SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE SENTENZA 19 marzo 2012 10717 Ritenuto in fatto 1. Il Giudice di Pace di Asti, con sentenza del 16 febbraio 2010 dichiarava P.L. responsabile del reato di cui all’art. 590 cod. pen., in relazione alle lesioni personali provocate alla minore F.E., per avere omesso di predisporre un...
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 marzo 2012, n.9604. La sostituzione della fotografia della carta di identità, lasciando inalterati i dati anagrafici e gli altri elementi identificativi, integra gli estremi della falsità materiale in certificato amministrativo, punibile, se commessa da privato, ai sensi del combinato disposto degli artt. 477 e 482 c.p.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 13 marzo 2012, n.9604 Svolgimento del processo S.F. era chiamato a rispondere, innanzi al Tribunale di Siena, dei reati di seguito indicati: a) ai sensi degli artt. 110 cpv. 61 n. 2, 476 e 492 c.p. perché, in concorso con persona rimasta non identificata, al fine di...
Corte di Cassazione, sezione VI, senetnza 19 marzo 2012, n.4330. Per aver diritto al rimborso della spesa affrontata per conservare la cosa comune, il condomino deve dimostrarne l’urgenza, ai sensi dell’art. 1134 cod. civ., ossia la necessità di eseguirla senza ritardo, e quindi senza poter avvertire tempestivamente l’amministratore o gli altri condomini.
Le massime Per aver diritto al rimborso della spesa affrontata per conservare la cosa comune, il condomino deve dimostrarne l’urgenza, ai sensi dell’art. 1134 cod. civ., ossia la necessità di eseguirla senza ritardo, e quindi senza poter avvertire tempestivamente l’amministratore o gli altri condomini. In materia di condominio non opera la disposizione dettata in tema...
Corte di Cassazione, sezione II, sntenza 20 marzo 2012, n.4382. Sulla responsabilità precontrattuale della P.A.
La massima Qualora un immobile, in possesso della PA, venga detenuto a titolo di comodato, in buona fede a seguito di trattative che non hanno portato alla conclusione del contratto, la buona fede ed il legittimo affidamento del comodatario vengono meno se l’altra parte manifesti in modo inequivoco di non consentire la prosecuzione del rapporto...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 febbraio 2012, n.3134. L’intestazione fiduciaria di un bene – frutto della combinazione di effetti reali in capo al fiduciario e di effetti obbligatori a vantaggio del fiduciante – è caratterizzata non solo dal trasferimento vero e proprio in favore del fiduciario, ma anche dal pactum fiduciae ovvero dall’obbligo, inter partes, del ritrasferimento al fiduciante o al beneficiario da lui indicato, mancando, invece – a differenza della donazione indiretta – qualsiasi intento liberale del fiduciante verso il fiduciario
La massima L’intestazione fiduciaria di un bene – frutto della combinazione di effetti reali in capo al fiduciario e di effetti obbligatori a vantaggio del fiduciante – è caratterizzata non solo dal trasferimento vero e proprio in favore del fiduciario, ma anche dal pactum fiduciae ovvero dall’obbligo, inter partes, del ritrasferimento al fiduciante o al...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 marzo 2012, n.9349. Il reato di cui all’articolo 609 quater c.p. (“Atti sessuali con minorenne”) è integrato anche nel caso in cui gli atti sessuali (nel caso in esame, baci e toccamenti dall’inequivoca valenza erotica) sono compiuti su iniziativa del minore su un adulto, il quale, pur restando inattivo, non respingeva gli approcci della minorenne.
La massima Nel delitto di atti sessuali con minorenne, previsto dall’art. 609-quater cod. pen., sono da considerarsi vietati anche gli atti sessuali compiuti dal minore sulla persona dell’adulto, autore del fatto, a nulla rilevando, da un lato, la circostanza che quest’ultimo tenga un comportamento inerte o passivo e, dall’altro, la partecipazione attiva o l’iniziativa della...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 12 marzo 2012, n. 9533. Il diritto a riparazione ex art. 314 c.p.p., comma 1, è, nel suo stesso sorgere, condizionato, per chiarissima disposizione testuale del codice di rito, alla circostanza che l’imputato assolto non abbia dato o concorso a dare causa con dolo o colpa grave alla custodia cautelare subita.
Suprema Corte di Cassazione Sezione IV sentenza del 12 marzo 2012, n. 9533 …omissis…. Motivi della decisione Il provvedimento impugnato individua nelle condotte dell’odierno ricorrente allora indagato, già esaminate ad altro fine dal giudice penale, una colpa grave idonea ad indurre il giudice della cautela a emettere i provvedimenti restrittivi a fronte dei quali è...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 febbraio 2012, n. 6374. E’ penalmente rilevante, e quindi punibile, la detenzione di sostanza stupefacente destinata al cosiddetto uso di gruppo, perchè l’irrilevanza penale, dopo l’intervento normativo della L. n. 49 del 2006, attiene soltanto alla detenzione per uso esclusivamente personale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 16 febbraio 2012, n. 6374 Svolgimento del processo Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di E.J. R., E.J.M. ed E.J.H. avverso la sentenza emessa in data 25.2.2011 dalla Corte di Appello di Brescia che, in parziale riforma di quella in data 25.5.2010 del GUP del tribunale...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza del 30 marzo 2012, n. 5226. In tema di accertamento dell’IVA, i documenti informatici (cosiddetti “files”), estrapolati legittimamente dai computers nella disponibilità dell’imprenditore, nei quali sia contenuta contabilità non ufficiale, costituiscono, in quanto scritture dell’impresa stessa, elemento probatorio, sia pure meramente presuntivo, utilmente valutabile, salva la verifica della loro attendibilità
La massima In tema di accertamento dell’IVA, i documenti informatici (cosiddetti “files”), estrapolati legittimamente dai computers nella disponibilità dell’imprenditore, nei quali sia contenuta contabilità non ufficiale, costituiscono, in quanto scritture dell’impresa stessa, elemento probatorio, sia pure meramente presuntivo, utilmente valutabile, salva la verifica della loro attendibilità. Ne deriva che essi non possono essere ritenuti dal...
Corte di Caassazione, sezione VI, sentenza del 27 marzo 2012, n. 11678. La facoltà di comparire è estrinsecazione dell’esercizio del diritto di difesa: la garanzia sottesa a questo diritto comporta che l’imputato sia in grado di presenziare al processo a suo carico come parte attiva della vicenda che lo coinvolge.
La massima La facoltà di comparire è estrinsecazione dell’esercizio del diritto di difesa: la garanzia sottesa a questo diritto comporta che l’imputato sia in grado di presenziare al processo a suo carico come parte attiva della vicenda che lo coinvolge. Sicchè, nel caso in cui sussista uno stato morboso che incida seriamente sulla salute, potrà...