Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 6 maggio 2015, n. 18781 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – Consigliere Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere Dott. LIGNOLA Ferdinan...
Categoria: Cassazione penale 2015
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 7 maggio 2015, n. 19070. In tema di tutela dell’onore, ancorche’ in generale, al fine di accertare se sia stato leso il bene protetto dall’articolo 594 c.p., sia necessario fare riferimento ad un criterio di media convenzionale in rapporto alla personalita’ dell’offeso e dell’offensore ed al contesto nel quale la frase ingiuriosa sia stata pronunciata, esistono, tuttavia, limiti invalicabili, posti dall’articolo 2 Cost., a tutela della dignita’ umana, di guisa che alcune modalita’ espressive sono oggettivamente (e dunque per l’intrinseca carica di disprezzo e dileggio che esse manifestano e/o per la riconoscibile volonta’ di umiliare il destinatario) da considerarsi offensive e, quindi, inaccettabili in qualsiasi contesto pronunciate, tranne che siano riconoscibilmente utilizzate foci causa.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 7 maggio 2015, n. 19070 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Presidente Dott. SAVANI Piero – Consigliere Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 maggio 2015, n. 19105. Non sussiste il reato di abuso di ufficio quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio agisca al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni anche se la condotta posta in essere sia occasionata dallo svolgimento delle stesse
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 maggio 2015, n. 19105 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. MOGINI Stefano – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 maggio 2015, n. 19551. Integra il reato di violenza privata la condotta del conducente di autoveicolo il quale compia deliberatamente manovre insidiose al fine di interferire con la condotta di guida di altro utente della strada, realizzando così una privazione della libertà di determinazione e di azione della persona offesa, che si viene a trovare nell’impossibilità di eseguire una qualsiasi manovra di emergenza – di arresto o deviazione del veicolo – per evitare la collisione ovvero si viene a trovare costretto a cambiare direzione di marcia proprio per evitare la collisione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 maggio 2015, n. 19551 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – rel. Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. PISTORELLI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 maggio 2015, n. 19783. Qualora il soggetto detenga o porti più armi, e tale condotta sia accertata in un unico contesto, egli deve rispondere di un solo reato e non già di un reato continuato, mentre il numero delle armi e delle munizioni potranno essere prese in considerazione solo ai fini della determinazione della pena, salvo che le armi superino il numero di cui all’articolo 10, comma 10, della legge n. 110 del 1975, e concorra così tale ulteriore reato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 13 maggio 2015, n. 19783 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. CASSANO Margherita – rel. Consigliere Dott. MAZZEI Antonella – Consigliere Dott. LA POSTA Lucia – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, ordinanza 15 maggio 2015, n. 20346. Nel procedimento penale davanti al giudice di pace, la particolare tenuità del fatto, quale causa di improcedibilità ex articolo 34 del decreto legislativo 28 agosto 2000 n. 274, richiede, in caso di avvenuto esercizio dell’azione penale, la mancata opposizione dell’imputato e della persona offesa (si veda il comma 3° del citato articolo 34). Con riferimento alla eventuale opposizione della persona offesa, sussistendo contrasto di giurisprudenza, va rimessa alle sezioni Unite la questione della valenza della mancata comparazione all’udienza davanti al giudice di pace
Suprema Corte di Cassazione sezione V ordinanza 15 maggio 2015, n. 20346 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. BRUNO Paolo Antonio – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 maggio 2015, n. 20606. La parte vincitrice di una causa civile nei cui confronti il giudice ha liquidato la somma a titolo di spese legali e che si rifiuti di consegnarla al proprio avvocato non è imputabile del reato di appropriazione indebita
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 maggio 2015, n. 20606 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. PRESTIPINO Antonio – Consigliere Dott. DAVIGO P. – rel. Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea – Consigliere Dott. RECCHIONE...
Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 20 maggio 2015, n. 21014. La terza sezione penale della Cassazione ha rimesso alle sezioni Unite la decisione su alcune questioni di notevole importanza che riguardano l’operatività della nuova causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’articolo 131 bis del Cp. I giudici di legittimità dovranno esprimersi sull’applicabilità del nuovo istituto anche per i reati tributari appena sopra la soglia di punibilità prevista dalle fattispecie incriminatrici; accertare se questa possa essere fatta valere per la prima volta in Cassazione; ed, eventualmente, se e con quali modalità la Corte può esprimere un giudizio di meritevolezza
Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 20 maggio 2015, n. 21014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaetana – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 maggio 2015, n. 21044. Sul rappresentante fiscale incombe l’obbligo di assolvere a tutti gli adempimenti previsti dalla normativa in materia di I.V.A. e in particolare al versamento dell’imposta; secondo la sentenza n. 21044/2015 della Corte di Cassazione è indubitabile, peraltro, che il reato è configurabile anche nei confronti del rappresentante fiscale per l’Italia di società estera, in quanto questi rappresenta l’unico interlocutore, sia pure in solido, per le obbligazioni fiscali e doganali
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 maggio 2015, n. 21044 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 maggio 2015, n. 20571. Non è compatibile con lo schema procedurale dell’art. 459 c.p.p. una sentenza di proscioglimento che, esprimendo un giudizio di verosimile insussistenza del dolo, tradisce l’assenza di certezze sul punto e disvela un giudizio di insufficienza probatoria che avrebbe dovuto comportare la restituzione degli atti al pubblico ministero
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 19 maggio 2015, n. 20571 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel....