Vendita di beni di consumo e l’onere di provare l’esistenza dei vizi che le giustifichino
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Vendita di beni di consumo e l’onere di provare l’esistenza dei vizi che le giustifichino

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 novembre 2023| n. 32514.

In tema di vendita di beni di consumo, il compratore che esercita l'azione di risoluzione del contratto o di riduzione del prezzo ha l'onere di provare l'esistenza dei vizi che le giustifichino, non essendo applicabili alle azioni edilizie le agevolazioni probatorie di cui all'art. 132, comma 3, c.cons.

Mantenimento del figlio minore e la quantificazione del contributo dovuto dai genitori deve osservare un principio di proporzionalità
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Mantenimento del figlio minore e la quantificazione del contributo dovuto dai genitori deve osservare un principio di proporzionalità

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 novembre 2023| n. 32466.

In tema di mantenimento del figlio minore, la quantificazione del contributo dovuto dai genitori deve osservare un principio di proporzionalità, che postula una valutazione comparata dei loro redditi, oltre alla considerazione delle esigenze attuali del minore e del tenore di vita da lui goduto, sicché, una volta accertata, in sede di procedimento di revisione o modifica dell'assegno, la riduzione delle entrate patrimoniali del genitore non collocatario nonché la sopravvenuta nascita di altro figlio al cui mantenimento egli debba contribuire, il giudice è tenuto a procedere alla nuova quantificazione del contributo in parola, tenendo conto anche delle risorse della madre convivente e delle necessità correnti del minore di età.

Il contratto atipico di mantenimento o di vitalizio alimentare o assistenziale
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Il contratto atipico di mantenimento o di vitalizio alimentare o assistenziale

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|22 novembre 2023| n. 32439.

Il contratto atipico di mantenimento o di vitalizio alimentare o assistenziale), con cui il vitaliziante si obbliga, in corrispettivo dell'alienazione di un bene, a prestare al vitaliziato mantenimento ed assistenza vita natural durante, è caratterizzato al momento della sua conclusione dall’alea inerente sia alla durata della vita del vitaliziato, sia alla entità delle prestazioni a carico del vitaliziante, le quali tuttavia, proprio in quanto negoziabili come corrispettivo, sono necessariamente suscettibili di valutazione economica, così da comparare secondo dati omogenei, in termini di presumibile equivalenza o, al contrario, di palese sproporzione, la capitalizzazione della rendita reale del bene trasferito e la capitalizzazione delle rendite e delle utilità periodiche dovute nel complesso dal vitaliziante.

Risultanze della consulenza e critiche specifiche avanzate dai consulenti di parte e dai difensori
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Risultanze della consulenza e critiche specifiche avanzate dai consulenti di parte e dai difensori

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|20 novembre 2023| n. 32069.

Qualora nei confronti delle risultanze della consulenza tecnica d'ufficio siano state avanzate critiche specifiche e circostanziate, sia dai consulenti di parte che dai difensori, il giudice del merito, per non incorrere nel vizio ex art. 360, comma 1, n. 5 c.p.c., è tenuto a spiegare in maniera puntuale e dettagliata le ragioni della propria adesione all'una o all'altra conclusione.

Condominio ed il divieto di sopraelevazione per inidoneità delle condizioni statiche dell’edificio
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Condominio ed il divieto di sopraelevazione per inidoneità delle condizioni statiche dell’edificio

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 novembre 2023| n. 32281.

Il divieto di sopraelevazione per inidoneità delle condizioni statiche dell'edificio, previsto dall'art. 1127, comma 2, cod. civ., va interpretato non nel senso che la sopraelevazione è vietata soltanto se le strutture dell'edificio non consentono di sopportarne il peso, ma nel senso che il divieto sussiste anche nel caso in cui le strutture sono tali che, una volta elevata la nuova fabbrica, non consentano di sopportare l'urto di forze in movimento quali le sollecitazioni di origine sismica. Pertanto, qualora le leggi antisismiche prescrivano particolari cautele tecniche da adottarsi, in ragione delle caratteristiche del territorio, nella sopraelevazione degli edifici, esse sono da considerarsi integrative dell'art. 1127, comma 2, cod. civ., e la loro inosservanza determina una presunzione di pericolosità della sopraelevazione che può essere vinta esclusivamente mediante la prova, incombente sull'autore della nuova fabbrica, che non solo la sopraelevazione, ma anche la struttura sottostante sia idonea a fronteggiare il rischio sismico

L’Accomandante nel giudizio promosso da una società in accomandita è capace di testimoniare
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L’Accomandante nel giudizio promosso da una società in accomandita è capace di testimoniare

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 novembre 2023| n. 32229.

Il socio accomandante, nel giudizio promosso da una società in accomandita semplice, è capace di testimoniare, purché non abbia, di fatto, l'amministrazione della società.

Il mancato perfezionamento nel termine del deposito telematico di un atto processuale e la rimessione in termini
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Il mancato perfezionamento nel termine del deposito telematico di un atto processuale e la rimessione in termini

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|21 novembre 2023| n. 32296.

Il mancato perfezionamento nel termine del deposito telematico di un atto processuale, per causa non imputabile all'interessato, legittima quest'ultimo all'istanza di rimessione in termini, la quale, peraltro, dev'essere proposta in un lasso temporale ragionevolmente contenuto.

Impugnazione tardiva della parte rimasta contumace
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Impugnazione tardiva della parte rimasta contumace

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 novembre 2023| n. 32371.

Per poter proporre l’impugnazione tardiva di cui all’articolo 327, secondo comma, cod. proc. civ. la parte rimasta contumace è tenuta a dimostrare non solo la causa di nullità della notificazione dell’atto introduttivo del giudizio, ma anche il fatto che, a causa di quel vizio, essa non ha potuto acquisire conoscenza dell’atto e del conseguente processo

Amministratore di sostegno e la mancata audizione del beneficiario della misura
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Amministratore di sostegno e la mancata audizione del beneficiario della misura

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 novembre 2023| n. 32219.

Ai fini della scelta dell'amministratore di sostegno, l'audizione del beneficiario, qualora non si trovi in uno stato di incapacità assoluta, è sempre necessaria, dovendosi tenere nella massima considerazione la sua volontà da disattendere solo in presenza di inequivoche e gravi circostanze, adeguatamente valutate nel provvedimento di nomina.

Termine essenziale per una delle parti termine essenziale e clausola risolutiva espressa.
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Termine essenziale per una delle parti termine essenziale e clausola risolutiva espressa.

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|21 novembre 2023| n. 32277.

In tema di risoluzione del contratto, nel caso in cui la parte non inadempiente deduca che l'effetto risolutivo si sia prodotto, alternativamente, in seguito allo spirare di un termine essenziale o per essersi essa avvalsa di una clausola risolutiva espressa, l'indagine del giudice di merito non può limitarsi alla esclusione della natura essenziale del termine, ma deve estendersi alla verifica se, in seguito all'inadempimento di una parte, l'altra abbia esercitato il diritto di produrre, in base ad una clausola risolutiva espressa, la risoluzione del contratto.