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Omessa indicazione alle parti di una questione di fatto e di diritto rilevata d’ufficio e violazione del diritto di difesa

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 novembre 2023| n. 32375.

L’omessa indicazione alle parti di una questione di fatto oppure mista di fatto e di diritto, rilevata d’ufficio, sulla quale si fondi la decisione, priva le parti del potere di allegazione e di prova sulla questione decisiva e, pertanto, comporta la nullità della sentenza (cd. “della terza via” o “a sorpresa”) per violazione del diritto di difesa tutte le volte in cui la parte che se ne dolga prospetti, in concreto, le ragioni che avrebbe potuto fare valere qualora il contraddittorio sulla predetta questione fosse stato tempestivamente attivato

Ricorso per cassazione e procura autenticata da procuratore non iscritto all’albo speciale
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Ricorso per cassazione e procura autenticata da procuratore non iscritto all’albo speciale

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|13 novembre 2023| n. 31443.

È inammissibile il ricorso per cassazione quando la firma della parte nella procura speciale in calce all'atto (o a margine dello stesso) sia autenticata da difensore non iscritto nell'apposito albo degli abilitati al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione, atteso che il potere di effettuare la suddetta certificazione presuppone l'esistenza dello ius postulandi e che l'invalidità della certificazione stessa implica la divergenza dell'atto di impugnazione dal modello legale di cui all'art. 365 c.p.c., per difetto del requisito essenziale del mandato avente data certa anteriore all'atto.

Processo con pluralità di domande contrapposte e la parte “maggiormente soccombente”
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Processo con pluralità di domande contrapposte e la parte “maggiormente soccombente”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 novembre 2023| n. 31444.

In un processo con pluralità di domande contrapposte, in caso di soccombenza reciproca determinata dal parziale accoglimento di tali domande, al fine di individuare la parte "maggiormente soccombente" occorre confrontare il valore delle domande parzialmente accolte (e quindi non quello delle domande rispettivamente rigettate), cosicché deve ritenersi "maggiormente soccombente" la parte la cui domanda accolta sia di minor valore.

Responsabilità del conduttore per la ritardata restituzione del bene locato
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Responsabilità del conduttore per la ritardata restituzione del bene locato

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 novembre 2023| n. 31767.

In tema di responsabilità del conduttore per la ritardata restituzione del bene locato ex art. 1591 cod. civ., l’ordinaria diligenza richiesta al creditore dall’art. 1227, secondo comma, cod. civ., per evitare un suo concorso nella produzione del danno, non implica l’obbligo di compiere attività ulteriori come la proposizione di un’azione di cognizione o esecutiva per ottenere il rilascio della cosa locata. In altri termini, l’ordinaria diligenza, che il creditore deve usare nell’attivarsi per evitare la produzione di ulteriori danni, non comprende mai l’obbligo di intraprendere un’azione giudiziaria, cognitiva o esecutiva che sia, e tanto meno comprende l’obbligo di richiedere ciò che gli spetta in base ad un titolo già formato

Ai fini della valutazione dell’ammissibilità del deposito telematico dell’appello
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Ai fini della valutazione dell’ammissibilità del deposito telematico dell’appello

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|14 novembre 2023| n. 31592.

Ai fini della valutazione dell'ammissibilità del deposito telematico dell'appello, il giudice può verificare d'ufficio il contenuto della busta telematica e, laddove constati l'illeggibilità dei relativi files, per causa non imputabile all'appellante, è tenuto a rimetterlo in termini per la rinnovazione dell'incombente.

La sentenza d’appello motivata “per relationem”
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La sentenza d’appello motivata “per relationem”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 novembre 2023| n. 31869.

La sentenza d’appello può essere motivata “per relationem”, purché il giudice del gravame dia conto, sia pur sinteticamente, delle ragioni della conferma in relazione ai motivi di impugnazione ovvero della identità delle questioni prospettate in appello rispetto a quelle già esaminate in primo grado, sicché dalla lettura della parte motiva di entrambe le sentenze possa ricavarsi un percorso argomentativo esaustivo e coerente, mentre va cassata la decisione con cui la corte territoriale si sia limitata ad aderire alla pronunzia di primo grado in modo acritico senza alcuna valutazione di infondatezza dei motivi di gravame (Nel caso di specie, relativo ad un giudizio avente ad oggetto una domanda di condanna al pagamento di un indennizzo assicurativo, nel rigettare il ricorso, la Suprema Corte ha riaffermato l’enunciato principio ritenendo che la motivazione della sentenza resa dalla corte del merito oggetto di impugnazione avesse, nella circostanza, soddisfatto le predette condizioni).

Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi e la formulazione della proposta fatta in modo irrituale
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Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi e la formulazione della proposta fatta in modo irrituale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 novembre 2023| n. 31839.

Nel procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c., quando l'istanza di definizione del giudizio dopo la formulazione della proposta sia stata fatta in modo irrituale, il Collegio fissato in adunanza camerale definisce il giudizio in conformità alla proposta per ragioni di rito impedienti la discussione su di essa, con piena applicazione del terzo comma della citata disposizione.

Il documento privo di firma digitale allegato a una PEC può essere disconosciuto
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Il documento privo di firma digitale allegato a una PEC può essere disconosciuto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|20 novembre 2023| n. 32165.

Il documento privo di firma digitale, allegato a una PEC, può essere disconosciuto ai sensi dell'art. 214 c.p.c., dal momento che la funzione di certificazione della PEC, consistente nell'attestazione dell'invio del messaggio da parte del mittente e della sua ricezione da parte del destinatario, non si estende al contenuto del documento allegato.

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La notificazione a mezzo PEC entro le ore ventiquattro dell’ultimo giorno utile del termine

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|20 novembre 2023| n. 32091.

In virtù del principio di scissione del momento perfezionativo della notifica, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 75 del 2019, la notificazione a mezzo PEC del ricorso per cassazione si considera tempestiva ove il messaggio di accettazione del gestore di posta elettronica certificata del mittente (cd. RAC) sia stato generato entro le ore ventiquattro dell'ultimo giorno utile del termine.

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Responsabilità per danni derivanti dall’urto tra un autoveicolo ed un animale e la presunzione di responsabilità a carico del conducente

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 novembre 2023| n. 31335.

In tema di responsabilità per danni derivanti dall'urto tra un autoveicolo ed un animale, la presunzione di responsabilità a carico del conducente (ex art. 2054 c.c.) concorre con la presunzione di colpa a carico del proprietario dell'animale, ma non prevale su questa, sicché, se uno dei soggetti interessati supera la presunzione posta a suo carico, la responsabilità grava sull'altro; se, invece, entrambi vincono la presunzione di colpa, ciascuno va esente da responsabilità; se nessuno dei due raggiunge la prova liberatoria, la responsabilità grava su ognuno in pari misura.