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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 maggio 2015, n. 20440. Non si ha la violazione del principio di correlazione tra reato contestato e reato considerato nella pronuncia di condanna, quando non si verifica “una vera e propria trasformazione, sostituzione o variazione dei contenuti essenziali dell’addebito nei confronti dell’imputato, posto cosi’, a sorpresa, di fronte ad un fatto del tutto nuovo senza avere avuto nessuna possibilita’ di effettiva difesa”

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 maggio 2015, n. 20440 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristina – Presidente Dott. VECCHIO Massimo – Consigliere Dott. CASA Filippo – Consigliere Dott. BONI Monica – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 maggio 2015, n. 20846. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, articolo 3, comma 1, lettera d) (modificato dal Decreto Legislativo n. 301 del 2002), com’e’ noto, definisce ristrutturazione edilizia gli interventi rivolti a trasformare i manufatti attraverso un insieme sistematico di opere che possono condurre ad un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi possono comportare il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio e la eliminazione, la modifica, l’inserimento di nuovi elementi o impianti. In tema di abuso edilizio, per sagoma deve intendersi la conformazione planovolumetrica della costruzione ed il suo perimetro, considerato in senso verticale ed orizzontale, cosi’ che solo le aperture che non prevedano superfici sporgenti vanno escluse dalla nozione stessa di sagoma. La modifica di prospetti attiene alla facciata dell’edificio, per cui non va confusa e compresa nel concetto di sagoma, che indica la forma della costruzione complessivamente intesa, ovvero il contorno che assume l’edificio

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 maggio 2015, n. 20846 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. PEZZELLA...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2015, n. 20918. Per il delitto previsto dall’articolo 4-bis Ord. Pen., è ormai principio consolidato e lungamente applicato quello secondo il quale è prevista la sanzione dell’inammissibilita’ del beneficio speciale nei riguardi dei condannati in espiazione di pena per delitti previsti dall’articolo 4-bis Ord. Pen

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 20 maggio 2015, n. 20918 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. MAZZEI Antonella – rel. Consigliere Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 maggio 2015, n. 21025. Non risponde del reato di cui al Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 2, neppure a titolo di tentativo, l’amministratore di una societa’ il quale, dopo aver acquisito e registrato una fattura per operazione inesistente, sia cessato dalla carica prima della presentazione della dichiarazione fiscale per la cui redazione la medesima fattura sia stata poi utilizzata dal suo successore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 maggio 2015, n. 21025 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia G – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 maggio 2015, n. 23306. Il verbale di contestazione di una violazione al codice della strada con le dichiarazioni confessorie del conducente di mezzo che guida senza patente è inutilizzabile in virtù del combinato disposto degli artt. 63 e 191 c.p.p. e tale inutilizzabilità è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 maggio 2015, n. 23306 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. SERRAO...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 28 maggio 2015, n. 22933. Mentre scaricare video o immagini non integra il reato, essendo necessaria anche la prova di una volontà consapevole del soggetto diretta a divulgare o diffondere il file, l’attività di caricarli su di un sito di condivisione invece è una condotta atta a realizzare la diffamazione, per di più con l’aggravante di avere commesso il fatto mediante la rete telematica e quindi con un mezzo di estesa pubblicità

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 28 maggio 2015, n. 22933 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BEVERE Antonio – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. POSITANO...