Il presupposto dell’IRAP è costituito dall’autonoma organizzazione che ricorre quando il contribuente a) sia, sotto qualsiasi forma il responsabile dell’organizzazione; b) impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione oppure si avvalga, in modo non occasionale, di lavoro altrui, che superi la soglia dell’impiego di un collaboratore che esplichi...
Categoria: Cassazione civile 2016
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 agosto 2016, n. 17291
In caso di recesso di una banca dal rapporto di credito a tempo determinato, in presenza di una giusta causa tipizzata dalle parti del rapporto contrattuale, il giudice non deve limitarsi al riscontro obiettivo della sussistenza o meno dell’ipotesi tipica di giusta causa ma, alla stregua del principio per cui il contratto deve essere eseguito...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 agosto 2016, n. 17303
In caso di dimissioni o cessazione del rapporto di lavoro per risoluzione consensuale, è negata l’indennità di disoccupazione, a meno che il lavoratore non dimostri l’esistenza di cause che rendevano impossibile proseguire il rapporto. Tra queste non rientra però l’impossibilità di fare carriera Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 agosto 2016, n. 17303...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 agosto 2016, n. 17108
La L. n. 604 del 1966, articolo 5, attribuisce inderogabilmente al datore di lavoro l’onere di provare la sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo di licenziamento, sicche’ il giudice non puo’ avvalersi del criterio empirico della vicinanza alla fonte di prova per derogare alla norma citata, criterio il cui uso e’ consentito solo...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 2 agosto 2016, n. 16081
La comunicazione ai condomini assenti della deliberazione dell’assemblea condominiale, al fine del decorso del termine decadenziale di impugnazione davanti all’autorita’ giudiziaria ex articolo 1137 c.c., comma 3, (nella formulazione qui applicabile ratione temporis, antecedente alle modifiche introdotte dalla L. n. 220 del 2012, a seguito delle quali il vigente articolo 1137 c.c., comma 2, parla...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16321
In presenza di una convenzione sui criteri di ripartizione delle spese condominiali, predisposta dal venditore-costruttore ed accettata dagli acquirenti nei singoli contratti di vendita, puo’ sostenersi l’applicabilita’ delle norme del Codice del consumo, e quindi valutarsi la pattuizione alla luce del complessivo programma obbligatorio, secondo i profili del “significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 3 agosto 2016, n. 16271
Una decisione corrispondente all’interesse del minore in merito al suo affidamento – verificando, in particolare, se possa esserne disposto il rientro presso uno dei genitori ovvero se, invece, debba confermarsi l’affidamento ai servizi sociali e la sua collocazione nella comunità che lo ospita – può essere adottata dal Giudice all’esito della riconsiderazione di tuti gli...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 agosto 2016, n. 16214
Illegittimo il licenziamento del dipendente al quale alla fine del periodo di prova venga concesso un altro periodo di “osservazione” per comprendere al meglio il lavoro da svolgere. Si tratterebbe di un doppio periodo di prova non consentito dalla legge Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 agosto 2016, n. 16214 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16314
In tema di successione ereditaria, il coerede può rinunciare al diritto di prelazione per l’acquisto della quota non solamente al momento in cui gli viene presentata la proposta di vendita (c.d. denuntiatio), ma anche in maniera preventiva. Non occorre cioè, affinché la rinuncia alla prelazione ereditaria sia valida, che il coerede sia destinatario di una...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16279
Il secondo inciso della L. n. 431 del 1998, articolo 2, comma 5, deve interpretarsi nel senso che la locazione si intende prorogata di un biennio alla scadenza del triennio di durata previsto dalla legge, sempre che il locatore non abbia in relazione ad essa dato la prevista disdetta motivata, soltanto qualora il conduttore abbia...