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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 25 gennaio 2012, n. 3168. La legittimità del sequestro probatorio deve essere valutata non già nella prospettiva di un giudizio di merito sulla fondatezza dell’accusa, ma in riferimento all’idoneità degli elementi su cui si fonda la notizia di reato a rendere utile l’espletamento di ulteriori indagini

La massima La legittimità del sequestro probatorio deve essere valutata non già nella prospettiva di un giudizio di merito sulla fondatezza dell’accusa, ma in riferimento all’idoneità degli elementi su cui si fonda la notizia di reato a rendere utile l’espletamento di ulteriori indagini, per acquisire prove certe o prove ulteriori del fatto, non esperibili senza...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 febbraio 2012 n. 6682. Il mancato avviso al difensore di fiducia della fissazione dell’udienza preliminare comporta una nullità assoluta per violazione del diritto di difesa con la conseguente nullità della sentenza impugnata

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 febbraio 2012 n. 6682. Il mancato avviso al difensore di fiducia della fissazione dell’udienza preliminare comporta una nullità assoluta per violazione del diritto di difesa con la conseguente nullità della sentenza impugnata Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 febbraio 2012 n. 6682. Così deciso...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 17 febbraio 2012, n. 2320. Le norme del codice civile che stabiliscono i privilegi possano essere oggetto non già di applicazione analogica bensì di interpretazione estensiva, che sia cioè diretta ad individuarne il reale significato e la portata effettiva anche oltre il limite apparentemente segnato dalla formulazione testuale, tenendo in considerazione l’intenzione del legislatore e la causa del credito che, ai sensi dell’art. 2745 c.c., rappresenta la ragione giustificatrice di qualsiasi privilegio.

La massima Le norme del codice civile che stabiliscono i privilegi possano essere oggetto non già di applicazione analogica bensì di interpretazione estensiva, che sia cioè diretta ad individuarne il reale significato e la portata effettiva anche oltre il limite apparentemente segnato dalla formulazione testuale, tenendo in considerazione l’intenzione del legislatore e la causa del...

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Corte di Cassazione, sezioni Unite, sentenza 22 dicembre 2011, n. 28335. L’atto di apertura del procedimento disciplinare a carico di un avvocato, comunicato all’incolpato e al P.M., ai sensi del R.D. n. 37 del 1934, art. 47, comma 1, in quanto non costituisce una delle “decisioni” di cui alla legge professionale, ma un mero atto amministrativo endoprocedimentale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 22 dicembre 2011, n. 28335   Con ricorso notificato il 5 – 8 luglio 2011, l’avv. C.L. N. ha chiesto a questa Corte la cassazione della decisione del Consiglio nazionale forense di cui in epigrafe, che ha dichiarato inammissibile il suo ricorso contro la delibera del Consiglio...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 17 febbraio 2012 n. 6624. L’estradizione rende inammissibile l’impugnazione della misura cautelare

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 17 febbraio 2012 n. 6624. L’estradizione rende inammissibile l’impugnazione della misura cautelare Il testo integrale Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 17 febbraio 2012 n. 6624 Nell’ambito del procedimento di estradizione per l’estero, secondo gli ermellini, l’intervenuto consegna allo Stato richiedente della persona reclamata comporta l’inammissibilità, per sopraggiunta carenza di interesse,...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza n. 5859 del 15 febbraio 2012 . L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza n. 5859 del 15 febbraio 2012. L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva   Il testo integrale Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 30 gennaio 2012, n. 3675. La contraddittorietà della motivazione consiste nel concorso (dialetticamente irrisolto) di proposizioni (testuali ovvero extra testuali, contenute in atti del procedimento specificamente indicati dal ricorrente), concernenti punti decisivi e assolutamente inconciliabili tra loro, tali che l’affermazione dell’una implichi necessariamente e univocamente la negazione dell’altra e viceversa

La massima La contraddittorietà della motivazione consiste nel concorso (dialetticamente irrisolto) di proposizioni (testuali ovvero extra testuali, contenute in atti del procedimento specificamente indicati dal ricorrente), concernenti punti decisivi e assolutamente inconciliabili tra loro, tali che l’affermazione dell’una implichi necessariamente e univocamente la negazione dell’altra e viceversa Il vizio della illogicità manifesta consegue alla violazione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 novembre 2011, n. 41089. L’esecuzione di soppalchi nel corso di lavori di ristrutturazione interna di un edificio comporta l’aumento della superficie e la realizzazione di un edificio in parte diverso, così che sussiste l’obbligo di richiedere il permesso di costruire, o in alternativa, la DIA.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 11 novembre 2011, n. 41089 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Con ordinanza 8.10.2010 il Tribunale di Napoli rigettava l’appello proposto da L.L., indagata del reato di cui al D.P.R. n. 380 del 2001, art. 44, lett. b) (per avere realizzato in un appartamento di 150...

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Corte di Cassazione, sezione III, entenza 29 novembre 2011, n. 25218. Si configura la responsabilità di cui all’art. 2048 c.c. in capo ai genitori che non dimostrino di aver svolto una adeguata vigilanza sulla condotta del proprio figlio minore in ordine all’utilizzo del ciclomotore, da cui sia poi derivato danno a terzi.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza  29 novembre 2011, n. 25218 Svolgimento del processo Con atto di citazione ritualmente notificato, G.F. e M.G., quali esercenti la potestà sul figlio minore G.M., esponevano che in data (omissis) il loro figliuolo era trasportato sul ciclomotore condotto da F.R., anch’egli minore, quando il ciclomotore veniva investito...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza del 15 dicembre 2011, n. 26987. Il giudice non può compensare, in tutto o in parte, le spese di lite del giudizio senza far riferimento alle particolari e specifiche circostanze della controversia decisa.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI CIVILE Ordinanza del 15 dicembre 2011, n. 26987     Fatto e diritto Il Collegio letto il ricorso proposto da F. M. per la cassazione della sentenza n. 10673 del Tribunale di Roma del 12 maggio 2010 che aveva respinto il suo appello avverso la pronuncia del giudice di...