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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 31 luglio 2013, n. 33187. I comportamenti elusivi possono avere rilevanza penale, ma solo quando determinano la violazione di norme antielusive specifiche e codificate dalla legge

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 31 luglio 2013, n. 33187   Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 20.12.2012 il Tribunale di Bari rigettava l’istanza di riesame proposta nell’interesse di B.A. avverso il provvedimento di convalida di sequestro preventivo per equivalente, emesso il 13.11.2012 dal GIP del Tribunale di Bari. Premetteva...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 settembre 2013 n. 36398. La mancata nomina del direttore dei lavori non determina la responsabilità automatica del committente in caso di infortunio di un operaio nel cantiere

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 settembre 2013 n. 36398[1] La responsabilità del committente deriva dalla violazione di alcuni obblighi specifici, quali l’informazione sui rischi dell’ambiente di lavoro e la cooperazione nell’apprestare le misure di protezione e prevenzione, non potendo esigersi però un controllo pressante, continuo e capillare del committente...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 2 settembre 2013, n. 35841. In tema di notificazione della citazione dell’imputato, la nullità assoluta e insanabile ricorre solo nel caso in cui la notificazione sia stata omessa o quando, essendo stata eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell’atto da parte dell’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 settembre 2013, n. 35841 Ritenuto in fatto -1- N.F. propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma, del 27 giugno 2011, che ha confermato la sentenza del Gup del Tribunale di Latina, del 7 marzo 2007, che lo ha ritenuto colpevole del delitto...

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Corte di Casaszione, sezione VI, sentenza 30 luglio 2013, n. 33131. Laddove ricorre una condizione di mero sospetto della provenienza delittuosa dei beni è escluso il dolo di ricettazione

La massima In tema  di ricettazione, al di fuori dei casi di dimostrazione della specifica consapevolezza della provenienza delittuosa, colui che riceve beni nell’ambito di un rapporto familiare o nell’ambito di rapporti obbligazionari (anche da obbligazioni naturali tutelate ai sensi dell’art. 2034 cod. civ.) con la consapevolezza non della illecita provenienza dei beni ma solo...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 36408 del 5 settembre 2013. Nessuna attenuante di speciale tenuità per chi spaccia dosi modeste di sostanze stupefacenti, riconosciuta invece l’attenuante di lieve entità

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 36408 del 5 settembre 2013 Ritenuto in fatto L. A. ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe che, confermando quella di primo grado, lo ha riconosciuto colpevole del reato di cui all’articolo 73 del dpr 9 ottobre 1990 n. 309 (cessione di una dose di eroina)....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 agosto 2013, n. 34962. Misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e dissipazione possono essere reiterati grazie alla possibilità di movimento

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 agosto 2013, n. 34962 In fatto e diritto D.M.M. , già raggiunto da ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Salerno in quanto considerato gravemente indiziato, unitamente ad altri, di concorso in più fatti di bancarotta...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 luglio 2013, n. 30209. Affinché si possa integrare il reato di guida in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti, ex art. 187 cod. strad., è necessario che venga provato che l’imputato fosse effettivamente alla guida del mezzo

    SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV Sentenza 12 luglio 2013, n. 30209   Relatore Claudio D’Isa   Ritenuto in fatto   A.G. ricorre in Cassazione avverso la sentenza, in epigrafe indicata, della Corte d’appello di Bologna che, in parziale riforma della sentenza di condanna emessa nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 settembre 2013 n. 36211. Il fatto di essere titolare di una pensione di invalidità per ritardato sviluppo psichico non esclude, di per sé, che si possa essere imputati di un reato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 settembre 2013 n. 36211[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/09/la-pensione-per-invalidita-psichica-non-esclude-l-imputabilita.html    Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 agosto 2013, n. 35105. Reato di diffamazione continuata per una mamma che si lamentava di uno dei professori del figlio perchè omosessuale. In una telefonata con una collaboratrice scolastica, la donna, «rivolgendosi con molta rabbia», aveva definito lo stesso professore «pedofilo, gay e maleducato».

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 agosto 2013, n. 35105 Fatto e diritto P.S. ricorre avverso la sentenza 4.4.12 del Tribunale di Cagliari che ha confermato, nei suoi confronti, quella in data 21.7.11 del locale giudice di pace con la quale è stata condannata, per il reato di diffamazione continuata, alla pena di...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 35303 del 21 agosto 2013. Nel reato di guida in stato dl ebbrezza, l’esame strumentale non costituisce una prova legale; e che l’accertamento della concentrazione alcolica può avvenire anche in base ad elementi sintomatici per tutte le ipotesi di reato previste dall’art. 186 cod. strada; e che in tal caso la decisione deve essere sorretta da congrua motivazione

 Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 35303 del 21 agosto 2013 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Pistoia, sezione distaccata di Monsummano Terme, con sentenza in data 15.12.2009, dichiarava N. M. responsabile del reato di cui all’art. 186, comma 2, lett. c), cod. strada, commesso in data 4 gennaio 2009, condannando l’imputato...