Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 giugno 2016, n. 11504
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 giugno 2016, n. 11504

Non cade in comunione legale l’immobile che, promesso in vendita a persona coniugata in regime di comunione legale, sia coattivamente trasferito ex articolo 2932 cod. civ., a causa dell’inadempimento del promittente venditore, al promissario acquirente, con sentenza passata in giudicato dopo che tra quest’ultimo ed il coniuge era stata pronunciata la separazione. La comunione legale...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 1 giugno 2016, n. 11440
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 1 giugno 2016, n. 11440

L’efficacia preclusiva di nuovi accertamenti, propria del giudicato esterno tra le stesse parti, presuppone che si tratti dei medesimi accertamenti di fatto posti in essere nello stesso quadro normativo di riferimento. Le controversie in materia di IVA sono soggette a norme comunitarie imperative, la cui applicazione non puo’ essere ostacolata dal carattere vincolante del giudicato...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 1 giugno 2016, n. 11438

In tema di accertamento con adesione, la mancata convocazione del contribuente, a seguito della presentazione ex art. 6 del d.lgs. 16 giugno 1997, n. 218, non comporta la nullità del procedimento di accertamento adottato dagli Uffici, non essendo tale sanzione prevista dalla legge Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 1 giugno 2016, n....

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 31 maggio 2016, n. 11374
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 31 maggio 2016, n. 11374

I contratti di lavoro subordinato a tempo determinato stipulati in successione tra loro tra le parti del presente giudizio sono conformi alla disciplina del lavoro a tempo determinato dettata dal Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368 e successive integrazioni, applicabile ratione temporis. A sua volta, la disciplina italiana applicabile al rapporto, e cioe’ la...

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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 1 giugno 2016, n. 11427

Le delibere assembleari del condominio devono essere interpretate secondo i canoni ermeneutici stabiliti dall’articolo 1362 c.c. e ss., privilegiando, innanzitutto, l’elemento letterale, e quindi, nel caso in cui esso si appalesi insufficiente, gli altri criteri interpretativi sussidiari indicati dalla legge, tra cui quelli della valutazione del comportamento delle parti e della conservazione degli effetti dell’atto,...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 giugno 2016, n. 11868

a) il principio della immutabilità della contestazione non impedisce al datore di lavoro, nei casi di sospensione del procedimento disciplinare per la contestuale pendenza del processo penale relativo ai medesimi fatti, di utilizzare, all’atto della riattivazione del procedimento, gli accertamenti compiuti in sede penale per meglio circoscrivere l’addebito, ricompreso in quello originario, purché ciò avvenga...

Corte di Cassazione, sezione III civile. sentenza 10 giugno 2016, n. 11899
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Corte di Cassazione, sezione III civile. sentenza 10 giugno 2016, n. 11899

Ai fini dell’integrale risarcimento del danno conseguente a fatto illecito sono dovuti sia la rivalutazione della somma liquidata ai valori attuali, al fine di rendere effettiva la reintegrazione patrimoniale del danneggiato, che deve essere adeguata al mutato valore del denaro nel momento in cui è emanata la pronuncia giudiziale finale, sia gli interessi compensativi sulla...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 giugno 2016, n. 11898
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 giugno 2016, n. 11898

La denuncia di un reato perseguibile d’ufficio non è fonte di responsabilità per danni a carico del denunciante, ai sensi dell’art. 2043 cod. civ., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione del denunciato, se non quando essa possa considerarsi calunniosa. Al di fuori di tale ipotesi, infatti, l’attività pubblicistica dell’organo titolare dell’azione penale si...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 10 giugno 2016, n. 12013

Il principio di bi-genitorialità non può comportare la effettuabilità e la rimborsabilità delle sole spese straordinarie che abbiano incontrato il consenso di entrambi i genitori escludendo così anche quelle spese che si dimostrino non voluttuarie e corrispondenti all’interesse del figlio beneficiario del diritto al mantenimento (quali quelle conseguenti alla scelta dell’università più adatta agli studi...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 31 maggio 2016, n. 11327

Il reddito dello studio associato viene assoggettato all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), a meno che il contribuente non dimostri che tale reddito è derivato dal solo lavoro professionale dei singoli associati Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 31 maggio 2016, n. 11327 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...