Testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 ottobre 2013 n. 22789[1] Le modalità di assegnazione in cura dei pazienti debbono rispettare criteri oggettivi di competenza, oltre che di equa distribuzione del lavoro, e risulterebbe peraltro in contrasto coi principi fondamentali dell’ordinamento, tra cui in primis il diritto alla salute...
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 settembre 2013, n. 21168. Il genitore risponde ai sensi dell’art. 2048 cod. civ. del comportamento dei figli minori anche per quanto concerne gli effetti della responsabilità derivante dai sinistri stradali provocati dal figlio minore; è conseguentemente tenuto anche in proprio al risarcimento dei danni (Cass. Civ. Sez. 3, 20 ottobre 2005 n. 20322), ed ha un interesse proprio e distinto da quello del diretto interessato a far valere tutte le ragioni e le eccezioni che gli consentano di esimersi da tale responsabilità. La domanda, tuttavia, deve essere ritualmente proposta nel corso del giudizio di merito ed ivi debbono essere fatte tempestivamente valere tutte le ragioni idonee a fornire la prova liberatoria da responsabilità
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 settembre 2013, n. 21168 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 12 maggio 1986 D.C. ha convenuto davanti al Tribunale di Cagliari A..S. , quale genitore e rappresentante legale della figlia minore, Se.Ma.Al. (nata nel …) e la s.p.a. Unipol Assicurazioni, chiedendone la condanna al...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 settembre 2013, n. 20054. Sul ricorso straordinario al Capo dello Stato
La massima 1. La giurisdizionalizzazione del ricorso straordinario è emersa normativamente solo con gli indici normativi di cui al Codice del processo amministrativo, introdotto dal D.Lgs. n. 104 del 2010 ed entrato in vigore il 16 settembre 2010. Ne segue che, prima di questa data, non può certo sostenersi che il ricorso straordinario mettesse capo...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 ottobre 2013, n. 22626. Ai fini della validità del licenziamento intimato per ragioni disciplinari non è necessaria la previa affissione del codice disciplinare, in presenza della violazione di norme di legge e comunque di doveri fondamentali del lavoratore, riconoscibili come tali senza necessità di specifica previsione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 ottobre 2013, n. 22626 Svolgimento del processo 1. La Corte d’Appello di Ancona, con la sentenza n. 602/11, decidendo sull’impugnazione proposta dalla Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana spa, nei confronti di C.G. , avverso la sentenza del Tribunale di Ascoli Piceno n. 740/10 del 13...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 ottobre 2013, n. 22752. L’istituto scolastico è tenuto ad osservare obblighi di vigilanza e controllo con lo sforzo diligente adeguato alla natura della cosa e alle circostanze del caso concreto, dovendo adottare tutte le misure idonee a prevenire ed impedire la produzione di danni a terzi. E’ in altri termini tenuto a mantenere la condotta diligente secondo criteri di normalità, da apprezzarsi in relazione (anche) alla sua capacità tecnico-organizzativa
La massima 1. L’accoglimento della domanda di iscrizione, con la conseguente ammissione dell’allievo a scuola, determina l’instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge a carico della medesima l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo per il tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica, in tutte le sue espressioni (v. Cass., 15/2/2011, n....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 ottobre 2013 n. 22728. In caso di licenziamento l’indennità per il mancato preavviso non può essere chiesta alla società committente se la cessazione del rapporto è maturata quando il contratto d’appalto era già terminato
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 ottobre 2013 n. 22728[1] E’ esatto il rilievo della Corte di merito per la quale il credito invocato non era temporalmente ed eziologicamente connesso alla cessazione del contratto d’appalto e che dalla stessa motivazione del licenziamento non emergeva alcun collegamento causale tra lo...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 22399 dell’1 ottobre 2013. La comprovata permanenza della lavoratrice presso il domicilio dei datori di lavoro non è sufficiente a provare l’esistenza di un rapporto di lavoro domestico
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 22399 dell’1 ottobre 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza del 24 agosto 2010 la Corte d’appello di Catanzaro, per quanto rileva in questa sede, ha confermato la sentenza del Tribunale di Cosenza del 12 gennaio 2009 nella parte in cui ha rigettato la domanda di V.D. relativa...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 ottobre 2013, n. 22567. In tema di querela di falso
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 ottobre 2013, n. 22567 Fatto e diritto Rilevato che è stata depositata la seguente relazione ex art. 380 bis cod. proc. civ., nel procedimento civile iscritto al R.G. 5316 del 2012: “Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato, confermando la pronuncia di primo...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 ottobre 2013, n. 22593. Respinta la domanda in merito al risarcimento del danno per un incidente a causa di un improvviso cedimento della sede stradale nel suo margine estremo destro
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 ottobre 2013, n. 22593 Svolgimento del processo Con atto notificato nel 1998 R.M. conveniva in giudizio, innanzi alla Pretura di Massa, sezione distaccata di Carrara, il Comune di Carrara per sentirlo condannare al risarcimento per le lesioni personali e per i danni all’auto riportati nel sinistro avvenuto...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 ottobre 2013 n. 22634. La delibera condominiale con la quale si addebitano ai condomini spese non pertinenti è nulla e quindi è sottratta all’osservanza del termine di impugnazione previsto dall’art. 1137 c.c.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 ottobre 2013 n. 22634[1] La delibera condominiale inficiata da nullità è sottratta all’osservanza del termine di impugnazione previsto dall’art. 1137 c.c. per le delibere condominiali solo annullabili. Nel caso specifico si trattava di una delibera incidente sui diritti individuali dei condomini, vertendosi sulla...