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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 luglio 2014, n. 29934. Il giudice deve opportunamente giustificare, anche in sede di sentenza di applicazione di pena concordata, la liquidazione che si allontani dai parametri ministeriali.

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 8 luglio 2014, n. 29934     REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PALLA Stefano – Presidente Dott. PISTORELLI Luc – rel. Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO P.G. –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 giugno 2014, n. 25809. L'articolo 45 cod. proc. pen. fa riferimento alla "sicurezza o l'incolumita' pubblica". Ma l'ordine pubblico in tale ipotesi non e' certo l'ordine pubblico generale: si tratta comunque di situazioni che involgono l'ufficio giudiziario ed il dato processo "non e' sufficiente la mera possibilita' di tensioni e turbamenti dell'ordine pubblico (cui, di regola, devono far fronte le forze di polizia, nell'ambito dei compiti di prevenzione loro assegnati), ma e' necessario che la situazione paventata e addotta a sostegno della richiesta di rimessione emerga in modo ragionevolmente certo e non costituisca invece la proiezione di preoccupazioni e timori che, pur se ancorati a dati di fatto, non consentano tuttavia di prevedere reali ostacoli al corretto svolgimento del giudizi. Il concetto di ordine pubblico processuale, ricava bile dall'articolo 55 cod. proc. pen., trascende le esigenze della sicurezza pubblica e della pubblica tranquillita' e risale alle condizioni essenziali estrinseche agli organi giurisdizionali, concernenti quei normali ed armonici rapporti tra l'ambiente e la causa, a cui e' subordinato il sereno ed obiettivo svolgimento del processo.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 16 giugno 2014, n. 25809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluig – rel. Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 giugno 2014, n. 25734. Anche per le cose che costituiscono corpo del reato il decreto di sequestro a fini di prova deve essere sorretto, a pena di nullita', da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita' perseguita in concreto per l'accertamento dei fatti.

  Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 giugno 2014, n. 25734   REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 luglio 2014, n. 31735. Il sequestro probatorio disposto nei confronti di un giornalista professionista deve rispettare con particolare rigore il criterio di proporzionalità tra il contenuto del provvedimento ablativo di cui egli è destinatario e le esigenze di accertamento dei fatti oggetto delle indagini, evitando quanto più possibile indiscriminati interventi invasivi nella sua sfera professionale

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 luglio 2014, n. 31735 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 30 settembre 2013 il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato il provvedimento di sequestro probatorio emesso dal P.M. presso il Tribunale di Reggio Calabria in data 12 settembre 2013, nell’ambito di un procedimento penale...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 luglio 2014, n. 29334. La notifica ricevuta dal difensore quale soggetto "surrogato" all'imputato non esclude la necessità della traduzione dell'atto, non rilevando la circostanza che l'atto non sia più diretto all'imputato che non conosce la lingua italiana ma al difensore che la conosce

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 luglio 2014, n. 29334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Mar – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 luglio 2014, n. 28578. Legittimo il sequestro preventivo di animali se trasportati in condizioni tali da procurare loro inutili sofferenze, lesioni o addirittura la morte.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 luglio 2014, n. 28578   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Maria Pia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 1 luglio 2014, n. 28212. Il genitore che ometta il versamento di un assegno mensile in favore del figlio minorenne è responsabile del delitto di cui all'art. 570, comma 2 n. 2 c.p., anche se malato e privo di lavoro, qualora non alleghi la sussistenza di una assoluta impossibilità di corrispondere la somma, in quanto la responsabilità dei genitori verso i figli in stato di bisogno implica un dovere di diligente attivazione per il recupero dei redditi

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 1 luglio 2014, n. 28212   REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. LEO Guglielm – rel. Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott....