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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 3187 dell’1 marzo 2012. Il mobbing

La massima Per la configurazione di una condotta di “mobbing”, l’illegittimità di un atto non è di per sé sufficiente. E’ necessario infatti accertare l’idoneità offensiva della condotta datoriale (desumibile dalle sue caratteristiche di persecuzione e discriminazione) e la connotazione univocamente emulativa e pretestuosa della condotta, nonché la prova dell’esistenza di un sovrastante disegno persecutorio....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 novembre 2011, n. 39326. La richiesta della misura cautelare può legittimamente essere fondata sull’allegazione delle trascrizioni sommarie del contenuto delle comunicazioni (brogliacci di ascolto) ovvero degli appunti raccolti durante le intercettazioni.

La massima La richiesta della misura cautelare può legittimamente essere fondata sull’allegazione delle trascrizioni sommarie del contenuto delle comunicazioni (brogliacci di ascolto) ovvero degli appunti raccolti durante le intercettazioni. L’omesso deposito del cosiddetto “brogliaccio” non è sanzionato da alcuna nullità, o inutilizzabilità, delle intercettazioni medesime, essendo la sanzione di inutilizzabilità prevista dall’art. 271 cod. proc....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 febbraio 2012, n. 5365. Non si configura il delitto di maltrattamenti, pur in presenza di episodi di aggressività, se si esclude l’elemento costitutivo dell’abitualità di tali episodi, elemento necessario per inquadrarli in un regime di vita vessatorio finalizzato a mortificare la personalità del soggetto passivo

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 10 febbraio 2012, n. 5365 Ritenuto in fatto La Corte d’appello di Catanzaro con sentenza del 18 febbraio 2010 ha confermato l’assoluzione di M..P. dai delitti di maltrattamenti e violenza privata a lei ascritti escludendo l’abitualità di maltrattamenti ed il dolo del reato, essendo risultato che le...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 15 marzo 2012, n. 10327. Misure cautelari. Il parametro della concretezza cui si richiama l’art. 274 c.p.p., lett. c)

La massima Il parametro della concretezza cui si richiama l’art. 274 c.p.p., lett. c) non si identifica con quello di attualità del pericolo, derivante dalla riconosciuta esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati, dovendo, al contrario, il predetto requisito essere riconosciuto alla sola condizione necessaria e sufficiente che esistano elementi concreti (cioè...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 luglio 2011, n. 27458. Legittimo il provvedimento di sequestro preventivo dei beni della moglie del contribuente indagato nel caso in cui il reddito dichiarato dallo stesso e dal coniuge sia notevolmente inferiore ad una serie di investimenti immobiliari effettuati dal contribuente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 13 luglio 2011, n. 27458 Svolgimento del processo – Motivi della decisione 1. Nell’ambito del procedimento penale a carico di D. F., indagato in ordine ai reati di usura aggravata, associazione per delinquere finalizzata all’abusiva attività finanziaria e di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 Febbraio 2012, n. 5436. Non si possono scontare gli arresti domiciliari in giardino.

SUPREMA CORTE DI Cassazione sezione VI sentenza 13 Febbraio 2012, n. 5436 Fatto e diritto D.L. e D.T.R. ricorrono a mezzo del loro difensore avverso la sentenza 14 gennaio 2011 della Corte di appello di Roma, che ha confermato la sentenza 22 novembre 2006 del Tribunale di Frosinone di condanna per il reato di evasione,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2012, n. 1310. In caso di danni da insidia la distrazione dell’utente della strada esclude la P.A. da responsabilità

La massima in relazione ai danni verificatisi nell’uso di un bene demaniale, tanto nel caso in cui risulti in concreto configurabile una responsabilità oggettiva della P.A. ai sensi dell’art. 2051 c.c., quanto in quello in cui risulti invece configurabile una responsabilità ai sensi dell’art. 2043 c.c., l’esistenza di un comportamento colposo dell’utente danneggiato esclude la...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 aprile 2012 n. 12479. Integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che crei un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto

Corte di cassazione – Sezione II penale – Sentenza 3 aprile 2012 n. 12479. Integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che crei un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto   Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 aprile 2012 n. 12479...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2012, n.10516. L’assenza di un dissenso manifestamente opposto dalla vittima nei confronti del reo non consente di ritenere integrato il delitto di violenza sessuale

LA MASSIMA L’assenza di un dissenso manifestamente opposto dalla vittima nei confronti del reo non consente di ritenere integrato il delitto di violenza sessuale (nel caso di specie la Corte annulla la sentenza di condanna per il delitto di violenza sessuale a carico di un uomo in quanto non risultava alcun gesto, atto o frase...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 23 marzo 2012 11545. Esercizio abusivo di una professione

La massima Concreta esercizio abusivo di una professione, punibile a norma dell’art. 348 cod. pen., non solo il compimento senza titolo, anche se posto in essere occasionalmente e gratuitamente, di atti da ritenere attribuiti in via esclusiva a una determinata professione, ma anche il compimento senza titolo di atti che, pur non attribuiti singolarmente in...