato la direzione dei lavori che invece segue personalmente. Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 10 novembre 2016, n. 22884 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Categoria: Contratti – Obbligazioni
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 31 ottobre 2016, n. 22009
Il contratto atipico di cosiddetto “vitalizio alimentare”, autonomo e distinto da quello, nominato, di rendita vitalizia di cui all’articolo 1872 c.c., senz’altro configurabile in base al principio dell’autonomia contrattuale di cui all’articolo 1322 c.c.: i due negozi, omogenei quanto al profilo della aleatorieta’, si differenziano perche’, mentre nella rendita alimentare le obbligazioni dedotte nel rapporto...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 ottobre 2016, n. 20384
In tema di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, ogni pattuizione avente ad oggetto non gia’ o’ l’aggiornamento del corrispettivo ai sensi della L. 27 luglio 1978, n. 392, articolo 32, ma veri e propri aumenti del canone, deve ritenersi nulla ex articolo 79, comma 1, della stessa legge, in quanto...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 25 ottobre 2016, n. 21472
La distinzione tra domanda riconvenzionale ed eccezione non dipende dal titolo posto a base della difesa del convenuto, e cioè dal fatto o dal rapporto giuridico invocato a suo fondamento, ma dal relativo oggetto, e cioè dal risultato processuale che il convenuto intende con essa ottenere, che è limitato al rigetto della domanda proposta dell’attore;...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 novembre 2016, n. 22302
Il compimento di un’attività negoziale in favore di un soggetto che versi in una situazione – ancorché transitoria – di incapacità naturale, va qualificato, ricorrendo l’ulteriore requisito dell’utilità iniziale della gestione (utiliter coeptum), come gestione di affari (negotiorum gestio); la quale, a sua volta, è rappresentativa o non rappresentativa, secondo che il gestore agisca in...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18248
Nel caso in cui l’azione di annullamento del contratto per errore sia esercitata dagli eredi del contraente che si asserisce essere caduto in errore, ai fini della decorrenza della prescrizione dell’azione in base alla previsione dell’articolo 1442 c.c., comma 2, rileva anche la scoperta ad opera degli eredi, ove la stessa intervenga in epoca successiva...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 novembre 2016, n. 22576
Il convivente non può ottenere al termine della relazione sentimentale la restituzione delle somme prestate all’ex se non prova l’esistenza di un mutuo con obbligo di restituzione Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 7 novembre 2016, n. 22576 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 8 novembre 2016, n. 22638
Il ricorso al criterio equitativo è consentito, ai sensi dell’art. 1226 c.c., non già per sopperire alle carenze probatorie imputabili al danneggiato ma soltanto al fine di colmare le lacune insuperabili ai fini della precisa determinazione del pregiudizio, allorché sia obiettivamente impossibile o particolarmente difficile provare, nel suo preciso ammontare, il danno di cui è...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 15 novembre 2016, n. 23225
Le norme del codice civile sulla compensazione stabiliscono i presupposti sostanziali, oggettivi, del credito opposto in compensazione: liquidità – che include il requisito della certezza – ed esigibilità. Verificata la ricorrenza dei predetti requisiti, il giudice dichiara l’estinzione del credito principale per compensazione – legale – a decorrere dalla coesistenza con il controcredito e, accogliendo...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 27 ottobre 2016, n. 21740
Il contratto di appalto di opera pubblica stipulato da un’impresa con un Comune può contenere anche una clausola risolutiva espressa soggetta al diritto civile, con la conseguenza che l’eventuale risoluzione del contratto non deve avvenire esclusivamente in base a deliberazione della stazione appaltante resa a conclusione della procedura da attivare secondo la legge quadro sui...