La clausola contenuta nei contratti di apertura di credito in conto corrente, che preveda l’applicazione di un determinato tasso sugli interessi dovuti dal cliente e con fluttuazione tendenzialmente aperta, da correggere con sua automatica riduzione in caso di superamento del cd. tasso soglia usurario, ma solo mediante l’astratta affermazione del diritto alla restituzione del supero...
Categoria: Cassazione civile 2016
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 22 giugno 2016, n. 12917
Le autorizzazioni amministrative esauriscono la loro efficacia nell’ambito del rapporto pubblicistico tra P.A. e privato, senza estendersi ai rapporti tra privati, non potendo – neppure ai fini della legittimita’ di una innovazione ai sensi dell’articolo 1120 c.c., comma 2 da compiersi nell’ambito di un condominio di edificio – incidere negativamente sulle posizioni soggettive degli altri...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12895
Deve ritenersi integrato il caso fortuito, ai sensi dell’art. 2051 c.c., ogniqualvolta la situazione di pericolo sarebbe stata superabile mediante l’adozione di un comportamento ordinariamente cauto da parte del danneggiato Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 22 giugno 2016, n. 12895 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12877
Nell’esecuzione le spese necessarie alla conservazione dell’immobile pignorato sono a carico del creditore procedente. I soggetti che possono essere interessati a mantenere in buono stato il bene sono esclusivamente due ossia il creditore procedente o eventualmente il terzo custode. Addossare le spese al debitore significherebbe porle a carico di un soggetto il più delle volte...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 23 giugno 2016, n.26278
In tema di tentata estorsione, l’idoneità degli atti deve essere valutata con giudizio operato “ex ante”: ne consegue che, ai fini della valutazione dell’idoneità di una minaccia estorsiva, è priva di rilievo la capacità di resistenza dimostrata, dopo la formulazione della minaccia, dalla vittima In tema di estorsione va considerata integrata l’ipotesi tentata ed esclusa...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n.13224
In ordine alla qualificazione del danno da occupazione abusiva di immobile, il danneggiato è onerato della prova del pregiudizio patrimoniale subito dalla lesione del diritto reale o personale esercitato sul bene, o comunque della situazione di fatto consistente nel legittimo esercizio del possesso, pregiudizio che non coincide con l’evento lesivo, essendo un “quid” ontologicamente distinto...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n.13218
Posto che è onere della parte appellante produrre in giudizio il proprio fascicolo di primo grado, il mancato rinvenimento, nel fascicolo di parte, al momento della decisione della causa in secondo grado, dei documenti già prodotti nel giudizio di primo grado su cui la medesima parte assuma di aver basato la propria pretesa dedotta in...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12962
La domanda di adozione di una minore proposta dalla partner della madre biologica con questa stabilmente convivente non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore adottando, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice. Per l’adozione in casi particolari ex art. 44, comma 1, lett....
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 21 giugno 2016, n. 12845
In tema di valutazione delle prove, nel nostro ordinamento, vige il principio del libero convincimento del giudice. La Cassazione, pronunciandosi in merito ad una controversia avente ad oggetto un sinistro stradale, ha ritenuto non vincolante per il giudice il verbale di constatazione amichevole Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 21 giugno 2016, n....
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 21 giugno 2016, n. 12741
Nella liquidazione delle spese processuali relative ad un’attività difensiva ormai esaurita, il Giudice deve applicare la normativa vigente al tempo in cui l’attività stessa è stata compiuta, sicché, per l’attività conclusa nella vigenza del d.m. n. 127 del 2004, deve applicare le tariffe da questo previste e non i parametri sopravvenuti ai sensi dell’art. 41...