Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 29 dicembre 2017, n. 31193. L’impugnazione del garante riguardo al rapporto principale
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 29 dicembre 2017, n. 31193. L’impugnazione del garante riguardo al rapporto principale

L’impugnazione del garante riguardo al rapporto principale, tanto nel caso in cui la chiamata si sia esaurita nella sola richiesta di estensione soggettiva dell’accertamento sul rapporto principale al garante, quanto nel caso in cui ad essa sia stata cumulata la domanda di garanzia, e’ idonea ad investire il giudice dell’impugnazione anche a favore del garantito,...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 28 dicembre 2017, n. 31006. Il notaio è tenuto a svolgere la propria attività con assoluta prevalenza presso il proprio studio
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 28 dicembre 2017, n. 31006. Il notaio è tenuto a svolgere la propria attività con assoluta prevalenza presso il proprio studio

Il notaio è tenuto a svolgere la propria attività con assoluta prevalenza presso il proprio studio. Nel caso in cui questo non accada e il professionista svolga gran parte dell’attività professionale in appoggio presso altri studi o in una sede secondaria, inevitabilmente incapperà nelle sanzioni previste dal codice deontologico Sentenza 28 dicembre 2017, n. 31006...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 22 dicembre 2017, n. 30862. Non c’è violazione del ne bis in idem per la sospensione cautelare disposta in due tempi
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 22 dicembre 2017, n. 30862. Non c’è violazione del ne bis in idem per la sospensione cautelare disposta in due tempi

Non c’è violazione del ne bis in idem per la sospensione cautelare disposta in due tempi nei confronti del dipendente se gli addebiti per la seconda misura non sono sovrapponibili ai primi e non erano ancora noti. Ordinanza 22 dicembre 2017, n. 30862 Data udienza 27 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30714. Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30714. Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente

Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente la suddetta domanda quando non sia stata esercitata la facolta’ di revisione prevista dalla L. n. 319 del 1975, articolo 3, come modificato dalla L. n. 576 del 1980,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30707. Il sindacato di legittimita’ sui contratti collettivi integrativi di lavoro puo’ essere esercitato soltanto con riguardo ai vizi di motivazione del provvedimento impugnato
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30707. Il sindacato di legittimita’ sui contratti collettivi integrativi di lavoro puo’ essere esercitato soltanto con riguardo ai vizi di motivazione del provvedimento impugnato

Non e’ consentito alla S.C. procedere ad una interpretazione diretta della clausola di un contratto collettivo integrativo, in quanto la norma riguarda esclusivamente i contratti collettivi nazionali di lavoro. In relazione ai contratti integrativi, il controllo di legittimita’ e’ finalizzato esclusivamente alla verifica del rispetto dei canoni legali di interpretazione e dell’assolvimento dell’obbligo di motivazione...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30746. Specificamente il vizio di violazione di legge, consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge e quindi implica necessariamente un problema interpretativo della stessa
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30746. Specificamente il vizio di violazione di legge, consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge e quindi implica necessariamente un problema interpretativo della stessa

Il vizio della sentenza previsto dall’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 3, dev’essere dedotto, a pena d’inammissibilita’ del motivo giusta la disposizione dell’articolo 366 c.p.c., n. 4, non solo con l’indicazione delle norme che si assumono violate ma anche, e soprattutto, mediante specifiche argomentazioni intellegibili ed esaurienti, intese a motivatamente dimostrare in qual modo determinate...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 22 dicembre 2017, n. 30868. Diritto al contratto a tempo indeterminato al borsista al quale non è stato impartito alcun insegnamento ma sul quale, al contrario, è stato esercitato il potere direttivo
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 22 dicembre 2017, n. 30868. Diritto al contratto a tempo indeterminato al borsista al quale non è stato impartito alcun insegnamento ma sul quale, al contrario, è stato esercitato il potere direttivo

La qualificazione giuridica del rapporto di lavoro e’ censurabile in sede di legittimita’ soltanto limitatamente alla scelta dei parametri normativi di individuazione della natura subordinata o autonoma del rapporto, mentre l’accertamento degli elementi, che rivelino l’effettiva presenza del parametro stesso nel caso concreto attraverso la valutazione delle risultanze processuali e che sono idonei a ricondurre...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30733. La parte che contesti l’autenticita’ del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30733. La parte che contesti l’autenticita’ del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura

La parte che contesti l’autenticita’ del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e grava su di essa l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo. Non e’ necessario, pertanto, presentare querela di falso Sentenza 21 dicembre 2017, n. 30733 Data udienza 10 ottobre...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30738. La condizione di mancanza di indipendenza-autosufficienza economica  e’ presupposto legale dell’attribuzione dell’assegno divorzile
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30738. La condizione di mancanza di indipendenza-autosufficienza economica e’ presupposto legale dell’attribuzione dell’assegno divorzile

La condizione di mancanza di indipendenza-autosufficienza economica e’ presupposto legale dell’attribuzione dell’assegno divorzile, alla luce della recente evoluzione della giurisprudenza di legittimita’ in materia, risultando irrilevante l’ulteriore riferimento, al requisito, ormai superato, della conservazione del tenore di vita matrimoniale. Ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30738 Data udienza 28 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 13 dicembre 2017, n. 29919. L’ordine impartito dal giudice al contribuente, nel giudizio di primo grado, di munirsi di assistenza tecnica – nel caso in cui lo stesso contribuente non si sia avvalso dell’assistenza di un difensore abilitato per proporre l’impugnazione dell’atto impositivo – ancorchè astrattamente ammissibile anche in grado di appello, non deve essere reiterata, con conseguente inammissibilità dell’appello per la mancanza di “ius postulandi”.
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 13 dicembre 2017, n. 29919. L’ordine impartito dal giudice al contribuente, nel giudizio di primo grado, di munirsi di assistenza tecnica – nel caso in cui lo stesso contribuente non si sia avvalso dell’assistenza di un difensore abilitato per proporre l’impugnazione dell’atto impositivo – ancorchè astrattamente ammissibile anche in grado di appello, non deve essere reiterata, con conseguente inammissibilità dell’appello per la mancanza di “ius postulandi”.

L’ordine impartito dal giudice al contribuente, nel giudizio di primo grado, di munirsi di assistenza tecnica – nel caso in cui lo stesso contribuente non si sia avvalso dell’assistenza di un difensore abilitato per proporre l’impugnazione dell’atto impositivo – ancorchè astrattamente ammissibile anche in grado di appello, non deve essere reiterata, con conseguente inammissibilità dell’appello...