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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40350. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’articolo 131 bis c.p., non può essere applicata alla fattispecie di omesso versamento dei contributi previdenziali in quanto, sotto il profilo dell’offesa, la distrazione di tali importi, anche se riferita a poche mensilità, da parte del datore di lavoro crea un danno sulle singole posizioni dei lavoratori che non può essere qualificato come particolarmente tenue

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 40350 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419. L’eventuale divergenza tra dispositivo e motivazione della sentenza non può essere sempre risolta ricorrendo al criterio della prevalenza dei primo sulla seconda, atteso che la motivazione conserva la sua funzione di spiegazione e chiarimento delle ragioni per cui il giudice è perve­nuto alla decisione e pertanto ben può contenere elementi certi e logici che fac­ciano ritenere errato il dispositivo o parte di esso

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419 Ritenuto in fatto 1. II GUP del Tribunale di Cosenza, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente, F.M., e di sei coimputati, con sentenza dei 22.1.2014, all’esito di giudizio abbreviato, lo giudicava per i seguenti reati: L1) artt. 81 cpv. c.p. e 73 DPR 309/90...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624. Risponde del reato previsto dall’art. 189, comma sesto (in relazione al comma primo), il soggetto che, coinvolto in un sinistro con danni alle persone, effettui soltanto una sosta momentanea, insufficiente a garantire l’adempimento degli obblighi di fermarsi e di fornire le proprie generalità ai fini del risarcimento, nella consapevolezza di aver causato un incidente idoneo ad arrecare danno alle persone (rilevando solo in un successivo momento il definitivo accertamento delle effettive conseguenze del sinistro). Quanto al reato di omissione di soccorso, la consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente ha bisogno di soccorso può assumere la forma dei dolo eventuale, “che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza degli elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, accettandone per ciò stesso l’esistenza

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624 Ritenuto in fatto 1. F.P. ricorre avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di appello di Milano ha confermato quella pronunciata dal Tribunale del medesimo capoluogo, con la quale egli é stato giudicato responsabile dei reati di cui rispettivamente...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 ottobre 2015, n. 40708. Il medico che assuma di aver rispettato le regole di diligenza e i protocolli ufficiali deve allegare le linee guida alle quali egli ha conformato la propria condotta, al fine della verifica della loro correttezza e scientificità

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 ottobre 2015, n. 40708 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40398. Per disporre la confisca di prevenzione la pericolosità deve sussistere al momento di acquisto del bene. Nella vigente disciplina del Codice Antimafia sono confiscabili solo i beni acquistati nel tempo in cui il proposto è stato socialmente pericoloso

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 ottobre 2015, n. 40398 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – rel. Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40366. Rispondono di violenza sessuale di gruppo due soggetti che, all’interno di un clima pesantissimo di vessazioni, costringono un minore a umilianti comportamenti, anche se nessuno dei due imputati compie atti sessuali

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 40366 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. ANDRONIO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40360. La durata della pena accessoria deve essere sempre parametrata a quella della pena principale. Qualora non sia predeterminata per legge, la durata delle pene accessorie temporanee deve sempre essere parametrata alla durata della pena principale, trovando applicazione il disposto di cui all’art. 37 c.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 40360 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. ANDRONIO...