Corte di Cassazione, III sezione, Sentenza 29 luglio 2011, n. 16737. La pronuncia sulla revocatoria fallimentare rappresenta titolo esecutivo anche prima del formarsi del giudicato, rispetto al capo di condanna alle restituzioni nei confronti della massa dei creditori, cui sia tenuta la controparte, anche se l’actio iudicis ha propriamente natura di accertamento costitutivo Il testo...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, VI sezione, sentenza n. 36718 dell’11 ottobre 2011. La mancata produzione delle ricevute delle operazioni effettuate dal sindaco con la carta di credito, per svolgere la funzione rappresentativa esterna, non può, senza altra prova, determinare il reato di peculato continuato
Corte di Cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 11 ottobre 2011 n. 36718. La mancata produzione delle ricevute delle operazioni effettuate dal sindaco con la carta di credito, per svolgere la funzione rappresentativa esterna, non può, senza altra prova, determinare il reato di peculato continuato Il testo integrale Corte di Cassazione, VI sezione,...
Corte di Cassazione, sezione I, sSentenza 5 maggio 2011, n. 17029. Ai fini della decorrenza del termine breve per l’impugnazione, la notificazione della sentenza alla parte presso il procuratore costituito deve considerarsi equivalente alla notificazione al procuratore stesso, ai sensi dell’art. 285 c.p.c.
Corte di Cassazione , sez. I, sentenza 5.8.2011, n. 17029. Ai fini della decorrenza del termine breve per l’impugnazione, la notificazione della sentenza alla parte presso il procuratore costituito deve considerarsi equivalente alla notificazione al procuratore stesso, ai sensi dell’art. 285 c.p.c. La massima Ai fini della decorrenza del termine breve per l’impugnazione, la...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 19596 del 26 settembre 2011. L’articolo 408 c.c. in merito alla scelta dell’amministratore di sostegno non contiene un ordine preferenziale nella scelta dell’amministratore di sostegno che privilegia il coniuge rispetto ad altri soggetti
Corte di Cassazione – Sezione Prima Civile, Sentenza 26 settembre 2011, n.19596. L’articolo 408 c.c. in merito alla scelta dell’amministratore di sostegno non contiene un ordine preferenziale nella scelta dell’amministratore di sostegno che privilegia il coniuge rispetto ad altri soggetti Il testo integrale SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE Sezione I Sentenza n. 19596 del...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 19430 del 23 settembre 2011. Cessione di quote: inapplicabilità in via analogica dell’articolo 2557 sulla base di un accertamento di fatto che ha portato ad escludere l’equivalenza fra cessione della quota del 40% e l’alienazione dell’intera azienda e la sostituzione dell’imprenditore cessionario a quello societario nella gestione dell’azienda
Corte di Cassazione, sezione I, Sentenza 23 settembre 2011, n.19430. Cessione di quote: inapplicabilità in via analogica dell’articolo 2557 sulla base di un accertamento di fatto che ha portato ad escludere l’equivalenza fra cessione della quota del 40% e l’alienazione dell’intera azienda e la sostituzione dell’imprenditore cessionario a quello societario nella gestione dell’azienda La Suprema...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 maggio2011, n. 10813. In caso di omessa o tardiva trasposizione da parte del legislatore italiano nel termine prescritto delle direttive comunitarie, sorge, conformemente ai principi più volte affermati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, il diritto degli interessati al risarcimento dei danni che va ricondotto allo schema della responsabilità per inadempimento dell’obbligazione “ex lege” dello Stato, di natura indennitaria
Corte di Cassazione – Sezione III civile – Sentenza 17.5.2011, n. 10813. In caso di omessa o tardiva trasposizione da parte del legislatore italiano nel termine prescritto delle direttive comunitarie, sorge, conformemente ai principi più volte affermati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, il diritto degli interessati al risarcimento dei danni che va ricondotto allo...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 settembre 2011, n. 33155. Nel caso in cui l’imputato sia stato citato a un domicilio che non era quello regolarmente da lui dichiarato, la notifica è viziata da nullità assoluta e insanabile
Corte di cassazione – Sezione IV penale – sentenza 06.09.2011 n. 33155. Nel caso in cui l’imputato sia stato citato a un domicilio che non era quello regolarmente da lui dichiarato, la notifica è viziata da nullità assoluta e insanabile La massima Nel caso in cui l’imputato sia stato citato a un domicilio che non...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 giugno 2011, n. 12893. Per la parte vittoriosa, una totale compensazione delle spese del giudizio, motivata con il “valore assai esiguo della causa”, si risolve in una sostanziale soccombenza di fatto
Corte di Cassazione , sez. VI, sentenza 10.6.2011, n. 12893. Per la parte vittoriosa, una totale compensazione delle spese del giudizio, motivata con il “valore assai esiguo della causa”, si risolve in una sostanziale soccombenza di fatto La massima Per la parte vittoriosa, una totale compensazione delle spese del giudizio, motivata con il “valore assai...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 maggio 2011, n. 10488. Configura un abuso del processo il deposito – lo stesso giorno – di diversi ricorsi, vertenti sul medesimo presupposto di fatto e posti in essere dal medesimo difensore.
Corte di Cassazione , sez. I, sentenza 12.05.2011 n. 10488. Configura un abuso del processo il deposito – lo stesso giorno – di diversi ricorsi, vertenti sul medesimo presupposto di fatto e posti in essere dal medesimo difensore. Il testo integrale SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 12 maggio 2011, n. 10488...
Il “fatto” del creditore, rilevante ai sensi dell’art. 1955 cod. civ. ai fini della liberazione del fideiussore, non può consistere nella mera inazione, ma deve costituire una precisa violazione di un dovere giuridico
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 19736 del 27 settembre 2011. Il “fatto” del creditore, rilevante ai sensi dell’art. 1955[1] cod. civ. ai fini della liberazione del fideiussore, non può consistere nella mera inazione, ma deve costituire una precisa violazione di un dovere giuridico, imposto dalla legge o nascente dal contratto, integrante un fatto...