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Società per azioni e formazione del capitale con acquisto delle azioni

Corte di Cassazione|Sezione 1|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28148.

In tema di società per azioni, il nuovo testo dell'art. 2358 c.c., introdotto dal d.lgs. n. 142 del 2008, pur avendo consentito il prestito per l'acquisto di azioni proprie in presenza di specifiche condizioni (quali l'autorizzazione dell'assemblea straordinaria e la predisposizione di una relazione illustrativa da parte degli amministratori), prevede ancora un divieto generale di tali operazioni di assistenza finanziaria - volto a tutelare l'interesse di soci e creditori alla conservazione del patrimonio sociale - la cui violazione, trattandosi di norma imperativa di grado elevato, comporta la nullità ex art. 1418 c.c. non solo del finanziamento, ma anche dell'atto di acquisto, ove ne sia dimostrato, anche mediante presunzioni, il collegamento funzionale da chi intenda far valere la nullità dell'operazione nel suo complesso.

Va considerato nei termini il deposito telematico avvenuto ad un indirizzo differente da quello della cancelleria di destinazione
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Va considerato nei termini il deposito telematico avvenuto ad un indirizzo differente da quello della cancelleria di destinazione

Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28176.

Per la tempestività del deposito di un ricorso, va considerato nei termini il deposito telematico avvenuto ad un indirizzo differente da quello della cancelleria di destinazione, ma depositato in una cancelleria non competente. Ciò in quanto la tempestività è integrata dalla ricevuta di avvenuta consegna al sistema, non rilevando il successivo rifiuto della cancelleria e la necessità di deposito presso il registro competente.

La mancanza di data certa integra un’eccezione in senso lato
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La mancanza di data certa integra un’eccezione in senso lato

Corte di Cassazione|Sezione 3|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28144.

La mancanza di data certa di una scrittura privata rappresenta un fatto impeditivo all'accoglimento della domanda, integrante eccezione in senso lato, come tale rilevabile anche d'ufficio dal giudice, con conseguente necessità di sottoporre la relativa questione alle parti onde sollecitarne il contraddittorio ex art. 101, comma 2, c.p.c.

Il contratto di cessione al Comune di un terreno da destinare a discarica di rifiuti
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Il contratto di cessione al Comune di un terreno da destinare a discarica di rifiuti

Corte di Cassazione|Sezione 3|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28160.

Il contratto di cessione al Comune di un terreno da destinare a discarica di rifiuti integra un contratto atipico, il cui contenuto dev'essere ricostruito attraverso l'interpretazione della concreta volontà delle parti, anche in relazione alla determinazione della relativa durata.

L’azione revocatoria ordinaria accoglie una nozione lata di credito
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L’azione revocatoria ordinaria accoglie una nozione lata di credito

Corte di Cassazione|Sezione 3|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28141.

In tema di azione revocatoria ordinaria, l'art. 2901 c.c. accoglie una nozione lata di "credito", comprensiva della ragione o aspettativa, con conseguente irrilevanza della certezza del fondamento dei relativi fatti costitutivi, coerentemente con la funzione propria dell'azione, che non persegue scopi specificamente restitutori, bensì mira a conservare la garanzia generica sul patrimonio del debitore in favore di tutti i creditori, compresi quelli meramente eventuali; pertanto, deve ritenersi sufficiente ragione di credito, ai fini dell'esercizio dell'azione in questione, quella dedotta dal portatore di un assegno bancario emesso dal debitore, costituendo detto titolo una promessa di pagamento ai sensi dell'art. 1988 c.c., che inverte l'onere della prova a carico del debitore in ordine all'inesistenza della relativa obbligazione.

Successione nel diritto di percepire l’indennità dei miglioramenti da parte degli eredi dell’usufruttuario
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Successione nel diritto di percepire l’indennità dei miglioramenti da parte degli eredi dell’usufruttuario

Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Ordinanza|6 ottobre 2023| n. 28202.

Ai fini della successione nel diritto di percepire l'indennità di cui all'art. 985 c.c. da parte degli eredi del donante usufruttuario, qualora quest'ultimo si sia riservato l'usufrutto per sé e per il coniuge, vita natural durante e con reciproco diritto di accrescimento (c.d. usufrutto congiuntivo), se il coniuge sopravvive al donante, il valore del bene donato corrisponde alla sola nuda proprietà.

La mera costituzione dell’Avvocatura dello Stato e le spese giudiziali in caso di soccombenza
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La mera costituzione dell’Avvocatura dello Stato e le spese giudiziali in caso di soccombenza

Corte di Cassazione, Civile, Ordinanza|5 ottobre 2023| n. 28074.

In tema di spese giudiziali, la mera costituzione dell'Avvocatura dello Stato, con semplice deposito di atto a ciò finalizzato, non consente la condanna della parte soccombente in favore del Ministero vittorioso, qualora a detta costituzione non abbia fatto seguito lo svolgimento di alcuna attività processuale.

Responsabilità del Comune affidante per i danni occorsi a un minore collocato in affidamento eterofamiliare
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Responsabilità del Comune affidante per i danni occorsi a un minore collocato in affidamento eterofamiliare

Cassazione, Civile, Sentenza|5 ottobre 2023| n. 28139

Non è configurabile una responsabilità contrattuale da contatto sociale del Comune affidante per i danni occorsi a un minore collocato in affidamento eterofamiliare, in ragione dell'assenza di specifici e reciproci obblighi di buona fede, di protezione e di informazione che distinguono tale specie di obbligazione dalla responsabilità aquiliana.

Il testamento redatto dal de cuius e la successiva sopravvenienza di un altro figlio
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Il testamento redatto dal de cuius e la successiva sopravvenienza di un altro figlio

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|5 ottobre 2023| n. 28043.

Il testamento redatto dal de cuius che, al momento della sua predisposizione, già avesse figli, dei quali fosse nota l'esistenza, non è soggetto a revocazione per il caso di successiva sopravvenienza di un altro figlio, ex art. 687 c.c., attesa la natura eccezionale - e, dunque, non suscettibile di applicazione analogica o estensiva - di tale disposizione, che contempla la diversa ipotesi in cui il testamento sia stato predisposto da chi non aveva o ignorava di aver figli o discendenti

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Ipotesi di revocazione ed il documento preesistente alla decisione impugnata

Corte di Cassazione, Civile|Ordinanza|5 ottobre 2023| n. 28126

L’ipotesi di revocazione di cui al n. 3 dell’articolo 395 cod. proc. civ. presuppone che un documento preesistente alla decisione impugnata, che la parte non abbia potuto produrre a suo tempo per causa di forza maggiore o per fatto dell’avversario, sia stato recuperato solo successivamente a tale decisione, sicché essa non può essere utilmente invocata con riferimento ad un documento formato dopo la decisione. Infatti, la necessità di intendere in termini strettamente letterali la nozione di “documento preesistente” cui fa riferimento la disposizione citata risale a ragioni di elementare certezza processuale, avendo il legislatore inteso riservare la possibilità di un’impugnazione straordinaria come quella in esame alla sola parte che, senza alcuna colpa propria, non abbia potuto produrre in giudizio una “prova già esistente”, evidentemente intendendola come precostituita alla decisione assunta come viziata, con la conseguenza che la parte che sia venuta in possesso di una prova formata successivamente al giudizio non potrà evitare gli effetti di un giudicato precedentemente consolidatosi