Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2013 n. 8486[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/04/infortunio-sul-lavoro-per-il-dipendente-ferito-durante-la-rapina.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 22 marzo 2013, n. 7327. Resta esclusa per l’amministratore di condominio la possibilità di esperimento di azioni reali, contro i singoli condomini o contro terzi, dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità o al contenuto di diritti su cose e parti dell’edificio
La massima Il potere rappresentativo che compete all’amministratore del condominio ex artt. 1130 e 1131 c.c. e che, sul piano processuale, si riflette nella facoltà di agire in giudizio per la tutela dei diritti sulle parti comuni dell’edificio, comprende tutte le azioni volte a realizzare tale tutela, con esclusione soltanto di quelle azioni che incidono...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8348. In caso di morte del reo, per la parte civile la prescrizione decorre dalla dichiarazione giudiziale di improcedibilità
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8348[1] Anche nel caso in cui l’estinzione del reato dipenda dalla morte del reo, difatti, non si può escludere che il danneggiato sia, sì, nuovamente investito dell’onere di riattivarsi sul piano processuale entro il termine biennale, ma ciò solo dal momento in...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8354. In caso di trasferimento dell’azione civile in sede penale l’estinzione non opera su eccezione di parte ma può essere dichiarata d’ufficio se persiste la situazione di litispendenza e non ci sia stata pronuncia sull’azione civile in sede penale
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 aprile 2013 n. 8354[1] Che la rinuncia agli atti del giudizio di cui parla l’art. 75 Cpp non sì identifichi con l’istituto previsto dall’art. 306 cod, proc. civ. appare palese, sol che si consideri che l’effetto estintivo non può seguire all’accettazione della controparte, in...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2012 n. 17324. Il terzo che in pendenza dell’esecuzione forzata e dopo la trascrizione del pignoramento abbia acquistato a titolo particolare l’immobile pignorato può far valere l’invalidità del pignoramento esercitando l’opposizione di terzo ex articolo 619 Cpc
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2012 n. 17324[1] Il terzo, che in pendenza dell’esecuzione forzata e dopo la trascrizione del pignoramento abbia acquistato a titolo particolare, come nella specie, l’immobile pignorato, fa valere I’invalidità del pignoramento come atto iniziale e fondamentale del processo esecutivo al fine di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8112. La legge che limita il diritto alla provvigione ai soli mediatori iscritti al ruolo non ha efficacia retroattiva
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8112[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/04/mediatori-provvigione-anche-per-i-non-iscritti-ai-ruoli-ante-1989.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097. Risarcimento danni in favore dello studente fuori corso a cui il dipendente dell’Università fornisce un’informazione sbagliata su tempi relativi al pagamento delle tasse e che si trovi poi ad essere decaduto per aver superato il termine di otto anni senza dare esami
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/responsabilita/sentenzeDelGiorno/2013/04/va-risarcito-lo-studente-fuori-corso-decaduto-per-lerronea-informazione-dellimpiegato.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7978. La domanda di restituzione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di appello, successivamente cassata, non costituisce domanda nuova
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7978[1] La domanda di restituzione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di appello, successivamente cassata, non costituisce domanda nuova in quanto la ripetizione – che non è inquadrabile nell’istituto della condictio indebiti – è diretta alla restaurazione della situazione patrimoniale...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 marzo 2013, n.7791. In tema di interpretazione del contratto, il criterio ermeneutico contenuto nell’art. 1367 c.c.
LA MASSIMA In tema di interpretazione del contratto, il criterio ermeneutico contenuto nell’art. 1367 c.c. – secondo il quale, nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno – va inteso non già nel senso che è...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985. Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’ ai fini della deduzione del mobbing
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985[1] Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’, occorrendo, ai fini della deduzione del mobbing, anche l’allegazione di una preordinazione finalizzata all’emarginazione del dipendente [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al...