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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 23 luglio 2014, n. 32697. In tema di intercettazioni, la conversazione o comunicazione intercettata, costituisce corpo del reato allorché essa integra di per sé la fattispecie criminosa, e, in quanto tale, è utilizzabile nel processo penale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE S.U.P. sentenza 23 luglio 2014, n. 32697 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 3 maggio 2012 la Corte Militare di appello ha confermato la sentenza del 30 marzo 2011 del Tribunale Militare di Verona, con la quale F.E. e S.D. erano stati dichiarati colpevoli del reato di distruzione e...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 agosto 2014, n. 34505. L'operazione infragruppo effettuata nel periodo di difficoltà finanziaria della società che procede all'atto dispositivo può concretare gli estremi del delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione ove l'operazione commerciale non preveda vantaggi compensativi per il gruppo intero e, direttamente, per la società che proceda alla dazione

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 5 agosto 2014, n. 34505 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. DE...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 settembre 2014, n. 36636. La violazione degli obblighi di assistenza familiare è reato permanente che si protrae per tutto il periodo in cui perdura l'omesso adempimento e la cessazione della permanenza coincide con il sopraggiunto pagamento o con l'accertamento della responsabilità nel giudizio di primo grado

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 settembre 2014, n. 36636 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del’11 novembre 2013, la Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza del 15 gennaio 2009, con la quale il Tribunale della stessa città ha condannato F.G. per il reato di cui all’art. 570, comma 2 n....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 luglio 2014, n. 32046. La falsità di quanto attestato dal CEL rileva come falso ideologico e non come falso materiale, non potendo tale documento essere considerato un atto pubblico, né al direttore dei lavori dell'opera cui si riferisce può essere attribuita la qualifica di pubblico ufficiale

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 luglio 2014, n. 32046 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. PISTORELLI Luc – rel. Consigliere Dott. DEMARCHI...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 luglio 2014, n. 32699. Nel caso del difensore legittimamente impedito a comparire all'udienza per motivi di salute, il chiaro tenore dell'art. 420 ter, ultimo comma, cod.proc.pen. esclude il rinvio solo ove esso difensore designi un proprio sostituto processuale, non ponendo, per contro, a suo carico, alcun obbligo in tal senso

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 23 luglio 2014, n. 32699   REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. LEO Guglielmo – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. DI SALVO...