Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 aprile 2016, n. 8468 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. SCALISI Antonino – Consigliere Dott. SCARPA Antonio...
Categoria: Cassazione civile 2016
L’autorità amministrativa che ha emesso il provvedimento sanzionatorio, quando sta in giudizio personalmente o avvalendosi di un funzionario appositamente delegato – come è consentito dall’art. 23, comma 4, della legge 24 novembre 1981, n. 689 – non può ottenere la condanna dell’opponente, che sia soccombente, al pagamento dei diritti di procuratore e degli onorari di avvocato, difettando le relative qualità nel funzionario amministrativo che sta in giudizio, per cui sono, in tal caso, liquidabili in favore dell’ente le spese, diverse da quelle generali, che abbia concretamente affrontato in quel giudizio e purché risultino da apposita nota. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2016, n. 8413.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 aprile 2016, n. 8413 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. FALABELLA Massimo...
In una strada a più corsie, in cui la segnaletica orizzontale prevede un diverso incanalamento a seconda della direzione da prendere, una volta postisi lungo una direttrice non si può approfittare del verde della freccia direzionale del semaforo, per operare una manovra di svolta non consentita dalla propria posizione. Il segnale luminoso infatti è riservato unicamente ai conducenti incanalati secondo la corrispondente segnaletica sull'asfalto. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2016, n. 8412.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 aprile 2016, n. 8412 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. FALABELLA Massimo...
Nel caso di sosta di veicolo a pagamento, l’esposizione non corretta del tagliando all’interno dell’abitacolo – nella specie, sul sedile anteriore lato passeggero dell’autovettura – pur escludendo la sanzionabilità della condotta, non consente al proprietario nel giudizio di opposizione di dolersi della compensazione operata dal giudice delle spese processuali. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 aprile 2016, n. 8282.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 aprile 2016, n. 8282 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere...
Rimessa alle S.U. la questione dell’assoggettabilità o meno al regime della sospensione feriale dei termini processuali dei giudizi aventi ad oggetto l’insinuazione allo stato passivo del fallimento di crediti nascenti dal rapporto di lavoro. Corte di Casaszione, sezione I, sentenza 4 maggio 2016, n. 8792.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 maggio 2016, n. 8792 Ordinanza interlocutoria 1) La Corte d’appello di Palermo, con sentenza del 13.10.012 ha dichiarato inammissibile l’appello proposto da G.G. e S. contro la sentenza di primo grado che aveva respinto l’opposizione ex art. 98 l.fall. da essi proposta per ottenere l’ammissione allo stato...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 maggio 2016, n. 8703.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 maggio 2016, n. 8703 Ritenuto in fatto 1. – M.S. e G.A. convennero in giudizio Z.F. , chiedendo la condanna della stessa al risarcimento del danno patito per l’evizione subita a seguito dei decreti del giudice dell’esecuzione di Cosenza, che avevano trasferito a terzi la proprietà di...
La costituzione del vincolo pertinenziale richiede la presenza di due particolari requisiti del bene servente, rispettivamente di natura soggettiva ed oggettiva: il primo consiste nella titolarità omogena della res principale e della pertinenza, le quali devono entrambe appartenere ad un unico proprietario, legittimato a disporre anche separatamente dei due beni; il secondo, invece, riguarda la circostanza che la cosa pertinenziale risulti, per le sue caratteristiche funzionali e strutturali, destinata in modo durevole al servizio o ad ornamento del bene principale. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 27 aprile 2016, n. 8277.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 27 aprile 2016, n. 8277 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott....
In tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo, il giudizio di proporzionalità o adeguatezza della sanzione all’illecito commesso – istituzionalmente rimesso al giudice di merito – si sostanzia nella valutazione della gravità dell’inadempimento imputato al lavoratore in relazione al concreto rapporto ed a tutte le circostanze del caso. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2016, n. 8236.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 aprile 2016, n. 8236 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. NEGRI DELLA TORRE Paolo – rel. Consigliere Dott....
Il vincolo di destinazione impresso agli spazi per parcheggio dall’art. 41-sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150, secondo il testo introdotto dalla legge 6 agosto 1967, n. 765, art. 18, norma di per sé imperativa, non può subire deroghe mediante atti privati di disposizione degli stessi spazi, le cui clausole difformi sono perciò sostituite di diritto dalla medesima norma imperativa. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 aprile 2016, n. 8220.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 aprile 2016, n. 8220 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MATERA Lina – Presidente Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere Dott. SCARPA Antonio – rel. Consigliere Dott. FALABELLA...
Il trasferimento di un altro bene, con un contratto così detto di mantenimento, quale compenso della maggiore gravosità sopravvenuta dell’assistenza materiale e morale da prestare, è privo di causa perchè in tal modo l’ulteriore attribuzione patrimoniale rispetto alla precedente con identico contratto elimina il rischio connaturale a questo di sproporzione tra le due prestazioni: sicché non essendo giustificata da un diverso corrispettivo, la causa di scambio dissimula quella di liberalità. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 aprile 2016, n. 8209.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 aprile 2016, n. 8209 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere Dott. FALABELLA Massimo – rel. Consigliere Dott. CRISCUOLO...