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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 ottobre 2015, n. 42395. Integra il delitto di furto tentato e non consumato la condotta avvenuta sotto il costante controllo del personale incaricato della sorveglianza, poiché in tal caso non può ritenersi realizzata la sottrazione della cosa, conservando il possessore originario una relazione con il bene e potendo il medesimo in ogni momento interrompere l’azione delittuosa

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  21 ottobre 2015, n. 42395 Ritenuto in fatto 1. II difensore di M.A. propone ricorso per cassazione contro la sentenza pronunciata Corte d’Appello di Cagliari, in data 7 luglio 2014, che confermava la decisione dei Tribunale di Cagliari con la quale l’imputata, all’esito dei giudizio abbreviato, era stata...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 ottobre 2015, n. 42386. La presentazione dei motivi nuovi nella cancelleria del giudice dell’impugnazione, ove le parti intendano avvalersi di tale facoltà, deve avvenire “fino a quindici giorni prima della udienza”, non operando la regola della valenza, quale data di presentazione degli stessi nei termini, della data della loro spedizione ai sensi dell’art. 583, comma 1, né quella della valenza della data del loro deposito negli uffici indicati dall’art. 582, comma 2, peraltro non riferibile al pubblico ministero ma solo alle parti private, e dovendo diverse modalità di presentazione o spedizione dei motivi nuovi, con riguardo alla ipotesi della loro presentazione nella cancelleria del giudice a quo e della loro successiva trasmissione per posta al giudice della impugnazione, essere comunque raccordate al rispetto del termine di deposito presso la cancelleria del giudice competente a riceverli, di cui all’art. 585 comma 4, stabilito a pena di decadenza a norma del successivo comma 5

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 ottobre 2015, n. 42386 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 30 ottobre 2013 la Corte d’Appello di L’Aquila ha confermato la pronunzia di primo grado emessa dal Tribunale di Teramo, Sezione distaccata di Atri, con la quale B.F. era stato condannato per il reato di furto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2015, n. 39536. Al fine di poter disporre la confisca diretta del profitto nei confronti della persona giuridica è pur sempre necessario che risulti la disponibilità, nelle casse societarie, di denaro da aggredire, non sussistendo un obbligo per la Pubblica Accusa di dover provvedere alla preventiva ricerca di liquidità o cespiti anche nel caso in cui risulti “ex actis” l’incapienza del patrimonio dell’ente

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2015, n. 39536 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 settembre 2015, n. 39480. In ordine all’applicazione della causa di non punibilità prevista dall’art. 649 c.p. nei delitti contro il patrimonio, non è punibile il furto commesso in danno del convivente more uxorio, mentre lo è solo a querela dell’offeso se si tratti di furto commesso nei confronti di persona già convivente. Inoltre, la sussistenza della suddetta esimente è rilevabile d’ufficio dal giudice del merito

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 30 settembre 2015, n. 39480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. CAPUTO...

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Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 28 settembre 2015, n. 39188. Richiesto alle Sezioni Unite penali di fornire la propria interpretazione sul diritto o meno di assistenza da parte del difensore nella fase del sequestro eseguito dalla polizia giudiziaria per sua iniziativa

Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 28 settembre 2015, n. 39188 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 settembre 2015, n. 37570. I reati di cui agli artt. 2621 e 2622 c.c., così come riformati dalla legge 27 maggio 2015, n. 69, sono reati di pericolo (concreto), configurabili a prescindere dalla causazione di un danno patrimoniale a soci o creditori

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 16 settembre 2015, n. 37570 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2015, n. 41214. Il reato di violenza sessuale tentata è integrato anche nell’ipotesi di mancato soddisfacimento delle richieste a sfondo sessuale del reo, conseguente al rifiuto opposto dalla vittima della violenza o della minaccia, escludendosi, in tal caso, la desistenza volontaria, in quanto l’impossibilità di portare a consumazione il reato per l’opposizione della parte offesa costituisce un fatto indipendente dalla volontà dell’agente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 14 ottobre 2015, n. 41214 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Torino, con ordinanza del 17/2/2015, in accoglimento della richiesta di riesame presentata nell’interesse di R.R. , ha annullato il provvedimento con il quale, in data 28/1/2015, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verbania aveva...