La massima Le cosiddette clausole vessatorie abbisognano di specifica approvazione per iscritto solo ove inserite in contratto predisposto unilateralmente da uno dei contraenti, onde la specifica approvazione non è necessaria quando il contratto è stato redatto da entrambi i contraenti e riflette, anche nella clausola de qua, il risultato dell’incontro delle volontà delle parti e...
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013, n. 17097. In tema di lodo, il giudice può controllare solo la legittimità del lodo e non entrare nel merito della decisione degli arbitri
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 luglio 2013, n. 17097 Svolgimento del processo Con sentenza n. 470 del 29 agosto 2005, la Corte d’appello di Salerno ha accolto parzialmente l’impugnazione per nullità, proposta dal Comune di Nocera Superiore nei confronti dell’arch. F.T. , del lodo del 14 marzo 2003, relativo alle prestazioni che...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 luglio 2013 n. 17122. In caso di licenziamento viziato per la mancata comunicazione dei motivi del recesso, la non idoneità ad incidere sulla continuità del rapporto di lavoro comporta il risarcimento del danno
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 luglio 2013 n. 17122[1] Nel rito del lavoro, ai fini dell’esame della ritualità del ricorso introduttivo del giudizio, il giudice del merito è chiamato ad effettuare l’individuazione del petitum, sotto il profilo sostanziale e processuale, attraverso l’esame complessivo dell’atto. Tale operazione – che...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013 n. 17089. In tema di criteri per l’assegno di mantenimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013 n. 17089[1] A seguito della separazione personale continua a trovare applicazione l’art. 147 cod. civ. che imponendo ai genitori il dovere di mantenere istruire ed educare i figli, obbliga i coniugi a far fronte ad una molteplicità di esigenze, non riconducibili al...
Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 luglio 2013, n. 16752. La società in liquidazione non può essere considerata insolvente se può soddisfare i creditori sociali
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 luglio 2013, n. 16752 Svolgimento del processo Con sentenza del 26 agosto 2009 la Corte di appello di Roma, accogliendo il reclamo proposto dalla s.p.a. Nordex Industries in liquidazione, ne revocava il fallimento dichiarato dal Tribunale di Latina, con sentenza del 14 aprile 2009, su istanza di...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 5 luglio 2013, n. 16853. Legittima la detrazione IVA se il bene acquistato è inerente all’esercizio di impresa
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 5 luglio 2013, n. 16853 Fatto P. s.r.l. acquistò un immobile per un corrispettivo di €uro 245.000,00, oltre €uro 49.000,00 per iva e chiese il rimborso dell’imposta a norma dell’articolo 38bis, 2° comma e dell’articolo 30, 3° comma, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica numero...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16897. È legittimo il licenziamento della segretaria impiegata presso uno studio professionale motivato dalla perdita di un importante cliente con la conseguente riduzione dei carichi di lavoro
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16897[1] Al riguardo è stato reiteratamente affermato da questa Corte che il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, ex art. 3 della legge 15 luglio 1961 n. 604, è determinato non da un generico ridimensionamento dell’attività imprenditoriale, ma dalla necessità di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 luglio 2013, n. 16929. Legittimo il licenziamento della cassiera per aver omesso di registrare le somme di denaro ricevute dai clienti per l’acquisto dei beni, incassando i relativi importi
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 luglio 2013, n. 16929 Svolgimento del processo Con sentenza del 29/10/09 – 9/3/10 la Corte d’appello di Roma ha rigettato l’impugnazione proposta da P.E. avverso la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Roma che le aveva respinto la domanda diretta all’annullamento del licenziamento intimatole...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 luglio 2013, n. 16955. Nel caso in cui tra due procedimenti, pendenti dinanzi al medesimo ufficio, esista un rapporto di identità o di connessione, il giudice del giudizio pregiudicato non può adottare un provvedimento di sospensione ex art. 295 cod. proc. civ., ma deve rimettere gli atti al capo dell’ufficio, secondo le previsioni degli artt. 273 o 274 cod. proc. civ., a meno che il diverso stato in cui si trovano i due procedimenti non ne precluda la riunione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 luglio 2013, n. 16955 Fatto e diritto Ritenuto che il consigliere designato ha depositato, in data 9 ottobre 2012, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ.: “Il Giudice del Tribunale di Milano, con ordinanza in data 7 marzo 2012, ha disposto la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 16575 del 2 luglio 2013. L’annotazione irregolare in contabilità di un prelevamento bancario non è prova di un ricavo in nero
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 16575 del 2 luglio 2013 Osserva La CTR di Palermo ha rigettato l’appello della ” F. T. srl”, appello proposto contro la sentenza della CTP di Catania n. 151-12-2008 che aveva integralmente respinto il ricorso della predetta società avverso avviso di accertamento ai fini IVA-IRPEF-IRAP 1999, emesso...